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L'analisi

Post al vetriolo di Angelo Pizzutelli. Allarme nel Pd

Il capogruppo del Pd sui social: «Ci fingiamo fessi per capire dove può arrivare chi si crede furbo. Game over». E Fabrizio Cristofari rincara la dose

Un post di Angelo Pizzutelli ha fatto scattare l'allarme rosso nel Pd. Intanto perché parliamo del capogruppo del partito al Comune di Frosinone (il capoluogo). Inoltre, fra i commenti non è passato inosservato quello di Fabrizio Cristofari, consigliere del Pd, già candidato a sindaco del centrosinistra nel 2017.
Ha scritto Angelo Pizzutelli: «A volte ci fingiamo fessi soltanto per comprendere fino in fondo dove possono effettivamente arrivare coloro che si pensano furbi. Soprattutto chi pensa di poterti "utilizzare" all'occorrenza oppure a chiamata. Game over».

Partita chiusa dunque. Con riferimento al singolo post oppure per quanto riguarda l'esperienza politica nei Democrat? Questo è il dilemma. E a giudicare dalle telefonate che successivamente Angelo Pizzutelli ha ricevuto, l'allarme rosso è scattato davvero. Anche perché tra i commenti c'è stato quello di Fabrizio Cristofari. Il quale ha rilevato: «Hai proprio ragione. C'è chi canta e chi porta la croce... noi portiamo la croce».
D'altronde il malumore del gruppo consiliare di Frosinone non rappresenta certamente una novità. E neppure può essere considerato un fulmine a ciel sereno.

Nei mesi scorsi più volte Angelo Pizzutelli aveva sollecitato un cambio di passo proprio nel capoluogo. Sottolineando come il gruppo consiliare si sentisse "isolato" e lasciato al proprio destino. Non solo: per Pizzutelli il circolo cittadino dei Democrat doveva tornare centrale. Le risposte non sono arrivate. Il congresso del circolo frusinate dei Democrat (commissariato da anni) è stato rinviato sine die. Inoltre Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi avevano posto il tema del peso politico di Frosinone nello scacchiere provinciale del partito. Con riferimento alla sistematica mancanza di candidature eleggibili di esponenti del capoluogo alla Camera, al Senato, alla Regione Lazio. Per non parlare delle provinciali, dove per due volte consecutive il Comune di Frosinone non ha eletto alcun consigliere. Né di centrodestra né di centrosinistra.

Quindi c'è il tema delle prossime elezioni amministrative, previste nel 2027. La coalizione di centrosinistra ha perso nelle ultime tre occasioni, ma non riesce a riorganizzarsi. Per diversi motivi, il più importante dei quali riguarda le difficoltà di arrivare ad una candidatura a sindaco realmente unitaria e condivisa. Sono passati due anni dalla vittoria di Riccardo Mastrangeli e la situazione, nel campo delle minoranze, è rimasta la stessa del 2022. Sul versante delle alleanze, per esempio, la distanza tra Partito Democratico e Socialisti è perfino aumentata.
I malumori degli esponenti del gruppo del Pd non passano inosservati.

Al punto che secondo autorevoli indiscrezioni alcuni partiti del centrodestra starebbero ragionando sull'ipotesi di "corteggiare" politicamente esponenti come Angelo Pizzutelli e Fabrizio Cristofari. Il capogruppo dei Dem è costantemente tra i più votati alle elezioni comunali: diverse volte primo, nel 2022 secondo. Quanto a Fabrizio Cristofari, il presidente dell'ordine dei medici è una figura autorevole e apprezzata. Anche nel centrodestra.
Sul piano politico uno dei nodi più complicati da sciogliere riguarda il rapporto tra il circolo cittadino e il gruppo consiliare. A volte ci sono delle iniziative, che però hanno il carattere dell'intermittenza. Inoltre il congresso non si è più svolto.

Per quanto riguarda gli assetti delle opposizioni in consiglio comunale, stesso discorso. Inoltre è fortissima la sensazione che ognuno vada avanti per conto proprio: il Pd, la Lista Marzi, la Lista Marini, il Polo Civico. E naturalmente il Partito Socialista. Complicato pensare di poter invertire il trend (già tre le sconfitte consecutive) se non ci sarà una vera svolta in tempi rapidi. Perché la candidatura a sindaco, le alleanze, le liste e tutto il resto sono passaggi che vanno effettuati per tempo. Ecco perché i post di Angelo Pizzutelli e Fabrizio Cristofari hanno determinato un pandemonio.

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