Spazio satira
Il report
15.08.2025 - 13:00
Ad agosto 1.990 assunzioni con il totale nel trimestre che raggiungerà quota 8.650. È quanto emerge, per la Ciociaria, dall’ultimo bollettino di Unioncamere-ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sistema informativo Excelsior.
Il dato di agosto risulta inferiore rispetto a quello degli ultimi due anni: il dato era di 2.160 per il 2024 (-7,87% da allora) e di 2.100 per il 2023 (-5,23%). Invece, nel trimestre agosto-ottobre 2025 è prevista una lieve ripresa, rispetto allo scorso anno, da 8.600 a 8.650 assunti (0,58%), anche se lontani dal dato del 2023 di 8.980 (-3,67%).
Le entrate previste dalle aziende in provincia di Frosinone riguardano principalmente operai specializzati e conduttori di macchine (800), impiegati, professioni commerciali e nei servizi (650) e dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici.
Ma non sono tutte rose e fiori. L’84% degli assunti sarà a termine, mentre appena il 16% avrà un contratto stabile. Inoltre, delle 1.990 entrate programmate per agosto, più di una su due (il 51,4%) è di difficile reperimento. Il 31,6% lo è per mancanza di candidati e il 18,3 per preparazione inadeguata. Tra i dirigenti la difficoltà di reperimento raggiunge il 58,2% dei profili con punte del 74,5% per i tecnici dei rapporti con i mercati e del 71,9% per quelli in campo ingegneristico. Nel primo caso sette volte su dieci mancano i candidati, nel secondo il 53,1% non ha una preparazione adeguata al tipo di impiego richiesto.
Tra gli impiegati, nel commercio e nei servizi la percentuale degli introvabili scende al 42,3%, la più bassa del lotto. In questo settore la mancanza di candidati pesa per il 27,5%. Nei servizi personali (54,3%), per gli addetti alla ristorazione (52,7%) e per le altre professioni (51,3%) si hanno le maggiori difficoltà nelle assunzioni. La quota più alta di mancanza di aspiranti è nella ristorazione con il 37,9%.
La preparazione inadeguata colpisce principalmente i servizi alla persona (28,6%). Tra gli operai specializzati e i conduttori di macchine la difficoltà di selezione sfiora il 60%. Al top l’estrazione dei minerali (100%), l’assemblaggio di prodotti industriali (90%), fonditori, saldatori, calderari e montatori di carpenteria metallica (81,1%) e operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni (78,6%). L’assenza di candidati si percepisce soprattutto tra gli addetti alle costruzioni e al mantenimento di strutture edili (44,3%) e tra fonditori, saldatori e simili (49,1%). Il 100% dei conduttori di impianti per l’estrazione non ha la preparazione adeguata, così come il 75% degli addetti all’assemblaggio di prodotti industriali e il 58,9% degli operai specializzati addetti alle rifiniture nelle costruzioni.
E poi, tra le professioni non qualificate non si trova, per mancanza di candidati, la totalità del personale addetto alle costruzioni e il 55% degli addetti alle pulizie, in tal caso per mancanza di candidati nel 47,1% delle volte.
In numeri assoluti le aziende prevedono di assicurarsi soprattutto addetti alla ristorazione (280 unità), addetti alle vendite (210), conduttori di veicoli a motore (200), personale non qualificato nei servizi di pulizia (140) e nella consegna delle merci (110), nonché conduttori di macchine per movimento terra e operai specializzati nelle costruzioni (100).
Un altro importante indicatore è rappresentato dal tipo di istruzione richiesta dalle aziende. La laurea, in tal senso, conterà solo nel 6,2% delle assunzioni con un massimo di 51,3% tra i dirigenti, soprattutto quelli in campo ingegneristico (34,4%) e addetti alla segreteria e agli affari generali (46,3%). La qualifica o il diploma professionale è richiesto per quattro assunti su dieci con picchi del 100% per i conduttori di impianti per l’estrazione di minerali, del 90,6% per i conduttori di machine per il movimento terra, del 75% per meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di machine. Il diploma di istruzione secondaria conta nel 44,4% delle assunzioni tra i dirigenti, con un massimo del 95% tra gli operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali e dell’80,9% tra in tecnici dei rapporti con i mercati. Inoltre, l’istruzione tecnologica superiore è richiesta nel 23,2% di assunti tra gli addetti alle rifiniture delle costruzioni.
Ci sono alcuni titoli di studio che mettono in grande difficoltà le aziende nel reperimento: difficilmente reperibile tra i laureati il 52,4% nell’indirizzo insegnamento e formazione e il 50% di ingegneri civili e architetti. Di difficile reperimento i diplomati negli indirizzi costruzione, ambiente e territorio (87,8%), meccanica, meccatronica ed energia (65,8%), elettronica ed elettrotecnica (65,5%) e turismo (61,3%). Tra quanti sono in possesso di diploma professionale particolarmente difficili da trovare coloro che hanno competenze nella riparazione di veicoli a motore (93,6%), elettriche (87,5%), meccaniche (72,1%), agricole (65,6%) e trasformazione agroalimentare (61,1%).
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