Spazio satira
Alfa Romeo
19.05.2025 - 18:19
Sono sei i colori disponibili: Rosso Etna, Verde Montreal, Blu Misano, Grigio Vesuvio, Nero Vulcano e Rosso Alfa, quest'ultimo non metallizzato
Dieci cavalli in più su qualsiasi automobile si sentirebbero immediatamente. Discorso diverso se si spingono i 520 cavalli delle Giulia e Stelvio Quadrifoglio, la quintessenza di quello che una volta si chiamava "alfismo". Inteso come qualcosa di ruspante, genuino, divertente. Nell'era dell'ibrido o dell'elettrico, qui c'è solo il motore a benzina da spingere, senza sorprese, boost improvvisi e silenzi imbarazzanti.
Le nuove Quadrifoglio, quando le accendi, danno vita allo scarico Akrapovic che borbotta anche al minimo. L'auto è accesa, non c'è solo una spia che cambia colore a dirlo a chi guida. Il family feeling tra i due modelli però finisce qui. Perché la Giulia è una belva con un retrotreno che può fa impazzire e innamorare allo stesso tempo. La Stelvio è un vero suv con quattro ruote motrici, incollato alla strada in ogni condizione. Gemelle, perché il motore e la trasmissione sono le stesse, ma gemelle diverse.
Partiamo dalla Giulia. Il motore è il V6 da 2.891 centimetri cubi, 520 cavalli di potenza e 600 Nm di coppia, per 1.660 chili di peso. Velocità massima di 308 km/h e 3,9 secondi per passare da 0 a 100 km/h. Rispetto alla Quadrifoglio precedente ci sono 10 cavalli in più, come detto, ed è proprio su quel qualcosa in più che si è voluto lavorare a fondo. Di qui la decisione, per la modalità Race, di introdurre un differenziale autobloccante meccanico con il 35% di bloccaggio in tiro e il 50 in rilascio.
L'effetto è esaltante, anche in pochi minuti di guida in pista, si capisce che per avere la meglio su questa super Giulia è necessario corteggiarla e portarla al limite un po' alla volta. L'acceleratore gestisce talmente tanta potenza, che va centellinato nei tratti misti, dove entrano in gioco masse e pesi importanti. La Giulia Quadrifoglio è come un diamante che, per luccicare, richiede molte cure.
La Stelvio è l'altra gemella. Le prestazioni sono addirittura migliori in accelerazione, 3,8 secondi da 0 a 100 km/h nonostante i 190 chili in più, che però si fanno sentire per la velocità massima che è di 285 km/h. In generale, grazie alla trazione integrale, la stabilità è costante, il retrotreno non "scappa" anche nelle frenate più veloci brusche. È un divertimento più generoso, accessibile e fruibile.
E il picco delle prestazioni è comunque arduo da raggiungere nella guida di tutti i giorni. I prezzi sono conseguenti. La Giulia parte da 95.300 euro e la Stelvio da 104.500 euro.
Entrambe prodotte a Cassino, hanno anche qualche novità nell'allestimento. In continuità con il resto della gamma, le nuove Quadrifoglio hanno ora proiettori "3+3", con nuovi fari Full-Led Matrix adattivi che offrono un fascio di guida antiabbagliante e adattabile per un'illuminazione ottimale in ogni condizione, garantendo risparmio energetico, un elevato miglioramento della sicurezza e un minore affaticamento degli occhi. I cerchi in lega sportivi bruniti sono a 5 fori da 19" per la Giulia e da 21" per Stelvio. L'unico limite di queste Quadrifoglio, è che dal 2025 non saranno più in vendita.
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