Cerca

Il punto

Elettori stanchi, scende l'affluenza: -16,01% rispetto al 2018

Nei 14 Comuni ha votato il 55,58%. I seggi resteranno aperti anche oggi dalle 7 alle 15, a seguire lo scrutinio delle schede e i risultati. Cresce l'attesa ovunque

seggi

Prevalgono stanchezza e disincanto: affluenza in picchiata anche alle comunali. Vero che i seggi sono aperti pure oggi, ma è difficile pensare a un recupero totale. Alle 23 di ieri sera nei Comuni ciociari aveva votato il 55,58% degli aventi diritto, contro il 71,59% di cinque anni fa. Dunque un eloquente -16,01%. Ad Anagni percentuale del 59,73%, nel 2018 era stata del 74,08% alla stessa ora: -14,35%. A Ferentino ai seggi il 53,37% degli aventi diritto: -18,03% rispetto alla volta scorsa (71,40%). Ad Arpino, dove tra i candidati a sindaco c'è Vittorio Sgarbi, ai seggi il 49,96%.

Nel 2018 il 66,46%. Quindi -16,5%. Alle ore 19 l'affluenza su base provinciale era del 43,73%. Cinque anni fa era stata del 53,73%. Mentre a mezzogiorno ai seggi si era recato il 15,20% degli aventi diritto.
In dodici mesi gli elettori sono stati chiamati al voto molte volte: alle politiche, alle regionali, alle comunali.

Sempre meno si recano alle urne. Un segnale preciso, forte e chiaro: una parte del popolo sovrano preferisce restare a casa. Vuol dire che non si sente rappresentato. Vuol dire che ha perso fiducia, che non ci crede. La politica non riesce ad invertire il trend.
In ogni caso, come detto, si vota anche oggi, dalle 7 alle 15.

A seguire inizierà lo spoglio nei quattordici Comuni: Amaseno, Anagni, Aquino, Arpino, Atina, Boville Ernica, Ferentino, Filettino, Fiuggi, Pico, Pignataro Interamna, Serrone, Villa Latina e Villa Santa Lucia. Il ballottaggio è previsto solo nei Comuni di Anagni e Ferentino, eventualmente il 28 e 29 maggio. Sono gli unici due centri con più di 15.000 abitanti e sono gli unici anche nei quali c'è l'opzione del voto disgiunto. Ma i tempi supplementari ci saranno nel caso nessuno dei candidati a sindaco raggiungerà il 50% più uno dei voti al primo turno.

In totale i candidati alla fascia tricolore sono 44. Le donne 8: Angelica Schietroma (Ferentino), Stefania Venditti (Boville Ernica), Aurora Aprile (Atina), Ornella Carnevale (Pico), Rossana Carnevale (Pico), Antonietta Damizia (Serrone), Monica Persiani (Filettino), Antonietta Carusone (Filettino).
I sindaci in corsa per il secondo mandato sono 8: Daniele Natalia (Anagni), Alioska Baccarini (Fiuggi), Enzo Perciballi (Boville Ernica), Giancarlo Proietto (Serrone), Adolfo Valente (Atina), Antonio Como (Amaseno), Benedetto Murro (Pignataro Interamna), Luigi Rossi (Villa Latina). Mentre invece Ornella Carnevale (Pico) punta al terzo mandato consecutivo.

Sono 3 i sindaci uscenti che hanno deciso di concorrere per un posto da consigliere comunale: Antonio Pompeo (Ferentino), Libero Mazzaroppi (Aquino) e Antonio Iannarelli (Villa Santa Lucia). Mentre invece 2 primi cittadini hanno optato per l'uscita di scena e non sono candidati al consiglio comunale: Renato Rea (Arpino) e Gianni Taurisano (Filettino).

I seggi da consigliere comunale a disposizione sono 166: in corsa 957. Ad Anagni i candidati sindaco sono 4, quelli al consiglio comunale 357. Anche a Ferentino in 4 si contendono il ruolo di primo cittadino. Per uno scranno da consigliere ci sono 208 persone in corsa. Questi sono i grandi numeri. Poi c'è l'aspetto politico. Ad Anagni i candidati sindaco sono quattro: Daniele Natalia, Alessandro Cardinali, Danilo Tuffi e Luca Santovincenzo.

A Ferentino in corsa Piergianni Fiorletta, Alfonso Musa, Angelica Schietroma e Lorenzo Fiorini. Il centrodestra è unito (su Natalia) ad Anagni mentre non è presente a Ferentino, dove autorevoli esponenti dei partiti sono candidati al consiglio nelle liste civiche. Solita divisione tra le correnti del Pd, anche se il simbolo è a sostegno, rispettivamente, di Luca Santovincenzo e di Alfonso Musa. Si chiude oggi una lunghissima stagione elettorale anche in provincia di Frosinone.

Sia alle politiche del 25 settembre 2022 che alle regionali del 12 e 13 febbraio scorsi ha vinto il centrodestra. Come del resto alle comunali del capoluogo undici mesi fa. Però lo schema di queste amministrative ricorda le provinciali del dicembre scorso, quando si è trattato di eleggere il presidente. La premessa è che in quel tipo di competizione hanno votato gli addetti ai lavori, mentre alle comunali la parola è dei cittadini. Ma anche in quell'occasione ci fu la frattura nel Pd. E pure nel centrodestra, che ora batte un colpo ad Anagni ma fa segnare il "non pervenuto" a Ferentino.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione