Spazio satira
Comune
29.05.2025 - 09:30
È ormai chiaro a tutti che sul futuro assetto viario del quartiere Scalo si giocherà la prossima campagna elettorale. Anche e soprattutto sul versante delle candidature a sindaco, delle primarie, degli schieramenti e della compattezza dei partiti e dei gruppi. D’altronde a Frosinone le elezioni si vincono e si perdono al quartiere della Stazione, che conta più di quindicimila abitanti. Numeri da Comune “autonomo”, con la previsione del ballottaggio se nessuno dei candidati a sindaco dovesse raggiungere il 50% più uno dei consensi al primo turno. In questi giorni il dibattito politico è stato incentrato sulla viabilità di piazzale Kambo.
E ieri il Movimento Cinque Stelle ha lanciato l’idea di un referendum consultivo. Lo ha fatto con una nota del gruppo territoriale di Frosinone, del quale il referente è Aniello Prisco. Si legge nella nota: «Come previsto nello statuto comunale chiediamo che siano i cittadini a decidere sulla futura viabilità di piazzale Kambo e del sagrato della Sacra Famiglia. In un momento di evidente confusione politica e amministrativa, in cui chi ha vinto le ultime elezioni non è più autosufficiente, ridare la parola alla popolazione è un atto di buon senso e di democrazia». Ancora: «La viabilità dell’area è divenuta un cantiere a cielo aperto, oggetto di continue modifiche, incertezze e tensioni. Basta ricordare i cordoli di travertino prima posizionati e poi rimossi in via Puccini. Con l’avvio dei lavori di riqualificazione della Stazione e il progetto del Brt, non ancora definitivo, cresce il timore di un vero e proprio colpo di grazia ai danni del quartiere e della viabilità cittadina. Un salto nel buio che preoccupa soprattutto i residenti e i commercianti dello Scalo».
I Cinque Stelle sottolineano come i «dubbi espressi dai cittadini sono legati alla chiusura della viabilità di piazzale Kambo, al sagrato che è stato chiuso al traffico da anni e a via Fontana Unica, che ha visto un aumento vertiginoso del traffico». Poi si afferma: «Di fronte alle varie sollecitazioni, l’Amministrazione di centrodestra ha temporeggiato e si è rifugiata dietro a un consiglio comunale aperto che, anziché aprire un dialogo costruttivo e duraturo, è servito solo a mettere una pietra tombale sul confronto. Di contro la situazione politica è totalmente cambiata, il sindaco Mastrangeli non amministra più con i voti del centrodestra e con la maggioranza uscita dalle urne nel 2022. Sono diversi mesi che la giunta Mastrangeli si tiene in vita politicamente grazie ai voti che il Polo Civico, la Lista Marini e la Lista Marzi hanno chiesto ai cittadini (progressisti) per realizzare un programma totalmente diverso. Una nuova maggioranza trasversale, che vede destra e parte del centrosinistra insieme».
Dicevamo della centralità politica dello Scalo. Non per caso Fratelli d’Italia l’altro giorno ha chiesto al Sindaco di prevedere «una corsia di transito per le auto alla Stazione». Peraltro Riccardo Mastrangeli è di quel quartiere. Come Anselmo Pizzutelli. Ma pure Andrea Turriziani. E tanti altri. A due anni dalle prossime elezioni il futuro assetto del centrodestra passerà anche (e molto) dalla mobilità urbana del quartiere Scalo. Un tema già “caldissimo”. Figuriamoci in campagna elettorale. Primarie comprese naturalmente.
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