Spazio satira
Frosinone
25.12.2024 - 18:30
Il quartiere Cavoni è uno di quelli potenzialmente interessati
La traversata nel deserto non è finita, ma dopo oltre 40 anni, si è a un punto di svolta: la giunta comunale ha, infatti, approvato la delibera per la costituzione del gruppo di lavoro per l’avviamento delle attività di ricognizione e definizione delle procedure acquisitive dei terreni assegnati dal Comune di Frosinone alle società cooperative per la realizzazione di alloggi su aree Peep.
Il gruppo di lavoro sarà misto: sarà composto da personale interno (dirigente del settore lavori pubblici e patrimonio, ingegnere Benito Caringi, responsabile dell’ufficio patrimoni ed espropri, responsabile dell’unità operativa amministrative del settore lavori pubblici e patrimonio) e professionalità esterne, segnatamente quattro, con una dotazione finanziaria di 120.000 euro.
L’unità operativa, tra le varie attività, dovrà procedere ad una ricognizione, all’esame e alla verifica sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista giuridico per accertare lo stato delle procedure espropriative condotte negli anni dal Comune di Frosinone relativamente all’acquisizione del diritto di proprietà dei terreni a suo tempo occupati per la realizzazione degli alloggi in aree Peep (piano di edilizia economica e popolare). Un’attività che sarà propedeutica alla procedura di riscatto mediante trasformazione della proprietà superficiaria in pieno ed illimitato diritto di proprietà da parte degli attuali titolari del diritto di superficie degli alloggi realizzati in area Peep. Dalla conclusione della procedura amministrativa di riscatto da parte degli attuali titolari del diritto di superficie ne conseguirebbe per il Comune di Frosinone un indubbio e notevole vantaggio economico derivante dal versamento di un corrispettivo.
Si aggiunge un ulteriore tassello, quindi, partito con le amministrazioni Ottaviani, al programma stilato per svincolare e liberalizzare la vendita nelle zone Peep (si pensi, ad esempio, ai piani di zona: Selva Piana, Cavoni, corso Lazio, De Matthaeis), ossia quelle destinate all’edilizia economica e convenzionata, a favore dei proprietari e, più correttamente, dei titolari delle singole unità immobiliari. L’obiettivo è duplice: mettere in moto l’economia e ristabilire in modo certo i rapporti giuridici tra l’ente e gli assegnatari delle aree.
Gli appartamenti interessati dalla complessa operazione amministrativa oscillano tra le 4 e le 5.000 unità, mentre è rimessa alla facoltà e non all’obbligo degli assegnatari aderire a tale opportunità. Quali sono i grandi vantaggi che potrebbero concretizzarsi? I privati, con la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, diventano titolari a tutti gli effetti, in proporzione ai millesimi dell’area su cui è edificato l’immobile comprese le aree di pertinenza per cui l’alloggio potrà essere venduto con la piena disponibilità dell’area su cui insiste.
Il valore di un appartamento in diritto di superficie è inferiore a quello di una unità immobiliare in piena proprietà, proprio perché dopo 99 anni il terreno su cui è costruito ritorna nella piena disponibilità del Comune, insieme alla proprietà del fabbricato, salvo rinnovo. La rimozione dei vincoli del prezzo di alienazione e del canone di locazione, inoltre, permetterebbe di vendere o locare l’alloggio al valore corrente di mercato. Grandi prospettive ci sarebbero anche per la parte pubblica: i proprietari, pagando una cifra adeguata per riscattare la piena proprietà del proprio appartamento e non avere più alcun vincolo sull’immobile, potrebbero far affluire nelle casse del Comune una cifra che si potrebbe aggirare almeno attorno a 5-6 milioni di euro. Una boccata d’ossigeno importante per le casse dell’ente di piazza VI dicembre che potrebbe investirli poi sulla città e nei servizi.
Oggi se un appartamento, in zona Cavoni o a Corso Lazio ed in aree Peep limitrofe, a prezzo di mercato, vale 150.000 euro, il prezzo massimo di cessione convenzionato potrebbe essere intorno ai 70 - 80.000 euro o poco più, calcolato come stabilito nella convenzione comunale. Nello sbloccare, quindi, una situazione del genere con la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà i vantaggi sarebbero sia per il cittadino, che potrà cedere il proprio alloggio al giusto prezzo di mercato, e sia per il Comune di Frosinone per fare cassa e risanare il proprio bilancio.
Una vera svolta per tutti gli attori in campo.
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