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Frosinone

Assestamento di bilancio. La sfida finale di Mastrangeli

In consiglio comunale arriverà una tematica dall’indubbio profilo politico. Il Sindaco, forte del sondaggio Governance Poll, ai fedelissimi ribadisce di non temere elezioni anticipate

Assestamento di bilancio. La sfida finale di Mastrangeli

Per fine mese verrà convocata la seduta ordinaria del consiglio comunale di Frosinone, con all’ordine del giorno l’assestamento di bilancio. Uno di quei temi che hanno una valenza significativa, sia sul piano politico che amministrativo. Come il documento contabile, come il rendiconto. Il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri fisserà la riunione esclusivamente in prima convocazione. Il che significa che serviranno almeno 17 presenti su 33 per garantire e mantenere il numero legale. La coalizione trasversale che sostiene Riccardo Mastrangeli si ferma a quota 16. Vuol dire che ancora una volta sarà decisivo il ruolo della Lista Marzi, che ha 4 esponenti.

Le manovre dei “dissidenti”
Se ne parla da settimane. Vedremo se nei prossimi giorni verrà sottoscritto il patto federativo tra i gruppi di Forza Italia e FutuRa. Ognuno dei quali ha 3 consiglieri. Quelli “azzurri” sono Pasquale Cirillo, Maurizio Scaccia e Christian Alviani. Quelli di FutuRa, invece, Giovambattista Martino, Teresa Petricca e Francesco Pallone. Tutti e 6 nel 2022 sono stati eletti nelle liste del centrodestra, a sostegno di Mastrangeli. Ma sarebbero in corso altre manovre politiche, finalizzate a far arrivare il patto federativo a quota 7. La domanda è: chi potrebbe aderire? Qualcuno che fa parte della coalizione trasversale che appoggia Riccardo Mastrangeli? Non resta che attendere. Tra i “dissidenti” ci sono pure Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega). In tutto 9. La volta scorsa hanno provato, unitamente al Pd, a far mancare il numero legale. Non ci sono riusciti perché nell’aula di Palazzo Munari è stato richiamato Domenico Marzi, che era andato via. Per quanto concerne l’assestamento di bilancio, sarà un’altra partita a scacchi, giocata sull’orlo di una crisi di nervi.

Il dopo sondaggio
Ma la prossima sarà anche la prima seduta del consiglio comunale dopo la pubblicazione del sondaggio Governance Poll, realizzato dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore. Lo studio misura il gradimento dei Governatori e dei primi cittadini. Riccardo Mastrangeli è al 56%, con un +0,7% rispetto alla percentuale del ballottaggio di oltre tre anni fa. È in venticinquesima posizione: ne guadagna quindici in un anno. Già perché nel 2024 era in quarantesima, con il 54%. Mentre nel 2023 il gradimento si attestava al 55%. La considerazione che deve far riflettere è quella che Riccardo Mastrangeli scala la classifica dopo dodici mesi di fibrillazioni e “strappi” continui. Il 55,3% del 2022 è il risultato del ballottaggio. Al primo turno Mastrangeli era arrivato al 49,3%. Quindi per molti versi il 56% assume una valenza perfino maggiore. A prescindere dal fatto che la percezione è un concetto diverso rispetto al consenso. Indubbiamente però il segnale è chiarissimo. E forte. Riccardo Mastrangeli ha detto: «Il 56% dei cittadini di Frosinone continua a promuovere e a sostenere la visione, l’azione e la progettualità portate avanti dall’Amministrazione comunale. Il dato registrato dal sondaggio testimonia, quindi, l’importanza di proseguire nel cammino intrapreso». Non c’è molto da aggiungere. Fatto sta che il dato del sondaggio ha rafforzato le convinzioni di Riccardo Mastrangeli. Il quale ha sempre sostenuto di non temere affatto lo scenario di elezioni anticipate. Ecco perché sembra che ai fedelissimi abbia detto: «Vogliono farmi cadere? Votassero contro l’assestamento di bilancio». Una sfida politica in piena regola. Ricordiamo che sono appena trascorsi tre anni di mandato. Ne restano due e infatti il voto è previsto nella primavera del 2027. Certo è che per come si sono messe le cose, la votazione sull’assestamento di bilancio rappresenterà un test anche e soprattutto per la coalizione trasversale che sostiene il primo cittadino. Mai come stavolta le assenze nei gruppi peseranno tantissimo. Siamo ad un bivio vero e proprio. L’attuale giunta è parametrata su 8 assessori, ma si può arrivare a quota 9. Se non dovesse esserci alcuna ricomposizione con Forza Italia, probabile che Mastrangeli guarderebbe nella direzione di chi lo sta sostenendo dopo essere stato eletto nelle file delle opposizioni. Vale a dire Lista Marini, Polo Civico ma pure Lista Marzi, anche se finora si è limitata a garantire il numero legale. Un elemento da tenere presente.

Pd e Socialisti
Nei giorni scorsi Angelo Pizzutelli (Pd) ha affermato: «Continuo a ritenere che una logica trasversale avrebbe senso se parametrata sull’intero consiglio comunale e su una serie di progetti che appartengono alla città più che agli schieramenti politici. Penso, per esempio al polo logistico. Noto invece che ci si sta concentrando su un profilo trasversale che consenta esclusivamente di arrivare a diciassette presenti in aula. Andando avanti alla giornata. Credo che nessuno possa negare i fatti: c’è stata la fine della stagione del centrodestra al Comune capoluogo (Forza Italia è all’opposizione) ma pure il fallimento di uno schema trasversale dal respiro conto. Quando si insegue il diciassettesimo, allora vuol dire che qualcosa non ha funzionato». Si tratta di una prospettiva diversa, parametrata sulle grandi tematiche. Da capire se potrà trasformarsi in uno scenario di fine consiliatura. Diversa la posizione del Partito Socialista Italiano di Vincenzo Iacovissi, che continua nel solco di un percorso autonomo rispetto al Pd. Il Psi nel 2027 si presenterà nuovamente con un proprio candidato sindaco, con una coalizione aperta pure al contributo di qualche realtà civica. Insomma, quadro articolato.

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