Cerca

La novità

Alfa Romeo, Milano val bene una Junior

Esordio tra le polemiche per l’atteso suv compatto della casa del Biscione. Elettrica e ibrida, la nuova vettura ha cambiato nome dopo le discussioni in merito al sito di produzione

Alfa Romeo, Milano val bene una Junior

L’ultima nata di casa Alfa Romeo è stata presentata lo scorso 10 aprile

Non si può negare che il lancio del nuovo suv compatto di Alfa Romeo abbia creato parecchio clamore. Svelato lo scorso 10 aprile con il nome Milano, il modello ha poi cambiato appellativo in Junior nel giro di pochi giorni. In quel lasso di tempo c’è stato l’intervento del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il quale ha sottolineato come la produzione della nuova vettura non fosse proprio milanese (sarà infatti prodotta in Polonia).

In un comunicato intitolato “Non va bene Milano? Allora Alfa Romeo Junior!”, il ceo Jean-Philippe Imparato ha così spiegato la scelta del Biscione: «Siamo perfettamente consapevoli che questo episodio rimarrà inciso nella storia del marchio. È una grande responsabilità ma al tempo stesso è un momento entusiasmante. La scelta del nuovo nome Alfa Romeo Junior è del tutto naturale, essendo fortemente legato alla storia del marchio ed essendo stato fin dall’inizio tra i nostri preferiti e tra i preferiti del pubblico. Come team scegliamo ancora una volta di mettere la nostra passione a disposizione del marchio, di dare priorità al prodotto e ai clienti. Decidiamo di cambiare, pur sapendo di non essere obbligati a farlo, perché vogliamo preservare le emozioni positive che i nostri prodotti generano da sempre ed evitare qualsiasi tipo di polemica. L’attenzione riservata in questi giorni alla nostra nuova compatta sportiva è qualcosa di unico, con un numero di accessi al configuratore online senza precedenti, che ha provocato il crash del sito web per alcune ore».

Tornando alla Junior, oltre ad essere la prima Alfa Romeo elettrica, rappresenta anche il nuovo entry model del marchio dopo le uscite di produzione della Giulietta e, ancora prima, della MiTo. La scelta di proporre un suv compatto è sicuramente azzeccata, considerando il successo che sta riscontrando questo segmento di mercato. È altresì vero che la concorrenza sarà particolarmente agguerrita, ma la Junior sembra avere le carte in regola per diventare protagonista grazie al suo design molto accattivante in appena 4,17 metri di lunghezza. Si apprezzano l’equilibrio delle proporzioni e la sportività che emerge dai passaruota muscolosi e dalla forme sinuose della fiancata. La coda tronca dovrebbe rievocare la leggendaria Giulia TZ, anche se il disegno della fascia nera che racchiude la fanaleria posteriore ricorda lo spoiler dell’indimenticabile Alfasud Ti. Davanti, oltre al disegno elaborato dei fari, spicca l’inedita interpretazione del classico scudetto, disponibile ora nelle varianti Leggenda (nelle foto) e Progresso (con il logo intagliato in una base di plastica nera).

Anche nell’abitacolo non mancano i richiami alla tradizione Alfa, come nel caso del quadro strumenti “a cannocchiale”, con al centro uno schermo TFT da 10,25”. Un touchscreen dalle stesse dimensioni e orientato verso il guidatore si trova invece al centro della plancia. Da segnalare l’integrazione dell’assistente virtuale Hey Alfa con l'intelligenza artificiale Chat GPT. Oltre agli splendidi sedili sportivi, si notano simpatici dettagli come le bocchette a forma di quadrifoglio. L’Alfa Romeo Junior sarà disponibile nelle versioni Ibrida da 136 CV (anche con trazione integrale Q4), Elettrica da 156 CV ed Elettrica Veloce da 240 CV. Completano l’offerta i tre pack Techno, Premium e Sport. I prezzi partono da 29.900 euro per la versione ibrida e da 39.500 euro per quella elettrica.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione

Ultime dalla sezione