Quel che resta della settimana
03.11.2024 - 08:21
24 dicembre. Papa Francesco aprirà la Porta Santa, dando inizio al Giubileo. A Roma sono attesi 30 milioni di pellegrini. Molti dei quali visiteranno la Ciociaria, terra di monasteri, di arte sacra, di cammini, di eccellenze. Eppure in provincia di Frosinone nessuno si sta interrogando davvero su come prepararsi al meglio per un evento in grado di dare una spinta enorme al turismo. L’unico che si è posto il problema è stato il presidente di ConfimpreseItalia Guido D’Amico. Il suo appello, però, non è stato raccolto. Almeno finora. A fine novembre (cioè tra pochissimo) a Fiuggi si svolgerà la riunione del G7, con i ministri degli Esteri dei sette Paesi più industrializzati. Il Comune naturalmente si sta organizzando al meglio, ma il resto della provincia? Parliamo di una di quelle opportunità che vanno colte al volo.
Invece niente, la solita apatia. Mista a disinteresse vero e proprio. In Italia il bersaglio preferito è costantemente la classe politica. Non che non dia occasioni, per carità. Ma ci si sofferma pochissimo sull’interezza di una classe dirigente che è formata anche da associazioni di categoria, forze sociali, istituzioni di diverso tipo e livello. A mancare all’appello sono soprattutto loro, che si fermano alla fase dell’annuncio, dell’impegno declamato a beneficio di microfoni e taccuini. Come, per esempio, sull’argomento della Stazione della Tav. Non servono geni o indovini per capire che è l’unica opera che davvero potrebbe rilanciare il territorio. Come a suo tempo fu l’autostrada. Le fermate di Frosinone e Cassino (una volta al giorno) non hanno determinato alcun salto di qualità. Zero. Eppure, invece di produrre una proposta argomentata e finanziabile, ci si sta dividendo sull’area: Ferentino-Supino, Frosinone o cassinate? Abbiamo capito come andrà a finire.
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