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L'analisi

Provincia, per la vicepresidenza il favorito è Enrico Pittiglio

Nelle prossime ore il Partito Democratico potrebbe trovare la sintesi sulle deleghe. Gli equilibri delle correnti restano prioritari

Provincia, per la vicepresidenza il favorito è Enrico Pittiglio

Gaetano Ranaldi, Antonella Di Pucchio, Enrico Pittiglio, Alessandro Mosticone, Luigi Vittori

L'accordo potrebbe essere raggiunto anche nelle prossime ore. Ammesso però che la riunione dei consiglieri provinciali e dei vertici politici del Partito Democratico si tenga. Il nodo da sciogliere rimane sempre l'attribuzione delle deleghe. In particolare della vicepresidenza: secondo le indiscrezioni (autorevoli) filtrate nelle ultime ore, sembra che la soluzione di affidare il ruolo di "vice" ad Enrico Pittiglio sia tornata in prima fila.

Le dinamiche delle correnti restano prioritarie. E comunque a Pensare Democratico di Francesco De Angelis e Sara Battisti fanno riferimento tre dei cinque consiglieri Dem eletti nella lista La Provincia dei Cittadini. Parliamo di Alessandro Mosticone, Luigi Vittori ed Enrico Pittiglio. Poi ci sono Gaetano Ranaldi e Antonella Di Pucchio: il primo ha un asse di ferro con il sindaco di Cassino Enzo Salera, la seconda è una fedelissima dell'ex presidente della Provincia Antonio Pompeo. È evidente che soltanto una saldatura politica fortissima tra le posizioni di Salera e Pompeo potrebbe rappresentare una sorta di "contraltare" a Pensare Democratico. Ma non sembra essere così. Di conseguenza appare complicato che la vicepresidenza possa essere assegnata a Ranaldi o a Di Pucchio.

Le deleghe che sono state prospettate dal presidente Luca Di Stefano al Partito Democratico, oltre alla vicepresidenza, sono quelle alla viabilità, pubblica istruzione, patrimonio, trasporti, caccia e pesca, pari opportunità. Bisognerà altresì indicare il capogruppo. La sensazione è che si possa arrivare rapidamente ad un "punto di caduta" condiviso. Poi naturalmente rimangono diverse situazioni da affrontare e da chiarire, magari in vista della prossima stagione congressuale. Ad un anno di distanza dalle regionali non c'è stato un riavvicinamento vero tra le posizioni di Pensare Democratico e della componente di Antonio Pompeo. Alla Regione Lazio come consigliere è stata confermata Sara Battisti (circa 17.000 preferenze), ma comunque Antonio Pompeo ha ottenuto un risultato enorme (15.000 preferenze).

La domanda sullo sfondo rimane sempre la stessa: esiste, indipendentemente dalle correnti, una prospettiva unitaria del Partito Democratico? Anche in alcuni appuntamenti recenti si sono registrate divisioni. Per esempio in occasione delle elezioni per il presidente della Provincia. Oppure alle comunali di Ferentino. Ma pure di Anagni per alcuni versi. Inoltre si sono perse le tracce del congresso del circolo frusinate del Pd. C'è da eleggere il segretario ed era emersa la possibilità di una designazione di Angelo Pizzutelli, capogruppo al Comune. Se però non viene fissata la data del congresso, ogni tipo di ragionamento resta fine a sé stesso.

Tornando alla questione delle deleghe alla Provincia, questo il possibile assetto negli altri partiti. I consiglieri di Fratelli d'Italia sono tre. Ad Alessandro Cardinali potrebbe andare l'edilizia scolastica, a Roberto Caligiore la polizia provinciale, ad Andrea Velardo il turismo, lo sport e la digitalizzazione. Resta da vedere a quale gruppo politico sarà affidata la gestione del bilancio. Nella Lega l'ipotesi più probabile è la seguente: Pnrr e Comitato per lo sviluppo per Andrea Amata, ambiente e urbanistica per Luca Zaccari. Il coordinamento dei lavori dell'aula dovrebbe andare a Gianluca Quadrini (Forza Italia), le politiche culturali a Luigi Vacana (Provincia in Comune). Una conferma per entrambi.

Il presidente Luca Di Stefano attende che il Partito Democratico definisca la situazione al proprio interno e poi firmerà i decreti di nomina. Ancora una volta il presidente della Provincia ha optato per un'impostazione bipartisan, coinvolgendo tutti i 12 consiglieri. Esattamente come lo scorso anno. Con la legge Delrio la Provincia è un ente di secondo livello: a votare sono i sindaci e i consiglieri dei 91 Comuni. Relativamente alle deleghe, le competenze dirette sono tutte del presidente, che poi le assegna ai consiglieri.

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