Spazio satira
Faccia a faccia
15.02.2024 - 11:00
Paolo Fanelli, ormai prossimo assessore ai servizi sociali del Comune di Frosinone
Paolo Fanelli rientrerà in politica dalla porta principale. Non soltanto perché sarà nominato assessore ai servizi sociali del Comune di Frosinone. Ma anche per la scelta del sindaco Riccardo Mastrangeli, il quale ha optato per una conferenza stampa (sabato alle 12) per presentare il suo ingresso in giunta. D'altronde Paolo Fanelli non è uno qualunque e il ruolo di primo cittadino lo ha ricoperto dal maggio 1995 al dicembre 1997. Una consiliatura certamente tormentata sul piano politico, ma resta il fatto che è stato il primo sindaco eletto direttamente dalla gente, al termine di una campagna elettorale che "risvegliò" la politica frusinate. Inoltre la sfida (conclusasi al ballottaggio) con Gian Franco Schietroma è rimasta negli annali.
Poi c'è il cognome, pesantissimo sul piano politico. Paolo è il figlio di Cesare Augusto Fanelli, plenipotenziario storico della Democrazia Cristiana. Uno che ha ricoperto più volte il ruolo di sottosegretario di Stato: ai Trasporti nel governo di Antonio Segni, al Tesoro con Amintore Fanfani, alle Poste e Telecomunicazioni con Fernando Tambroni, al Lavoro e Previdenza sociale con Giovanni Leone. Uno che è stato rappresentante italiano al Consiglio D'Europa, presidente della Provincia, ma anche consigliere comunale a Fiuggi e Frosinone.
Paolo Fanelli è un apprezzato e conosciuto ortopedico, che torna nell'arena politica dopo 27 anni. Vero che è stato pure candidato alla presidenza della Provincia e al consiglio comunale del capoluogo. Ma la dimensione amministrativa, quella della giunta, ha un altro sapore. Esponente di Fratelli d'Italia, prende il posto di Fabio Tagliaferri, nel frattempo nominato presidente e amministratore delegato di Ales spa.
L'entusiasmo e l'impegno
Dice Paolo Fanelli: «Mi sento davvero molto stimolato da questo ruolo. Farò di tutto per poter essere utile al progetto amministrativo del sindaco Riccardo Mastrangeli. Nel quale progetto credo, ci ho sempre creduto, altrimenti non mi sarei candidato al consiglio comunale. E ritengo che davvero la priorità delle priorità sia rappresentata dalle politiche di contrasto all'inquinamento ambientale e dalla necessità di rivoluzionare non soltanto l'approccio alla viabilità e alla mobilità ma anche a delle abitudini consolidate. La svolta green è un obbligo per salvaguardare le future generazioni. Penso che il principio di collegialità della giunta possa e debba rappresentare un valore aggiunto. D'altronde da medico sottolineo che Mastrangeli ha perfettamente ragione quando ripete che si tratta di un problema di salute pubblica. È proprio così».
Una delega impegnativa
Ricoprirà il ruolo di assessore ai servizi sociali. Intanto una delle competenze più importanti a livello comunale. Tanto più in un momento come questo, nel quale il disagio sociale riguarda molte persone e tante famiglie. Rileva Paolo Fanelli: «Ho sempre pensato che i pilastri di una società siano tre: la salute, il lavoro e l'istruzione. Per quanto concerne i servizi sociali, è inevitabile che in prospettiva dobbiamo tutti porci il problema di quelli che saranno gli effetti di un utilizzo sempre più importante delle possibilità offerte dall'Intelligenza Artificiale. Mi lasci dire: avremo di che leccarci le ferite. Ma la realtà la possiamo guardare in faccia anche adesso, a Frosinone: gli unici posti di lavoro che aumentano sono quelli a tempo determinato, molti dei quali per periodi brevissimi. Questo comporta una serie di difficoltà e limitazioni: se le persone non riescono ad avere dei mutui, ad acquistare una casa, a poter contare su un lavoro stabile e su uno stipendio degno, come fanno a progettare il futuro e ad alimentare i consumi? E quanti giovani vanno via dal capoluogo, non soltanto per studiare ma anche per poter lavorare? L'Italia è molto lontana dai sistemi di welfare europei, ma al Comune di Frosinone l'Amministrazione Mastrangeli è sul pezzo. E il sottoscritto vuole dare una mano».
Tra passato e futuro
Chiediamo a Fanelli: ma quanto successo nel 1995 con Mastrangeli è definitivamente superato? Fratture, tentativi di dimissioni di massa, litigate passate alla storia. Paolo Fanelli ride, poi indovina la battuta e sottolinea: «Diciamo così: eravamo più giovani (parecchio per la verità) e quel "pepe" di allora mi manca molto». Poi si fa serio e argomenta: «Con Riccardo Mastrangeli ho un ottimo rapporto. La politica determina certe situazioni. Però va sempre ricordato che Mastrangeli fu tra quelli che mi vollero come candidato sindaco. Inoltre di quella campagna elettorale ho un ricordo magnifico. Ne sento ancora il profumo. Oggi ho un grande vantaggio che per gli altri può rappresentare una ulteriore garanzia: non ho un domani politico, non voglio concorrere a sindaco oppure provare a fare il parlamentare. Considerando che siamo ancora tutti freschi di Sanremo, mi consenta la battuta: non ho l'età (che è quella che è)». Rileva Paolo Fanelli: «Il mio unico obiettivo è far bene l'assessore, contribuire alla produzione amministrativa per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Colgo l'occasione per ringraziare il partito di Fratelli d'Italia, che ha dimostrato di tenermi in considerazione. Il peso politico del mio cognome? Ne sono sempre stato fiero, fa parte del mio Dna». Quindi Paolo Fanelli conclude: «Mi ha colpito molto l'intervento di Francesco Storace nell'ultima puntata di "DiMartedì" di Giovanni Floris. Quando ha detto che questo Paese ha bisogno di serenità e di un confronto politico senza veleni e polemiche. Oltre che di maggiore calma. Ha ragione e lo vediamo ad ogni livello. Non è possibile esasperare continuamente il clima politico con logiche di contrapposizione frontale ed ideologica. L'appello del sindaco Mastrangeli al consiglio comunale va colto: ci sono tematiche sulle quali è doveroso confrontarsi per arrivare a condividere delle soluzioni. Il Piano urbano della mobilità sostenibile è necessario per costruire il futuro di questa città. Dobbiamo essere tutti consapevoli che viviamo tempi impegnativi. Il cambiamento climatico impone scelte rapide e coraggiose».
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