Spazio satira
Frosinone
20.02.2025 - 11:00
Il mercato immobiliare italiano mostra segnali di ripresa nel terzo trimestre del 2024, con un incremento delle compravendite del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo dato, emerso dai report dell’Agenzia delle entrate, evidenzia una crescita diffusa in (quasi) tutte le aree del Paese, con una particolare spinta nei comuni minori rispetto ai capoluoghi.
Il punto a Frosinone
La Ciociaria continua a fare eccezione. Soprattutto il capoluogo. Analizzando i primi nove mesi dello scorso anno (studio di Tecnocasa sulla base dei dati dell’Agenzia delle entrate), a Frosinone città sono state acquistate 222 abitazioni, tredici in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una variazione percentuale del 5,5%. In calo anche gli acquisti nella provincia, dove si è passati da 2.135 a 2.113 compravendite (-1%).
Prezzi in aumento
Secondo i dati Istat, i prezzi delle abitazioni nel secondo trimestre 2024 (Ultimi dati disponibili) hanno registrato un aumento del 3,2% rispetto al trimestre precedente e del 2,9% su base annua. La crescita più significativa riguarda gli immobili di nuova costruzione, con un rialzo dell’8,1%, mentre le altre abitazioni mostrano un incremento più moderato (+1,9%).
Il mercato dei mutui
Un elemento chiave per la ripresa del settore è la maggiore incidenza degli acquisti finanziati con mutuo, che nel terzo trimestre del 2024 hanno superato il 44% del totale. Questo trend è favorito dalla riduzione dei tassi di interesse, che ha incentivato molte famiglie a ricorrere al finanziamento per l’acquisto della prima casa.
Locazioni in crescita
Nello stesso periodo preso in considerazione, il mercato delle locazioni residenziali ha mostrato un incremento del numero di contratti di affitto, con oltre 210.000 abitazioni locate, con un aumento dell’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il trend risulta particolarmente marcato nei comuni ad alta tensione abitativa (a.t.a.), dove la crescita raggiunge l’1,5%, mentre nei comuni non a.t.a. l’incremento si limita allo 0,4%.
Parallelamente alla crescita del numero di locazioni, si registra un significativo incremento del canone annuo, pari al 5,3%, con un volume complessivo che sfiora 1,5 miliardi di euro, gran parte concentrato nei comuni ad alta tensione abitativa.
Analizzando i diversi segmenti di mercato, emergono andamenti diversificati: lievissima flessione del numero di abitazioni locate per i contratti di lungo periodo (-0,6%), che si acuisce nei comuni a.t.a. (-1%). Tuttavia, i canoni annui di questo segmento continuano a salire, con un incremento del 2%.
Per quanto riguarda i contratti ordinari transitori (1-3 anni) c’è stata una crescita del 3,6%, con circa 45.000 abitazioni locate. Il canone annuo complessivo di questo segmento supera i 320 milioni di euro, registrando un incremento del 10,5%. Per contratti a canone concordato ci troviamo di fronte a un aumento dell’1,4% nel numero di abitazioni locate (circa 55.000 unità), con un incremento del canone annuo vicino al 6%. Infine le locazioni per gli studenti: il segmento mostra un vero e proprio boom, con un aumento del numero di contratti e dei relativi canoni, specialmente per gli affitti di stanze in condivisione, che segnano un +18,5%.
Il punto con Tecnocasa
L’analisi di Tecnocasa conferma che, nei primi nove mesi del 2024, il mercato ha subìto una flessione complessiva dell’1,1%, ma il miglioramento osservato nel terzo trimestre (+2,7%) suggerisce un’inversione di tendenza. Le previsioni per la fine dell’anno indicano un totale di compravendite compreso tra 700.000 e 710.000 unità, segnalando una graduale ripresa del settore.
In conclusione, il mercato immobiliare italiano sembra aver superato la fase di rallentamento registrata nei mesi precedenti. La crescita delle transazioni, la ripresa del mercato dei mutui e l’aumento dei prezzi, soprattutto per le nuove costruzioni, delineano un settore in evoluzione, con dinamiche diverse a seconda delle aree geografiche e delle tipologie di immobili.
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