I tempi si stringono e di molto. Il paventato anticipo a settembre delle elezioni comunali surriscalda il clima politico. Tutti a caccia di candidati da infilare in lista per raccogliere quanti più consensi possibile. Al momento gli aspiranti sindaci sono cinque: il civico Luca Di Stefano, il candidato più giovane; Eugenia Tersigni con "Sora nel Cuore"; Valeria Di Folco per il M5s; il sindaco uscente Roberto De Donatis, che ha perso per strada molti dei suoi; Giuseppe Ruggeri, che li ha "acquistati". Con quest'ultimo anche la leghista Veronica Di Ruscio, entrata in una fase di limbo dopo che il sindaco ha «aperto un confronto», come lui stesso ha dichiarato, con il suo assessore che sosterrà Ruggeri.

Il sindaco uscente De Donatis, che crede ancora nella scelta della "piattaforma civica", già poco dopo la vittoria del 2016 si è ritrovato un'ondata di partiti all'interno della squadra che ha iniziato a perdere idelicati equilibri interni. Il primo cittadino ha più volte sottolineato, però, che in questi cinque anni di amministrazione non ha mai dovuto ricorre agli aiuti della minoranza: ha perso sì dei pezzi (i consiglieri Augusto Vinciguerra, Serena Petricca e Antonio Farina), ma i numeri, anche se solo per un solo voto di scarto, gli hanno permesso di governare la città per l'intero mandato.

Ora però De Donatis si trova davanti a un bivio: che fare con gli esponenti della sua squadra che gli hanno voltato le spalle sostenendo altri candidati? C'è chi parla di un imminente azzeramento dell'intera giunta per uscire dall'impasse generatodal casoDi Ruscio.
«In politica bisogna assumersi l'onere di scelte programmatiche, di condivisione dei metodi, di logiche che appartengono alla sfera dei partiti e che quindi tengono la Di Ruscio fuori dal mio progetto politico civico - dice De Donatis- Mi aspetto da lei un comportamento conseguenzale, ma non l'ho rimossa dalla giunta, ho solo aperto un confronto».

Il confronto con la Di Ruscio non sarà l'unico. De Donatis dovrà vedersela pure con il consigliere Lino Caschera che gli chiederà spiegazioni sul sollecito di dimissioni fatto all'assessore. Si aprono così nuovi scenari che potrebbero far saltare l'intera giunta.