Spazio satira
La novità
03.01.2025 - 18:47
L'ingegner Luigi Urbani è il dirigente responsabile della Segreteria tecnico operativa dell’Egato 5
Somme attese da anni quelle finalmente liquidate dall’Egato 5 a 53 Comuni appartenenti all’Ambito territoriale ottimale numero 5. L’ente ha infatti provveduto a pagare, lo scorso 30 dicembre, gli oneri concessori per il servizio idrico integrato relativi all’anno 2022, per oltre 830.000 euro.
Gli oneri concessori rappresentano la parte del canone che il gestore del servizio idrico deve corrispondere annualmente per le opere idrauliche, fognarie e per i vari beni a esso affidati dagli stessi Comuni tramite l’Egato. Tale operazione rappresenta un risultato al quale l’Ente di gestione dell’Ato 5 “Lazio Meridionale” di Frosinone è giunto grazie a un lavoro, di mediazione con il gestore del servizio idrico e determinazione nel raggiungimento dell’obiettivo, avviato nel 2020 e concretizzatosi negli ultimi anni dopo la seduta della conferenza dei sindaci dello scorso maggio, nella quale è stato approvato il piano di rientro del debito maturato dal gestore per gli oneri concessori relativi agli anni dal 2021 al 2023.
A seguito di tale attività e di ulteriore confronto Acea Ato 5, ha completato, alla fine dello scorso novembre, il versamento all’Egato della somma di 1.234.640,00 euro, iva compresa, da riversare quindi ai Comuni aventi diritto. Ai 53 enti locali, su un totale di 86 Comuni che compongono l’Ato 5, è stata dunque liquidata la somma spettante, per un totale di 831.103,96 euro. Va evidenziato che per il pagamento degli oneri i Comuni sono tenuti all’emissione della relativa fattura e non tutti gli enti locali, nonostante abbiano diritto al versamento, hanno provveduto a rilasciare il necessario documento fiscale.
«Ci siamo impegnati al massimo per sbloccare questa situazione – ha sottolineato il dirigente responsabile della Segreteria tecnico operativa dell’Egato 5, Luigi Urbani – confrontandoci con il gestore e richiedendo i pagamenti che da diversi anni si attendevano. Abbiamo condiviso con i sindaci l’esigenza di concedere un piano di rientro, affinché Acea Ato 5 potesse adempiere ai propri obblighi senza compromettere gli equilibri economici e finanziari della gestione – ha aggiunto – La soluzione si è rivelata giusta e abbiamo potuto procedere, finalmente, con una prima tranche di pagamenti. Invito i sindaci dei Comuni che non hanno ancora fatturato le loro spettanze – ha concluso – a sollecitare i loro uffici affinché provvedano, così che anche a loro possa essere versata la quota spettante».
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