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Recinzione del “Serapide”. «Perché rifatta in parte?»

Altobelli chiede spiegazioni all’amministrazione. Il consigliere di FdI si è fatto portavoce delle lamentele dei residenti

Recinzione del “Serapide”. «Perché rifatta in parte?»

La sostituzione di una parte della recinzione nel centro “Serapide”

Il centro “Serapide” è stato messo in sicurezza, ma a metà. Nei giorni scorsi operai e mezzi della “Società Ambiente e Salute” sono stati notati mentre erano al lavoro.
È stata rimossa la vecchia recinzione e bonificata l’area interessata dall’intervento su via Regina Elena. È arrivata anche una nuova recinzione. Nelle scorse ore ha raccolto le lamentele dei residenti il consigliere di minoranza Federico Altobelli. «Ci sono cittadini di serie A e serie B in questa città? - ha chiesto all’Amministrazione comunale il rappresentante di Fratelli d’Italia - Come mai è stata rifatta soltanto una parte della recinzione dell’ex “Tomassi”? Non riesco a spiegarmi il perchè la municipalizzata abbia eseguito l’intervento e con quali risorse, dato che nella convenzione tra il Comune e la “Società Ambiente e Salute” non sono menzionate la bonifica, la pulizia e la recinzione di spazi privati. Dall’ente aspetto ancora le documentazioni che ho richiesto da anni in riferimento all’ex “Tomassi” - continua il consigliere - Nei giorni scorsi hanno rimosso solo una parte della vecchia recinzione, che ricordo essere ormai obsoleta su tutto il perimetro del “Serapide”, invece si è intervenuto per pochi metri. Mi devono spiegare il criterio di questo comportamento. Gli altri residenti, che hanno “il mostro” davanti agli occhi ogni giorno, con la spazzatura fuori dalle loro finestre che nessuno rimuove, devono aspettarsi a breve una bonifica degli spazi?

Aspetto di conoscere maggiori informazioni in merito all’intervento della municipalizzata, se ha prodotto una fattura al Comune e in che modo è stata programmata la bonifica. Inoltre, il sindaco ha firmato un’ordinanza per accedere nel “Serapide”? - ha concluso Altobelli - Sia chiaro che a tutti fa piacere vedere bonificata un’area di degrado, ma più volte ho chiesto in Consiglio comunale la situazione di quello spazio e non mi è stata mai data risposta. Dopo quasi quattro anni di mandato si fa un lavoro, in un luogo che si dice sia privato e riguarda solo una parte del perimetro che insiste su viale Regina Elena. E via Buozzi, per esempio, verrà dimenticata? E perché?».

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