Frosinone
05.08.2025 - 09:00
Consiglio comunale Frosinone
Era più difficile perderli che “acquisirli” dieci consiglieri per una maggioranza come quella di Riccardo Mastrangeli baciata dai numeri di una netta vittoria al ballottaggio e da una filiera, Regione e Governo, che avrebbe garantito a chiunque una navigazione tranquilla e senza eccessivi patemi d’animo.
Ma sul groppone del buon Riccardo, forte dell’elemento popolarità che ha ben giocato a rafforzare negli ultimi anni, hanno pesato e tanto alcune “fissazioni” dell’ex Nicola Ottaviani che ha stabilito, in cuor suo, che Frosinone al pari delle belle città pianeggianti della Pianura Padana, può permettersi contemporaneamente piste ciclabili anti parcheggio e una pseudo metropolitana di superficie (il famoso Brt) che correndo avanti e indietro tra la Stazione e piazzale De Matthaeis possa risolvere, tutto d’un colpo, i problemi di mobilità dei cittadini che ogni giorno invadono Frosinone e quelli legati alla loro salute con l’abbattimento radicale di inquinanti e polveri sottili. Troppo bello per essere vero.
Talmente troppo inverosimile che sul Brt i dubbi sono sempre stati tanti tanti. Sui costi, sull’impatto sulle abitudini dei cittadini, sull’enorme costo per i commercianti chiamati a pagare lo scotto di aree parcheggio insufficienti e troppo lontane dalle loro attività e sull’effettiva utilità di una specie di bus senza rotaia chiamato a correre avanti e indietro su un percorso che difficilmente convincerà qualcuno a lasciare la macchina nelle aree di sosta per avventurarsi su questa “corriera 3.0” che almeno fino ad ora non entusiasma proprio nessuno.
E se dieci consiglieri, quasi tutti in disaccordo sul punto, hanno detto “bye-bye” al trio Mastrangeli-Ottaviani-Piacentini qualche motivo ci sarà. Si era deciso per quieto vivere di discutere e trovare un’intesa che mettesse d’accordo gli ultimi eroi della resistenza “mastrangeliana”. Soprattutto i leali e fedelissimi “fratellini” guidati in consiglio da Franco Carfagna e da Roma dall’ex vice-sindaco Fabio Tagliaferri. Ma niente da fare. Dal sindaco un deciso “niet” a ogni ipotesi di revisione del piano. E senza un minimo di gratitudine dopo il delicato ultimo consiglio filato via senza troppe tensioni, tra sabato e domenica la rottura anche con il paziente e tenace presidente del Consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri. Instancabile mediatore tra i meloniani e il sindaco per trovare una quadra obiettivamente difficile ma possibile senza imposizioni (come quella di non rinviare la giunta di ieri) e senza quell’io sono io e voi non siete un…. che sta caratterizzando questa fase nella quale Riccardo Mastrangeli, a torto o a ragione, si sente rafforzato dai risultati del sondaggio di Antonio Noto che lo posizionano tra i sindaci più amati d’Italia.
Ci ha provato in tutti i modi Max Tagliaferri a mettersi di mezzo per evitare la pericolosissima frattura con Fratelli d’Italia. L’incidente che potrebbe compromettere molti dei progetti di sopravvivenza (e di riconferma) del sindaco.
Ma ha trovato un muro anche in Nicola Ottaviani che torna a fare quello che gli riesce meglio (il sindaco ombra) e ha sbattuto la porta in faccia anche al più convinto dei suoi fedelissimi, lasciandolo da un lato praticamente libero di abbandonare quello che rimane delle truppe Lega-Ottaviani e dall’altro quello di iscriversi a quell’area di dissenso (gran parte di centrodestra) che darà filo da torcere a chi pensa che a Frosinone si possa continuare a governare con pezzi di centrosinistra mentre tornano ad avvicinarsi scadenze elettorali cruciali come le elezioni politiche che potrebbero precedere soltanto di pochi mesi le prossime regionali.
Per Fratelli d’Italia la giornata di ieri, che secondo i rumors ha visto un violentissimo scontro telefonico tra Fabio Tagliaferri e Nicola Ottaviani, è stata riassunta in un laconico comunicato del capogruppo Franco Carfagna: «Oggi il nostro partito ha soltanto confermato una posizione comunicata all’inizio della consiliatura a mezzo di una nota scritta a firma di tutti i consiglieri comunali del gruppo ed indirizzata al primo cittadino, nella quale rappresentammo le nostre perplessità sull'opportunità di realizzare questo progetto. Nell’ultima riunione di maggioranza è stata espressa da più parti l’esigenza di acquisire alcuni chiarimenti amministrativi e contabili su un progetto che ad oggi somiglia più a una circolare che a una metropolitana di superficie, palesando le evidenti difficoltà di realizzarlo in una città come Frosinone. Prendiamo atto che queste nostre perplessità più volte rappresentate continuino ad essere ignorate o addirittura sminuite».
In poche parole, “non ci siamo presentati in giunta perché continuate a sottovalutare quello che pensiamo del Brt”. Nella sostanza si apre una riflessione seria e profonda nel gruppo che potrebbe decidere, da oggi in poi, presente e futuro del duo Mastrangeli-Ottaviani.
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