Spazio satira
Strangolagalli
24.04.2024 - 17:00
I finanzieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del tribunale di Cassino nei confronti di Arcangelo Viselli di Strangolagalli
Prestiti a usura, con tassi di interesse che arrivavano fino al 128%. Chi non rispettava le rate mensili, subiva pressioni e minacce, come quella di far intervenire terze persone di ambienti criminali per recuperare le somme. Queste le accuse per cui è finito agli arresti domiciliari, per usura ed estorsione, Arcangelo Viselli, 73 anni, di Strangolagalli. I finanzieri del comando provinciale di Frosinone hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Cassino. Disposto anche il sequestro del profitto di reato per un valore di circa 12.000 euro.
La ricostruzione
Intercettazioni telefoniche e ambientali, attività di osservazione, controllo e pedinamento, oltre a indagini bancarie, a supporto degli accertamenti di polizia giudiziaria, eseguiti dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Cassino, hanno consentito di individuare le vittime che, necessitando di pronta liquidità, avrebbero accettato le condizioni imposte per l’elargizione del prestito, con tassi di interesse per oltre il 126%, notevolmente superiori al tasso effettivo globale medio fissato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Stando alle accuse, vengono contestati anche tre prestiti con relativi interessi annui pari al 100-126 e 128 per cento, con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di una persona che svolge attività professionale di consulente del lavoro e si trovava in stato di bisogno.
Sulla base delle ipotesi investigative, il settantatreenne colpito dal provvedimento giudiziario, avrebbe operato come erogatore di somme di denaro per una platea di vittime che si impegnavano, in perpetuo, a corrispondere mensilmente somme a solo titolo di interessi, fino alla restituzione, in un’unica soluzione, dell’intero capitale ricevuto in prestito. In tale contesto, stando alle accuse, quando gli usurati non riuscivano in tempo a rispettare le scadenze mensili delle rate di denaro, Viselli ne avrebbe ottenuto la riscossione esercitando minacce e pressioni, lasciando intendere che nella riscossione fossero coinvolte terze temibili persone.
Il settantatreenne, dunque, deve rispondere delle accuse di usura ed estorsione. Per lui disposti gli arresti domiciliari. È difeso dagli avvocati Giorgio Igliozzi e Mirka Piccirilli.
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