Il primo banco di prova concreto per la nuova amministrazione comunale doveva essere quello degli eventi per le festività. Ma l'impennata dei contagi e le nuove disposizioni governative ci hanno messo lo zampino. Non per questo il sindaco Luca di Stefano si scoraggia. Anzi, guarda avanti con fiducia alle tante cose da fare. A tre mesi dal suo insediamento, gli abbiamo chiesto di tracciare un primo bilancio.

Sindaco, che anno si lascia alle spalle?
«Il 2021 è stato un anno importante. Dopo la vittoria alle amministrative di ottobre, abbiamo centrato dopo otto anni la vittoria alle elezioni provinciali con un grande gioco di squadra e l'elezione di Alessandro Mosticone; poi la presidenza dell'Aipes che mi onoro di rappresentare. Insomma, grandi traguardi raggiunti per Sora».

Qual è lo stato di salute della maggioranza?
«L'elezione alle provinciali e l'organizzazione degli eventi di Natale denota un gruppo coeso che rema verso gli stessi obbiettivi. Sono orgoglioso di lavorare con questa squadra».

Che cosa chiede ai consiglieri di minoranza?
«Dico di collaborare sui problemi della città e di lasciare alle spalle le sterili polemiche, la demagogia che alcuni alimentano dall'opposizione. Ricordo che è lo stesso modus operandi che i sorani hanno bocciato in campagna elettorale. E poi l'amore per la città si dimostra con i fatti, alle provinciali più di qualcuno invece ha votato fuori Sora nonostante ci fossero due consiglieri, uno in maggioranza e uno all'opposizione, da poter votare».

Il Covid non arresta la sua corsa. Che fa il Comune?
«Bisogna continuare ad essere prudenti, la pandemia è ancora in atto. Come amministrazione stiamo contattando personalmente tutti coloro che sono stati contagiati per esprimere la nostra vicinanza».

Quali progetti ha in cantiere per il 2022?
«Il prossimo sarà un anno importante sotto il profilo della progettualità e della concretezza. Porteremo avanti tante idee racchiuse nel nostro programma elettorale».

Che augurio fa ai sorani?
«Che sia un anno di gioia e serenità. Noi, come sempre, ci metteremo anima e cuore nell'attività amministrativa».