Cerca

Politica

Congresso Pd, tensione infinita

Ieri la riunione della direzione regionale sui regolamenti: la durissima partita delle “correnti”. Commissario ad acta per la federazione di Frosinone, il nome in pole è quello di Federico Gianassi

Direzione Pd

Ieri sera sono stati votati gli emendamenti e i subemendamenti al regolamento per i congressi delle federazioni. Si è conclusa così una seduta lunga (e politicamente intensa) della direzione regionale del Pd, convocata dal segretario Daniele Leodori. Un dibattito concitato, a tratti acceso. Nel corso del quale sono intervenuti i leader di AreaDem (lo stesso stesso Leodori e Francesco De Angelis) e di Rete Democratica (Claudio Mancini). Mentre Energia Popolare, rappresentata dai coordinatori regionali Antonio Pompeo, Silvia Costa e Mariano Angelucci, ha espresso una posizione critica nei confronti del regolamento. E dunque, sul piano regionale, Energia Popolare si colloca all’opposizione interna. Rispetto ad un contesto nel quale AreaDem e Rete Democratica hanno contribuito con percentuali plebiscitarie all’elezione di Daniele Leodori. Anche se poi le differenze sono emerse in maniera evidente. Restando però al tema del regolamento, fondamentale per definire un’intera stagione congressuale, la partita degli emendamenti è stata inevitabilmente tesa e perfino caotica. Perché tutti sono consapevoli che basta una virgola in più o in meno per modificare totalmente non soltanto il senso del periodo ma la linea politica.

Per quanto concerne la federazione di Frosinone, la situazione è nota: la stagione congressuale è ferma da mesi, dopo che la commissione regionale di garanzia ha stabilito che il tesseramento 2024 è da considerarsi valido ai fini dell’iscrizione, ma non della definizione della platea congressuale. Su Frosinone la “battaglia” degli emendamenti è stata a tutto campo. Con il quadro delle alleanze che è rimasto immutato. Da una parte AreaDem di Francesco De Angelis e Parte da Noi di Danilo Grossi, dall’altra Rete Democratica di Sara Battisti ed Energia Popolare di Antonio Pompeo. E infatti la componente di Pompeo ha votato gli emendamenti di Sara Battisti.

Dicevamo delle parole (in più e in meno), delle virgole e dei dettagli. Che hanno fatto la differenza negli emendamenti presentati. Per AreaDem nelle federazioni commissariate tutti gli adempimenti vengono demandati al commissario ad acta. Mentre nell’emendamento presentato da Sara Battisti «gli adempimenti connessi allo svolgimento del congresso sono demandati al commissario nominato dalla direzione nazionale in funzione del mandato ricevuto dalla stessa». Non è una differenza di poco conto, perché alla fine il tema è sempre lo stesso: come verrà definita la platea congressuale? Sulla base del tesseramento 2024 o si aprirà una finestra per il 2025? E il deliberato della commissione regionale di garanzia può essere messo in discussione senza un intervento della commissione nazionale di garanzia? In un altro emendamento Sara Battisti ha rilevato: «Considerata l’imminente nomina di un commissario ad acta per la federazione di Frosinone in virtù del congelamento del tesseramento 2024 a causa dei ricorsi presentati alle competenti commissioni di garanzia, tutti gli adempimenti congressuali saranno definiti con provvedimenti ad hoc successivi alla suddetta nomina». Sara Battisti e Antonio Pompeo hanno evidenziato che a loro giudizio il deliberato della commissione regionale di garanzia non può essere bypassato. In caso contrario ci sarebbe un ulteriore ricorso, alla commissione nazionale.

Per AreaDem di Francesco De Angelis, invece, il commissario ad acta dovrà decidere autonomamente come procedere. Per quanto concerne la nomina del commissario ad acta, dovrebbe essere questione di ore. Nelle scorse settimane era circolata una terna di nomi: Stefano Graziano, Matteo Mauri e Vinicio Giuseppe Guido Peluffo. Nelle ultime ore però l’opzione che sembra aver preso quota è quella di Federico Gianassi, parlamentare eletto in Toscana.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione