Spazio satira
San Vittore del Lazio
13.12.2024 - 10:00
L'azienda da dove l'operaio è caduto dal tetto
Si terrà questa mattina in procura il conferimento dell’incarico per proseguire con l’autopsia sul corpo di Buci Lulzim, l’operaio di 53 anni albanese precipitato mercoledì mattina da un’altezza di circa sette metri a causa del cedimento del tetto di un capannone. Un infortunio mortale avvenuto all’interno della filiale sanvittorese della Lamberet, colosso francese specializzato nella realizzazione di rimorchi frigorifero e nella trasformazione dei furgoni dedicati al trasporto alimentare. Ancora in prognosi riservata il suo collega, un trentunenne marocchino trasportato d’urgenza al San Camillo di Roma, dove continua a lottare tra la vita e la morte.
Se l’autopsia servirà a chiarire con precisione scientifica l’esatta causa della morte, vanno avanti le verifiche da parte dello Spresal e dei carabinieri per accertare la dinamica. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i due operai, dipendenti di una ditta di Imola che opera in subappalto, avevano raggiunto la filiale della Lamberet - al confine tra San Vittore e Cervaro - per eseguire alcuni lavori di rimozione dell’amianto dalla copertura di un capannone. All’improvviso la tragedia. Sul posto carabinieri, 118 e ispettori dello Spresal. La seconda vittima in 24 ore: martedì mattina, infatti, un altro operaio di 39 anni era stato falciato in A1 mentre lavorava. Forte la presa di posizione dei sindacati scesi compatti in campo per chiedere un tavolo in Prefettura e più controlli.
«Morire non è mai giusto ma farlo in un luogo di lavoro è inaccettabile. Nelle ultime 24 ore due decessi nel nostro territorio, le cosiddette “morti bianche”, hanno rimesso i riflettori sul problema della sicurezza sui luoghi di lavoro, troppo spesso sottovalutato. Nessuno può chiamarsi fuori dall’impegno di rendere più sicuro e dignitoso il lavoro in Italia. Ciò richiama alla massima responsabilità la politica, le imprese, i lavoratori e le lavoratrici, i sindacati, gli operatori e le operatrici della previdenza e dei servizi ispettivi, il mondo dell’informazione - ha commentato la consigliera comunale Pd di Cassino, Ornella Rodi - Credo che, in attesa di un piano nazionale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sia indispensabile che la regione Lazio prenda nella giusta considerazione la richiesta fatta dalla Cgil di rafforzare l’attività ispettiva e preventiva. In modo particolare nella Asl di questa nostra provincia: è necessario, anzitutto, dotare la Asl di Frosinone di personale del Servizio Presal in quanto anche la vigilanza e il sanzionamento hanno un ruolo fondamentale nella tutela dei lavoratori». Non solo.
«Contestualmente anche dai Comuni deve partire la spinta alla promozione della cultura della sicurezza sul lavoro, utilizzando vari canali: gli organi di informazione, la scuola, l’attivazione di forum tematici di formazione riguardo al lavoro e alla sicurezza. Mi farò promotrice dell’istituzione di un osservatorio comunale per la sicurezza nei luoghi di lavoro, che raccolga le informazioni per il monitoraggio dei livelli di rischiosità e promuova i valori della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro, anche attraverso iniziative pubbliche e campagne di sensibilizzazione - ha aggiunto Rodi - Considerata la gravità della problematica, è mia intenzione, insieme al gruppo del Pd di Cassino, presentare una mozione al prossimo consiglio comunale che impegni il sindaco a farsi carico presso le istituzioni preposte di misure ordinarie e straordinarie per garantire che nessun lavoratore rischi più la vita».
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