Frosinone
23.11.2025 - 11:00
Contatti frenetici, strategie febbrili, grandi manovre. La seduta consiliare di domani, comunque vada a finire, lascerà il segno. Ci saranno vincitori e vinti. Resta da capire chi, ma non potrà finire zero a zero. Intanto l’aula di Palazzo Munari si riunirà esclusivamente in prima convocazione. Vuol dire che per aprire i lavori dovranno rispondere all’appello almeno 17 consiglieri. Un’altra cosa: se la seduta non si apre, allora sarebbe possibile riconvocarla in seconda “chiama” entro le ventiquattro ore successive. Se invece inizia, anche per pochi minuti, poi l’opzione di “riserva” non è prevista. In ogni caso non... obbligatoria.
I temi in discussione sono 6, ma si deciderà tutto all’inizio. Sull’ordine del giorno, a firma di Domenico Marzi, diretto a «sostenere la necessità delle tregua dello stato di guerra nella Striscia di Gaza in Medio Oriente e l’auspicato futuro riconoscimento da parte del Governo italiano dello Stato della Palestina». La volta scorsa i 16 esponenti della coalizione trasversale che sostiene Mastrangeli uscirono dall’aula. Alla fine nessun provvedimento fu messo in votazione. Ma le polemiche furono fortissime.
Stavolta la domanda è: ci saranno i numeri per iniziare la seduta? Sulla carta la probabilità esiste. Vediamo perché. Opposizioni e “dissidenti” all’appello risponderanno. Il Partito Democratico ha 3 consiglieri. Come Forza Italia (3) e FutuRa (3). Poi ci sono Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (eletti nella Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega). C’è quindi Vincenzo Iacovissi (Psi). In totale 13 consiglieri. Ai quali va aggiunto Armando Papetti (Lista Marzi), che mai ha contribuito a mantenere il numero legale negli ultimi undici mesi. Inoltre la sensazione forte è che il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri (indipendente) stavolta rimarrà in aula a guidare i lavori. Dunque si arriverebbe a 15. L’ex sindaco Domenico Marzi sarà sicuramente presente considerando che l’ordine del giorno reca in calce la sua firma. Poi ci sono i 2 consiglieri della “sua “civica”: Alessandra Mandarelli e Carlo Gagliardi. Complicato pensare che almeno uno dei due non sarà presente. Sempre per il fatto che l’odg è di Marzi. Insomma, sulla carta si tocca quota 18. Fra l’altro in questi giorni ci sono stati tentativi, da parte di esponenti della coalizione trasversale che sostiene Riccardo Mastrangeli, di provare a convincere Domenico Marzi a modificare alcuni passaggi dell’ordine del giorno, in modo da arrivare ad una stesura che anche il centrodestra avrebbe potuto condividere. L’intesa però non c’è stata e Marzi porterà in votazione il testo originario.
Resta da capire altresì quali saranno le strategie della coalizione trasversale. La “galassia della Lega” appare intenzionata a non rispondere all’appello iniziale. Vale a dire Carroccio (1), Lista per Frosinone (3), Lista Ottaviani (2). Più Marco Sordi, eletto nella Lista Vicano ma ormai organico alla Lega. E va considerato anche il sindaco Riccardo Mastrangeli. Base di partenza di 8 esponenti. Si arriva a 9 dal momento che Andrea Turriziani (Lista Marini) ha già detto che non parteciperà al dibattito sul tema. Quanto a Fratelli d’Italia (5), è evidente che terrà la posizione politica del centrodestra a livello nazionale sulla situazione del Medio Oriente. Sul piano dei rapporti interni negli ultimi mesi ci sono state delle “frizioni” (per usare un eufemismo) tra FdI e Mastrangeli. Sia sul piano amministrativo che politico. Nelle scorse settimane è altresì filtrata l’indiscrezione del nome di Fabio Tagliaferri (presidente e amministratore delegato di Ales) come possibile candidato sindaco del centrodestra nel 2027. Ma questo è un altro discorso. Infine c’è Claudio Caparrelli (Polo Civico): da capire se risponderà all’appello iniziale oppure no.
Infine bisognerà valutare le assenze, alcune delle quali potrebbero essere strategiche. All’ordine del giorno ci sono altri temi. Mai come domani però la partita sarà politica. Se ancora una volta Riccardo Mastrangeli avrà i numeri in aula, allora sia le opposizioni che i “dissidenti” dovranno fare i conti con l’impossibilità di mettere in difficoltà l’alleanza che sostiene Mastrangeli. Se al contrario riusciranno a cambiare un trend che va avanti da quarantuno mesi, allora sia il Sindaco che i gruppi della coalizione trasversale non potranno fare finta di nulla. Quanto alla Lista Marzi, il bivio è nei fatti. Continuare a tenere aperto un canale di dialogo con la non-maggioranza oppure rivedere la linea? Comunque andrà a finire, nessuno potrà fare finta di nulla.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione