Spazio satira
Cassino
02.01.2025 - 10:00
Una vigilia di Capodanno trascorsa davanti al cancello due dello stabilimento Stellantis e prime risposte per i 32 lavoratori della De Vizia. L’anno, per loro, si è concluso con un barlume di speranza dopo la decisione di riprendere la protesta a oltranza per rivendicare il diritto al lavoro.
L’avvio della protesta
Già alle 8 dell’ultimo giorno del 2024 gli operai della De Vizia e tanti loro colleghi delle aziende di servizi erano posizionati davanti al cancello due con tutta l’intenzione di manifestare giorno e notte per scongiurare i licenziamenti al 7 gennaio. Montati i gazebo e posizionati i tavoli, con il fuoco acceso sin dai primi momenti, è apparsa anche una imponente cucina da campo per assicurare i pasti durante le fasi della protesta. Megafoni e microfoni a rivendicare le ragioni di un rinnovo dell’appalto esattamente come è accaduto per i lavoratori di Trasnova, Teknoservice e Logitech. Volti segnati dalla preoccupazione e tensione palpabile tra quei padri di famiglia “schierati” per l’ennesima lotta a difesa del proprio posto all’interno della fabbrica Stellantis dove si occupano di pulizie industriali.
Le ragioni
«La protesta andrà avanti a oltranza - le parole in mattinata del segretario provinciale Uilm Gennaro D’Avino - ci siamo organizzati per stare qui notte e giorno fino a quando non arriveranno notizie. Un atteggiamento irresponsabile quello di Stellantis, ha toccato la dignità e il rispetto dei lavoratori, non riusciamo a capire per quale motivo abbiamo trovato una strada maestra per Trasnova, Teknoservice e Logitech e non per la De Vizia. Ricordiamo che questi lavoratori non sono numeri ma padri di famiglia con storie e sacrifici che hanno la necessità e il bisogno di ritornare a lavorare per portare a casa uno stipendio».
Enorme il dramma dei lavoratori, sconcertati per l’assenza di garanzie e di futuro. «Siamo davanti a questi cancelli ancora una volta - ha detto Danilo, operaio De Vizia - le famiglie sono preoccupate, dopo tanti anni che siamo qui a lavorare continuano a non darci una risposta». E proprio in nome di risposte certe, per tutta la giornata si sono avviate interlocuzioni, a livello centrale, grazie soprattutto al segretario nazionale Uilm Rocco Palombella che, poco dopo l’ora di pranzo, è arrivato in mezzo agli scioperanti.
L’arrivo di Palombella
Pennette all’arrabbiata, salsicce e patate il menù della vigilia di Capodanno davanti a quei cancelli dove tutti erano pronti a restare a oltranza mentre l’arrivo di Palombella ha rincuorato non poco. Applausi e strette di mano a ognuno dei presenti e poi la promessa del massimo impegno. «Noi abbiamo contestato quell’accordo del 17 dicembre, sembrava che era scoppiata la pace tra governo e Stellantis, noi sapevamo che quello era soltanto un compromesso che non avrebbe risolto i problemi. In effetti è così, ci siamo ritrovati di fronte a una situazione difficile ma non ci abbattiamo, siamo convinti delle nostre ragioni e siamo convinti che il 7 gennaio non sarà la data dove i lavoratori saranno messi in mezzo alla strada perché noi, in queste ore, dobbiamo conquistarci un tavolo di discussione importante e dobbiamo fare in modo che questi lavoratori che stanno soffrendo riescano ad avere una prospettiva». Ha parlato di lavoro come diritto costituzionale e di battaglie a tutela di tutti, non solo dei 32 della De Vizia, ma di quanti dovessero trovarsi ancora nella medesima situazione.
La svolta
Nel pomeriggio, mentre il segretario nazionale era ancora tra i manifestanti, la notizia più attesa: il 7 gennaio alle 15 ci sarà l’incontro al ministero delle Imprese per discutere la vertenza. Nel frattempo i contratti non scadranno, piuttosto ci sarà la proroga di un mese dell’appalto. Applausi, lacrime ed emozioni. Così ognuno dei presenti ha potuto tirare un sospiro di sollievo, contribuire a smontare gazebo e cucina, fare ritorno a casa e riabbracciare la famiglia.
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