Anagni
14.03.2025 - 10:00
L’ingegner Filippo Moscarini con due giovani motociclisti sulla pista dell’Isam
Novo Nordisk acquista i terreni dell’Istituto sperimentale auto e motori (Isam), dirimpettaia del colosso farmaceutico nato come Squibb, poi Catalent, rilevato nei mesi scorsi dalla multinazionale gruppo multinazionale danese per produrre un farmaco anti obesita di ultima generazione tra i più richiesti dal mercato, a base di semaglutide. Da qui l’investimento miliardario per acquisire lo stabilimento anagnino e altri due impianti ex Catalent, quelli di Bruxelles e di Bloomington (Usa), e ora quello per ampliare ulteriormente il sito ciociaro con l’acquisto dei terreni di proprietà dell’Isam.
Un’operazione che rafforza le speranze di creare nuovi posti di lavoro, ma che agli appassionati di automobilismo e motociclismo non piace. E nemmeno agli esperti di sicurezza stradale che avevano nell’Isam un punto di riferimento. L’Isam, nata nel 1956 a Roma e successivamente operativa nell’impianto lungo la via Morolense, oltre a collaudare su pista e su strada le vetture di diverse marche, in primis la Fiat, esaminava anche apparecchiature e marchingegni studiati per la sicurezza, siglando soluzioni innovative che hanno dato tantissimo al mondo dei motori. L’ingegner Filippo Moscarini, che ha guidato praticamente da solo l’Isam dal 1973, dopo la scomparsa del papà Flaviano, fondatore assieme a Gianni Mazzocchi dell’editoriale Domus (Isam, Quattroruote, Quattrosoldi), per anni ha condotto il programma domenicale della Rai dedicato ai motori. Soprattutto, però, ha lottato assieme ai suoi familiari per superare momenti difficili che avrebbero stroncato chiunque, sacrifici finalizzati alla salvezza di una creatura considerata un’eccellenza nel settore.
All’Isam c’è l’impianto di crash test di Autostrade Spa, per decenni unico in Italia a poter collaudare e quindi autorizzare barriere stradali ed accorgimenti utili a ridurre gli effetti negativi degli incidenti. Piloti ed autisti delle forze di polizia, dei servizi, delle istituzioni e dei mezzi d’informazione sono stati formati sul circuito di via Morolense, dove sono state girate anche numerose fiction televisive. Un pezzo di storia che gli appassionati di motori non si rassegnano a perdere.
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