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Parlano le imprese

Impresa e Confapi Frosinone e Latina: «Anche il basso Lazio nelle Zes»

L'appello per estendere la zona economica speciale unica: «Ingiusto escludere i due territori dalla possibilità di attrarre nuovo investimenti e creare opportunità»

Impresa e Confapi Frosinone e Latina: «Anche il basso Lazio nelle Zes»

Giampaolo Olivetti, Massimo Tabacchiera e Antonella Mazzocchia

Impresa e Confapi Latina e Frosinone lanciano un appello affinché la Zes unica sia estesa anche alle province di Latina e Frosinone.

«È urgente rimediare a quella che avvertiamo come non condivisibile le modalità con le quali è stata istituita la Zes - esordisce il presidente di Impresa, Giampaolo Olivetti - ovvero l'esclusione del Lazio, ma soprattutto di territori limitrofi al Mezzogiorno d'Italia, come le province di Latina e Frosinone, che pure giovarono, e non poco, del loro essere inserite al tempo nella Cassa del Mezzogiorno. La Cassa infatti consentì alle province di attrarre investimenti di aziende multinazionali, soprattutto nel comparto chimico-farmaceutico per quanto riguarda il territorio pontino, dando vita tra gli anni '60 e gli anni '80 del secolo scorso a una notevole crescita economica. Crescita che, una volta terminato negli anni '90 il fattore trainante delle agevolazioni derivanti dalla Cassa, e complici anche diversi altri fattori, ha comportato la delocalizzazione di molte realtà che avevano contribuito a costruire lo sviluppo del sud del Lazio. Ora che, con la Zes, sarebbe possibile creare nuovi investimenti e nuovo sviluppo, ecco che ci troviamo di fronte a una esclusione del nostro territorio. Territorio che, a causa delle crisi recenti, derivanti prima dalla pandemia, poi dagli aumenti dei costi energetici e delle materie prime, necessiterebbe di un rilancio veloce, profondo e concreto. Appare, dunque, necessario e urgente che la politica assuma una posizione chiara sull'esigenza di includere anche il Lazio nella Zes».

«Resta fuori il Lazio in quanto annoverato tra le regioni italiane più sviluppate - dichiara il presidente di Confapi Lazio, Massimo Tabacchiera - e con esso quindi anche le province di Latina e Frosinone, pur avendo valori più bassi del resto della regione, ma paradossalmente la normativa tiene conto della media regionale degli indicatori economici e non di quelli dei singoli territori. Il Basso Lazio, quindi, non solo non godrà dei benefici assicurati dalla Zes ma si troverà schiacciato a nord da territori con le sue aziende che potranno contare sugli investimenti per Roma capitale e per lo sviluppo dell'area metropolitana; a sud da territori rientranti nelle Zone Economiche Speciali e dunque beneficiari di una serie di agevolazioni fiscali e amministrative. Questa situazione produrrà condizioni di concorrenza penalizzante che rischiano di mettere in difficoltà le imprese, delle province di Latina e Frosinone, le quali potrebbero decidere o essere costrette a delocalizzare la produzione di qualche chilometro per aver accesso a opportunità e vantaggi economicamente competitivi».

«Confapi Frosinone, Impresa e Confapi Lazio, come primarie associazioni di categoria del comparto dell'industria e della pmi - aggiunge il presidente di Confapi Frosinone Antonella Mazzocchia - hanno iniziato a ricevere dai propri associati numerose critiche al decreto e preoccupazione, per un nuovo rischio a carico delle imprese del nostro territorio: quello di non poter ricevere agevolazioni che aiuterebbero le aziende a rialzarsi, consentendo di fare investimenti per rinnovare e ampliare, e quindi, in prospettiva, aumentare la produttività, e la possibile platea di clienti. Abbiamo osservato, nelle ultime ore, come anche dai rappresentanti politici del nostro territorio si sono elevate critiche al decreto: riteniamo possa dunque essere utile che associazioni di categoria e mondo politico, senza distinzioni di bandiera, si muovano all'unisono in nome dello sviluppo del territorio».

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