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Tregua armata in maggioranza. Parte la conta dei numeri

Dopo il question time bollente, ieri vertice allargato a tutta la maggioranza per un confronto necessario. Probabile che il sindaco riassegni alcune deleghe

Tregua armata in maggioranza. Parte la conta dei numeri

I principali protagonisti della seduta consiliare che ha portato alla verifica dei numeri in maggioranza

La crisi politica è nei fatti. Non stiamo parlando di numeri, ma di rapporti personali ormai lacerati e che mettono la maggioranza consiliare davanti (quasi) ad un punto di non ritorno.
Sono passati soltanto sedici mesi dalla vittoria al ballottaggio del sindaco Riccardo Mastrangeli. E mercoledì sera durante il question time tutti hanno avuto la prova di una maggioranza non in armonia. Sicuramente in queste condizioni appare difficile andare avanti e concludere il mandato dei cinque anni di governo. Inevitabilmente qualche posizione salterà. Dunque, è il momento di contarsi e verificare effettivamente in quanti sono disposti ad arrivare fino alla fine.

Durante la seduta dell'ultimo question time e del consiglio ordinario si sono verificate troppe situazioni anomale. Innanzitutto il presidente del consiglio Massimiliano Tagliaferri ha incalzato più volte dirigenti comunali, assessori e consiglieri delegati finendo per interpretare il ruolo di leader dell'opposizione. E Anselmo Pizzutelli, consigliere della Lista Mastrangeli con delega allo Scalo che da mesi è sulle barricate, ha posto in aula una serie di interrogazioni pungenti, facendo emergere una chiara distanza dalla coalizione. Ma anche Giovanni Bortone della Lega non è rimasto in silenzio e ha rivolto più quesiti alla giunta.

Poi c'è stato anche l'episodio che ha visto protagonista Corrado Renzi, consigliere della Lista per Frosinone. Botta e risposta con l'assessore al bilancio Adriano Piacentini sul vincolo cimiteriale, dettato però da un'incomprensione tra i due. Sta di fatto che Renzi è uscito dall'aula e non ha votato il documento sul bilancio. Ma già ieri la questione è stata chiarita.

A proposito di bilancio consolidato, anche qui c'è da evidenziare un'altra anomalia: il documento è passato con 17 voti favorevoli, 6 contrari e le astensioni del presidente Tagliaferri e del consigliere Mauro Vicano. Una presa di distanza da un documento che altro non è se non la continuazione di quello già approvato il 5 luglio scorso. In ogni caso è un'astensione che pesa molto, soprattutto perché arriva da esponenti che ricoprono ruoli chiave. Tagliaferri è espressione della maggioranza, mentre Mauro Vicano, che alle ultime elezioni comunali era candidato a sindaco, al ballottaggio decise di sostenere Mastrangeli. Un accordo dal quale scaturì l'ingresso in maggioranza con l'assessorato ad Alessandra Sardellitti.

Si contano le firme
È il momento della resa dei conti. Ieri c'è stata una riunione molto lunga di maggioranza, con un confronto duro e serrato tra sindaco, giunta e consiglieri. Al termine del quale si è deciso di stilare un documento in cui viene ribadito il pieno sostegno all'amministrazione e di andare avanti per l'intera consiliatura. È stato firmato da tutti i presenti ad eccezione di Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Giovanni Bortone. Due consiglieri della Lista Mastrangeli e uno della Lega. Nelle prossime ore non si esclude che il sindaco possa prendere decisioni drastiche nei confronti di Pizzutelli, revocandogli dunque la delega allo Scalo. E Massimiliano Tagliaferri? Non è stato invitato a partecipare. Un chiaro segnale di rottura in virtù del fatto che in molti chiedono una sfiducia. Ipotesi che per il momento è in stand by ma non è esclusa che possa prendere piede nel medio periodo.

Quel microfono rimasto acceso
Come se non bastasse, a gettare ulteriore benzina sul fuoco è stato il microfono rimasto "aperto" durante la pausa tra la fine del question time e l'inizio della seduta ordinaria. In streaming è stato trasmesso l'acceso confronto tra Tagliaferri e l'assessore Piacentini durante il quale il presidente del consiglio comunale ha continuato ad attaccare duramente i dirigenti Vincenzo Giannotti e Andrea Manchi. Toni forti che hanno ulteriormente confermato quali sono i rapporti interni alla maggioranza. Il video è rimasto online e soltanto nella tarda mattinata di ieri sono stati tagliati i minuti "incriminati".

Il post consiglio
Se il confronto in aula possiamo definirlo tra i più accesi di quest'anno, quello fuori non è stato da meno. Una volta terminata la seduta la tensione non è scesa. Anzi. La situazione è degenerata tra il presidente Tagliaferri e il consigliere delegato allo sport Francesco Pallone. Per separare i due è dovuto intervenire il vicesindaco Antonio Scaccia. Il tutto è avvenuto in strada e davanti agli occhi increduli del sindaco Mastrangeli.

L'opposizione resta sulle sue
E se in maggioranza i consiglieri volevano invertire i ruoli con l'opposizione, la vera minoranza ha scelto una linea meno aggressiva. Sia Angelo Pizzutelli (Partito Democratico) sia Andrea Turriziani (Lista Marini), pur avendo presentato interrogazioni, hanno mantenuto un profilo basso. Il che potrebbe anche leggersi come un voler entrare in soccorso al sindaco. Un soccorso "rosso".

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