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Zona rossa allo Scalo: c'è l'ordinanza

Il provvedimento della prefettura non la cita apertamente ma lascia spazio a pochi dubbi

Zona rossa allo Scalo: c'è l'ordinanza

Piazza Pertini sarà una delle zone a finire sotto la lente d'ingrandimento

Zona rossa doveva essere e zona rossa sarà. La tutela della sicurezza allo Scalo fa un salto di qualità. La Prefettura di Frosinone, ai sensi dell’articolo 2 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, ha emanato un’ordinanza prefettizia temporanea e urgente, con efficacia di due mesi, finalizzata a contrastare la microcriminalità e a ripristinare la piena fruibilità di specifiche aree urbane. Il provvedimento dispone il divieto di stazionamento indebito per soggetti che assumano comportamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, creando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica.

Sebbene non citato, il chiaro riferimento è allo Scalo e alle zone limitrofe anche perché l'ordinanza fa seguito al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che si è svolto nei giorni scorsi, nell'ambito del quale, di concerto con tutti i soggetti istituzionali coinvolti, era stata decisa l’istituzione di una pianificazione dedicata e speciale per i servizi di sorveglianza della zona dello Scalo. Questa zona sarà oggetto di una perimetrazione specifica e di provvedimenti di carattere straordinario.

Le attività, finalizzate a garantire maggiore sicurezza, prevedono il potenziamento del sistema di videosorveglianza e dei servizi di controllo del territorio, condotte congiuntamente da Rfi, Forze dell’Ordine, Polizia Locale e Polizia Provinciale. Questa risposta integrata mira a potenziare la sicurezza della zona e dell’intero territorio urbano.

Inoltre, il Comune di Frosinone individuerà ulteriori aree pertinenziali alla stazione (come piazza Pertini, ad esempio) dove attuare il DASPO urbano (Divieto di Accesso alle Aree Urbane) per tutta la durata del cantiere. Il provvedimento di allontanamento sarà emesso dal Sindaco, a seguito di una modifica al regolamento della Polizia locale, nei confronti di responsabili di condotte moleste o che limitino la libera accessibilità e fruizione dei luoghi.

Tornando all’ordinanza prefettizia, il provvedimento si rivolge a individui già segnalati all’Autorità Giudiziaria per reati quali:

  • Reati in materia di stupefacenti (artt. 73 e 74 DPR 309/90);
  • Reati contro la persona (artt. 581 c.p. - percosse, 582 c.p. - lesione personale, 588 c.p. - rissa, 590 c.p. - lesioni personali colpose);
  • Reati contro il patrimonio e altri reati (artt. 624 bis c.p. - furto con strappo, 628 c.p. - rapina, 633 c.p. - invasione di terreni o edifici, 635 c.p. - danneggiamento, 697 c.p. - detenzione abusiva di armi, 699 c.p. - porto abusivo di armi, art. 4 legge 110/1975 - porto di armi od oggetti atti ad offendere).

L’obiettivo principale dell’ordinanza è prevenire e contrastare la microcriminalità, restituendo le aree interessate alla cittadinanza, consentendone la piena e libera fruibilità.

Tra l'altro, nei giorni scorsi, l'onorevole Nicola Ottaviani (Lega), segretario della commissione bilancio della Camera, e sindaco di Frosinone per due mandati fino al 2022, aveva chiesto al prefetto "di valutare la possibilità di istituire la cosiddetta zona rossa temporanea, nell’area esterna della stazione ferroviaria di Frosinone, oltre che nelle relative pertinenze del sito, durante l’effettuazione dei lavori da parte della società ferrovie dello Stato S.p.A., volti all’integrale riqualificazione della infrastruttura. La valutazione della proposta trova origine dalla durata dei lavori, dalla complessità degli stessi e dell’impatto sulla circolazione stradale, oltre che sulle abitudini dei pedoni, comportando la necessità di istituire percorsi pedonali obbligati, rispetto ai quali non appare semplice garantire agevolmente i livelli ottimali di pubblica sicurezza, anche in conseguenza della permanenza in pianta stabile di soggetti in condizioni di irregolarità amministrativa, spesso meritevoli di precipue attenzioni da parte delle forze dell’ordine. La eventuale istituzione della zona rossa potrebbe garantire il bilanciamento delle diverse esigenze, assicurando da un canto la realizzazione di lavori imponenti, che contribuiranno ad elevare la qualità urbanistica dell’intera area, e dall’altro il miglioramento delle condizioni di sicurezza pubblica, percepita da parte dell’intera collettività".

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