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La vicenda

Direttrice smaschera truffatore

Lunedì è stato sventato un raggiro ai danni di un cliente di un ufficio postale in un paese al nord della Ciociaria. Un sedicente avvocato ha telefonato a un sessantenne chiedendo denaro per bloccare una procedura legale

Poste italiane

Riceve la telefonata da un sedicente avvocato che gli chiede di inviare urgentemente una somma di denaro tramite vaglia per bloccare una procedura legale. Raggiunge l’ufficio postale ma la prontezza della direttrice, che intuisce l’azione fraudolenta, sventa la truffa ai danni in un cliente. È successo lunedì mattina in una filiale in un paese del nord della Ciociaria.

I fatti

Un cliente sui sessant’anni di età, l’altro ieri si è presentato allo sportello per effettuare l’invio urgente di una somma di denaro tramite vaglia. La direttrice, visto che l’uomo chiedeva l’invio del vaglia entro le ore dieci della mattina, si è insospettita e ha preso tempo per capire meglio il motivo dell’urgenza. Nel frattempo, mentre il cliente raccontava l’episodio, riceve di nuovo la telefonata del sedicente legale che non solo ribadisce l'urgenza di emettere il vaglia ma inizia anche a intimorire il cliente inventando che sarebbe incorso in multe salate e denunce nei suoi confronti se non avesse emesso il vaglia immediatamente.
A questo punto, la responsabile delle Poste, intuendo che potesse trattarsi di un raggiro, ha contattato i carabinieri della caserma vicina che si sono presentati immediatamente nell’ufficio confermando, dopo attente verifiche, che era proprio un tentativo di truffa, tranquillizzando la persona e consigliandogli di sporgere denuncia. La direttrice dell’ufficio di Poste Italiane ha consigliato al cliente di non dare alcun seguito a eventuali ulteriori episodi analoghi e di chiamate sospette e di chiedere sempre conferma sia all’ufficio postale ed eventualmente alle forze dell’ordine quando si viene contattati telefonicamente per richieste di denaro.

Il caso della sventata truffa è solo uno dei diversi tentativi che, grazie alla prontezza e alla velocità di intervento del personale degli uffici postali, si riescono a sventare con grande soddisfazione delle inconsapevoli, o in alcuni casi, imprudenti vittime.
Poste Italiane, mette in campo numerose iniziative per contrastare gli atti criminosi intervenendo anche dal punto di vista della formazione con dei corsi periodici organizzati dalla struttura Fraud Management, Sicurezza fisica e antiriciclaggio dell’area centro per sensibilizzare il personale sui temi della sicurezza e del contrasto alle truffe e ai raggiri ai danni dei cittadini.

Inoltre, sul sito ufficiale www.poste.it è possibile consultare la sezione dedicata che comprende utili informazioni prendendo soprattutto spunto dalle situazioni che si possono presentare in strada, telefonicamente o in ogni caso fuori dall’ufficio postale. Poste Italiane fornisce informazioni utili per evitare di finire nella rete dei truffatori: nessun dipendente dell’azienda è autorizzato a effettuare nessun tipo di controllo su titoli, libretti di risparmio o della pensione, banconote o monete, né tantomeno a richiedere somme a integrazione di operazioni postali o a sportello. Diffidare sempre di qualsiasi persona, anche di chi si dovesse qualificare come “dipendente di Poste Italiane”, si presenti in strada, telefonicamente o direttamente presso le abitazioni con il pretesto di effettuare verifiche di qualsiasi tipo, richiedere denaro od oggetti di valore o controllare dati riservati. In caso di eventuali richieste, anche per eventuali aiuti a svolgere operazioni a sportello o di prelievo automatico, non comunicare a nessuno e per nessun motivo il PIN delle carte digitali e informare di situazioni sospette di qualsiasi tipologia gli operatori di sportello all’interno dell’ufficio postale. Quando si digita il PIN, sia sulla tastiera del Postamat sia in altre occasioni in cui occorre utilizzarlo, fare attenzione a non essere osservato e a non farti distrarre. In caso di sospetta manomissione dello sportello Postamat, non utilizzare il PIN e comunicare il fatto al personale dell’ufficio postale. È inoltre importante sapere che Poste Italiane non richiede mai i dati riservati delle carte di pagamento e non manda mai whatsapp, sms o e-mail con messaggi allarmanti su un blocco del conto, su pagamenti insoluti, su addebiti inaspettati né effettua richieste perentorie e minacciose per trasferimenti di denaro.

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