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Colleferro

Pestato a sangue nel parcheggio. La città rivive l’incubo dell’omicidio di Willy

Trentottenne aggredito da un giovane nella zona della movida. L’appello dei sindaco Sanna: chi ha visto lo dica subito alle forze dell’ordine. E ottiene un incontro con il prefetto

carabinieri colleferro

La caserma dei carabinieri di Colleferro

Un’aggressione a suon di pugni al culmine di una lite iniziata poco prima, sembra per futili motivi. È accaduto nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 2.45, nella zona della movida. L’incubo della violenza brutale si è materializzato ancora, un incubo che non svanisce da quella maledetta notte del 6 settembre 2020 quando venne picchiato a morte il povero Willy Monteiro Duarte. E a pochi giorni dalla condanna dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi (all’ergastolo il primo a 28 anni il secondo) per quei terribili fatti, un nuovo episodio di violenza. La vittima è un trentottenne, l’aggressore un ragazzo con il quale l’uomo ha avuto un’accesa discussione per strada. Lite proseguita poi nel parcheggio dove entrambi avevano lasciato le auto e dove il trentottenne è stato preso a pugni. In ospedale i medici hanno stabilito per lui una prognosi di 25 giorni. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Colleferro che hanno già acquisito le immagini riprese dalle telecamere della zona e stanno raccogliendo testimonianze e vagliando la posizione di un ventenne.

Il sindaco Pierluigi Sanna è sconsolato: «Sabato siamo precipitati di nuovo nel vortice, nostro malgrado”, scrive sui social. E rivolge un appello ai cittadini affinché collaborino con le indagini. “Dalle ricostruzioni sembrerebbe che dei giovanissimi abbiano picchiato un mio coetaneo per futili motivi, sempre nel quartiere della movida - aggiunge Sanna - Faccio un appello pubblico affinché chi ha assistito personalmente ai fatti si rechi senza indugio presso le forze dell’ordine per raccontare e denunciare l’accaduto. Non siamo una comunità omertosa e lo abbiamo sempre dimostrato, soprattutto nelle vicende più delicate. Seguo con apprensione il quadro clinico della vittima, un padre di famiglia ed un lavoratore al quale esprimo tutta la mia vicinanza, così come alla sua famiglia ed ai suoi amici. Con augurio di pronta guarigione».

Di più. Il sindaco chiede massima vigilanza e rinforzi. Lo dirà al prefetto Lamberto Giannini: «Sebbene io non abbia nessun potere di ordine pubblico, ho ritenuto egualmente di chiedere udienza al Prefetto di Roma che me l’ha immediatamente accordata e di ciò lo ringrazio. Chiederò che alle forze dell’ordine vengano inviati rinforzi in uomini e mezzi e che la cosa possa essere discussa già in settimana in seno al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica». Il Comune, assicura Sanna, sta già facendo la sua parte: “L’amministrazione, nell’ultimo consiglio comunale, ha finanziato 60.000 euro per ulteriori 14 telecamere in tutta l’area della movida. Verranno introdotti moderni sistemi di analisi video che il Comune cederà alle forze dell’ordine per ogni attività. Ora, però, l’importante è che il quadro clinico migliori e che eventuali testimoni si rechino celermente ad aggiungere dettagli fondamentali a quanto già appreso grazie alle telecamere attive”.

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