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L'analisi

Question time come un esame. Domani la seduta consiliare

I “malpancisti” della maggioranza potrebbero incalzare sindaco e assessori e potrebbe scattare il soccorso delle opposizioni. Ma il test vero sarà sul bilancio consolidato

Question time come un esame. Domani la seduta consiliare

Il sindaco Riccardo Mastrangeli e il “vice” Antonio Scaccia

L'appuntamento è per domani. Si comincia alle 18 con il question time, vale a dire la risposta alle interrogazioni e alle interpellanze. Poi alle 20 la seduta ordinaria, fissata in seconda convocazione (la prima c'è oggi alle 8.30). All'ordine del giorno c'è il bilancio consolidato, appuntamento fondamentale specialmente nell'ottica della maggioranza. Attenzione però alle possibili sorprese.

Le interrogazioni
Potrebbe essere molto indicativo. In virtù delle 8 assenze che si sono registrate qualche giorno fa in aula nelle file del centrodestra. Anche perché nel frattempo hanno ripreso quota le "voci" relative alla grandi manovre finalizzate alla costituzione di un nuovo gruppo consiliare. E i nomi sono gli stessi di qualche mese fa: Pasquale Cirillo (Frosinone Capoluogo), Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli), Maurizio Scaccia (Forza Italia), Giovanni Bortone (Lega) e Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli). Ma indipendentemente dal gruppo o meno, la sostanza non cambia. Il question time si annuncia in ogni caso interessante.

Con ogni probabilità si discuterà del Palazzetto Coni di piazza Martiri di Vallerotonda. Ma anche delle nuove misure adottate per la viabilità dello Scalo. Cosa potrebbe succedere? Per esempio che esponenti della maggioranza formulino domande incalzando gli assessori. Quindi, a seconda di quelle che saranno le risposte, potrebbe essere decisa la permanenza o meno in aula. Il che potrebbe abbassare i numeri in sede di approvazione del bilancio consolidato. A quel punto però potrebbe scattare il "soccorso" di qualche esponente delle opposizioni. Una eventualità che nel centrodestra in diversi (Lista per Frosinone in primis) vorrebbero evitare. Certo è che le fibrillazioni all'interno della maggioranza non mancano e questo è un elemento sul quale il primo cittadino sta riflettendo da tempo.

Una zona "cuscinetto"
Probabilmente è pure per questo che Riccardo Mastrangeli non vedrebbe male un'area di centro trasversale in consiglio comunale. Guardando alle possibili manovre all'interno delle minoranze. A cominciare dalla Lista Marini: i segnali da parte del consigliere Andrea Turriziani e del coordinatore Francesco Trina non sono mancati. Anche se parametrati (almeno finora) su singole delibere di carattere amministrativo. Ma sono tutti consapevoli che se si aprisse una situazione di crisi in maggioranza, allora le prospettive potrebbero mutare. Poi ci sono altre situazioni. Per esempio quelle del gruppo del Pd: Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi hanno chiesto risposte precise alla federazione provinciale e alla segreteria del circolo. Se non arriveranno? È possibile una connotazione civica del gruppo? Difficile, specialmente nel breve periodo. Se però ci fosse sarebbe una vera rivoluzione in aula. Non scopre le carte il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli, che ha due consiglieri.

La prospettiva è quella delle europee, alle quali sarà candidato quasi sicuramente Mario Abbruzzese, nella lista della Lega. I rapporti tra Mario Abbruzzese e Gianfranco Pizzutelli sono storicamente molto forti. Un eventuale sostegno elettorale potrebbe comportare degli effetti pure nelle dinamiche del consiglio? Non resta che attendere per scoprirlo. Infine, Mastrangeli potrebbe provare perfino ad aprire un confronto amministrativo con alcuni esponenti della Lista Marzi.

Le prospettive
I fatti dicono che la maggioranza c'è sempre stata (al gran completo) sulle delibere riguardanti il bilancio. Al tempo stesso però malumori e mal di pancia non mancano da mesi e in alcuni casi si sono registrati dei botta e risposta al vetrioli all'interno della stessa maggioranza. La linea del sindaco Riccardo Mastrangeli non è mai cambiata: la bussola resta quella del risultato elettorale. E questo comporta altresì che fin quando la situazione non cambierà, di rimpasto non si parlerà nemmeno. Se invece dovessero esserci dei problemi, le regole potrebbero essere riviste. È evidente altresì che le europee determineranno offensive diplomatiche ovunque. Con l'obiettivo di strappare un consigliere ad un gruppo avversario o perfino alleato. Uno scenario che avrà un suo peso.

Unitamente alle provinciali di dicembre, dove invece saranno le candidature a fare la differenza. Ma intanto a dominare è il brevissimo periodo, cioè la seduta consiliare di domani. Con il question time al centro della scena come termometro politico. In estate Riccardo Mastrangeli ha detto forte e chiaro di non temere la prospettiva di elezioni anticipate. Da quel momento in poi nella maggioranza c'è stata una sorta di presa di coscienza. Rimane da capire se le polemiche resteranno tali in una logica di confronto interno oppure se nel centrodestra ci sarà davvero chi metterà in conto... il ritorno alle urne.

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