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Il dibattito

Infrastrutture idriche, Ferrante: 418 interventi ammessi al Piano. Mattia (FdI): "Bene il coinvolgimento degli enti locali, ma serve accelerare l'iter"

Il sottosegretario ha illustrato i risultati del bando del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la manutenzione e il potenziamento delle infrastrutture, in risposta a un'interrogazione del capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici

Il deputato Aldo Mattia

Il deputato Aldo Mattia

Nel giugno 2023, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato un bando per raccogliere proposte di intervento finalizzate alla manutenzione e al potenziamento delle infrastrutture idriche, al fine di mitigare gli effetti degli eventi siccitosi. Alla scadenza del termine di presentazione, fissato nell'ottobre successivo, le proposte pervenute sono state 562.

A riferirlo il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Tullio Ferrante, rispondendo a un'interrogazione del capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici.

"L'istruttoria - ha spiegato Ferrante - si è conclusa con l'inserimento nel Piano di 418 interventi ammessi, dei quali 59 in classe di merito alta (A), 183 in classe B e 176 in classe C, riguardanti l'intero territorio nazionale ed eterogenei per settore di intervento, fabbisogno richiesto e livello di progettazione raggiunto. Le programmazioni adottate per il finanziamento di interventi nel settore idrico che sono confluite nel Piano - ha spiegato - comprendono, tra altre fonti di finanziamento, anche gli investimenti Pnrr, relativi alle infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico e alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti". Ferrante ha sottolineato, inoltre, che, con riguardo a quest'ultima linea di intervento, sono attualmente in corso i lavori relativi a 101 interventi su tutto il territorio nazionale. Tra questi i progetti di Acquedotto Pugliese per la digitalizzazione e la modellazione delle reti di distribuzione, mediante l'installazione di software di gestione delle acque, e della società Metropolitana acque Torino per la trasformazione digitale della gestione dei sistemi acquedottistici.

Inoltre, con riguardo alle innovazioni di carattere normativo, come ha spiegato ancora il sottosegretario, il decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 94 del 2024, ha previsto diverse novità tra cui “l'introduzione della disciplina dei procedimenti relativi alla progettazione ed esecuzione di interventi sulle dighe esistenti che regola per la prima volta la materia. Ulteriori innovazioni riguardano l'allineamento al nuovo Codice dei contratti pubblici delle disposizioni sulla progettazione degli impianti di ritenuta e delle opere di derivazione, anche mediante l'adeguamento ai due nuovi livelli di progettazione in materia di lavori pubblici”.

Soddisfatto della risposta si è detto il deputato Aldo Mattia soprattutto per "l'importanza del coinvolgimento degli enti locali e dei soggetti operanti sul territorio all'interno di una cabina di regia". Il parlamentare di FdI valuta positivamente il fatto che siano pervenuti oltre cinquecento contributi in risposta al bando del MIT, finalizzato alla presentazione di proposte di intervento, evidenziando, tuttavia, la necessità di accelerare l'iter burocratico per la realizzazione delle opere ritenute prioritarie, "così da scongiurare il ripetersi della situazione vissuta nella scorsa estate - sottolinea - caratterizzata da una carenza di risorse idriche non solo per l'uso agricolo, ma anche per quello civile".

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