Spazio satira
L'analisi
04.08.2023 - 11:00
Un'immagine dei banchi della giunta in consiglio comunale
Venti di ricucitura all'interno della maggioranza di centrodestra, soprattutto in vista della seduta consiliare di lunedì 7 e martedì 8 agosto (prima e seconda convocazione, rispettivamente alle 8.30 e alle 19.30), quando si dovranno votare gli equilibri di bilancio. Anche se sullo sfondo tutti i temi delle ultime settimane restano.
Nuovo gruppo consiliare
Nei giorni scorsi nuovi contatti tra i consiglieri Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli), Pasquale Cirillo (Frosinone Capoluogo), Giovanni Bortone (Lega) e Maurizio Scaccia (Forza Italia). Sono i quattro esponenti della maggioranza di centrodestra che uscirono dall'aula prima della votazione sul piano di gestione del servizio di igiene urbana. Gli stessi quattro, unitamente a Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli), hanno avuto recentemente un confronto con il sindaco Riccardo Mastrangeli. La domanda che resta in attesa di risposta è una sola: i quattro intendono costituire un loro gruppo, magari in autunno? Sia Forza Italia che Lega stanno cercando di evitare uno scenario del genere, che avrebbe inevitabilmente degli effetti. Intanto l'assetto dei gruppi della maggioranza cambierebbe. In secondo luogo in questo modo i quattro consiglieri potrebbero rivendicare uno o due assessorati. Significherebbe mettere il primo cittadino davanti al bivio di un rimpasto. Una situazione che Mastrangeli monitora costantemente. Fra l'altro, relativamente al dibattito sul percorso del Brt, su diversi punti c'è stata una convergenza di posizioni tra il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri (Lista Ottaviani) e Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli). Rimane da capire cosa potrà succedere. Nel breve periodo c'è la seduta del consiglio comunale: i numeri della maggioranza in aula e in fase di votazione saranno sicuramente indicativi. Così come le assenze. Poi nel medio periodo si tratterà di capire come evolverà la situazione.
L'apertura alle opposizioni
È un tema speculare al precedente. E ugualmente divisivo. La Lista per Frosinone di Antonio Scaccia ha messo nero su bianco che eventuali aperture a gruppi e consiglieri attualmente all'opposizione determinerebbe una netta presa di distanza. Eppure qualche manovra c'è. L'apertura della Lista Marini, che in aula esprime il consigliere Andrea Turriziani, non è passata inosservata. Il coordinatore cittadino della civica Francesco Trina ha detto: «Meglio una maggioranza che discute e magari che recepisce qualche suggerimento anche esterno, che una maggioranza chiusa a riccio, asettica e con un uomo solo al comando. In questo caso c'è il consiglio comunale per apportare i giusti correttivi a pratiche anche difficili da metabolizzare. È facile dire no e opporsi per motivi magari più personali che politici. Frosinone è il capoluogo della Ciociaria e deve tornare ad essere il faro dello sviluppo e dell'innovazione dell'intera provincia». Per concludere: «La lista Marini è per la crescita della città». Diverso il discorso del Polo Civico. Gianfranco Pizzutelli, leader della lista, ha detto più volte che tra i suoi obiettivi non c'è quello di tornare a far parte della maggioranza di centrodestra (per dieci anni c'è stato il sostegno a Nicola Ottaviani). Ma nel centrodestra c'è chi ritiene che invece un'opzione del genere si potrebbe concretizzare. E di conseguenza mantiene alta la guardia. Indubbiamente esiste una zona di confine tra i due schieramenti che potrebbe avere un peso non indifferente nelle future dinamiche.
Le manovre
Riccardo Mastrangeli ha detto e ribadito che non teme lo scenario delle elezioni anticipate. Contemporaneamente però si sta attrezzando per guidare una maggioranza più snella: attualmente sono 22 i consiglieri che compongono la coalizione. La sensazione è che fino a quota 17-18 il sindaco possa prendere seriamente in considerazione l'idea di continuare a governare con lo stesso assetto di oggi. Anche perché potrebbe trovare qualche sponda importante nel campo delle opposizioni, che non sono unite. La Lista Marini ha platealmente preso le distanze dall'ultimo documento di Partito Democratico e Lista Marzi (fortemente critico nei confronti dell'Amministrazione Mastrangeli). Documento che non è stato firmato dal Polo Civico. Mentre, come è noto, il Partito Socialista Italiano di Vincenzo Iacovissi ha una posizione autonoma ed assai diversa dal resto del centrosinistra. Tanto che nel caso di elezioni anticipate non sarebbe semplice per la minoranza ritrovarsi attorno ad una candidatura a sindaco unitaria.
Brt e piste ciclabili
Il percorso del Bus Rapid Transit e le corsie della pista ciclabile a via Puccini e via Fontana Unica avranno un peso notevole per capire se potranno delinearsi nuovi equilibri e scenari in aula consiliare. Sia all'interno della maggioranza che sul versante delle opposizioni. Così come l'assetto e le misure che saranno adottate relativamente alla riqualificazione di piazzale Kambo. Il tema della pedonalizzazione, per esempio, sarà molto importante. Il percorso del Brt è il seguente: da piazzale De Matthaeis il bus elettrico proseguirà lungo via Aldo Modo e poi via Marittima. Quindi arriva a via Don Minzoni. Poi continua lungo via Licinio Refice e piazza Sandro Pertini. Il che vuol dire che il Brt transiterà anche davanti alla chiesa della Sacra Famiglia. Il tratto finale sarà quello della rotatoria, poi via Valle Fioretta e di nuovo in via Marittima. Una soluzione del genere richiederebbe un tratto di "percorso misto" con la pista ciclabile (in via Marittima). Mentre in via Aldo Moro ci sarà il doppio senso di marcia del Brt: da e verso De Matthaeis. Con posti auto dunque che potrebbero saltare, anche se Mastrangeli ha spiegato che sarebbero "recuperati" nella zona del Sacro Cuore. Il Brt dovrà essere operativo entro il 2026. Vedremo se e quali modifiche del tracciato potranno realmente essere prese in considerazione.
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