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Frosinone

Consiglio, i "paletti" di Marzi

L’ex sindaco chiede risposte su uffici comunali e ascensore inclinato. Ma pure sui debiti fuori bilancio. Mastrangeli: «Stiamo andando avanti su tutto, ma sull’impianto di risalita ci sono delle prescrizioni»

Consiglio, i "paletti" di Marzi

L’effetto seconda convocazione (della seduta ordinaria) si vede subito. Nel question time. Per mesi 3 consiglieri della Lista Marzi (Domenico Marzi, Alessandra Mandarelli e Carlo Gagliardi) sono stati decisivi per garantire il numero legale (17 presenti su 33) in “prima”. In “seconda” ne bastano 12. Domenico Marzi ha effettuato un intervento articolato, per far capire a tutti che da questo momento in poi intende avere risposte alle richieste avanzate diversi mesi fa. La musica è cambiata? Presto per dirlo, ma i segnali lanciati sono stati forti e chiari. Domenico Marzi ha esordito così: «In campagna elettorale fu detto che le Amministrazioni da me guidate avevano determinato debiti fuori bilancio. Siccome non è così e non mi va che continui ad esserci questa narrazione, ho chiesto all’assessore Adriano Piacentini di fare chiarezza ed esprimersi su tale tema. Fermo restando che i debiti fuori bilancio derivanti da sentenze passate in giudicato devono essere onorati. Ma è cosa diversa dall’indebitare la città».

L’assessore al bilancio Adriano Piacentini ha ricostruito le situazioni relativamente ai due mandati dell’Amministrazione Marzi (1998-2007). Rilevando: «In quegli anni furono contratti due mutui per questa tematica. In effetti la quasi totalità delle somme fu stanziata per onorare debiti fuori bilancio derivanti da sentenze relative a contenziosi degli anni passati». Precedenti cioè all’inizio dell’Amministrazione Marzi. Domenico Marzi ha incalzato: «Quindi, a suo giudizio nel periodo 1998-2007 si è provocato indebitamento?». Adriano Piacentini: «Ripeto: furono contratti mutui per debiti fuori bilancio relativi a sentenze per cause di anni precedenti». Nella sostanza è un “no” come risposta. Che Marzi ha apprezzato. Poi l’ex primo cittadino, rivolgendosi direttamente al sindaco Riccardo Mastrangeli, ha chiesto risposte su due temi precisi: il trasloco degli uffici comunali dall’ex Mtc al Palazzo di piazza VI dicembre e la riattivazione dell’ascensore inclinato. Aggiungendo: «La invito a conciliare i vari interventi senza intasare ulteriormente il traffico, in particolare a piazza VI dicembre».

Il sindaco Riccardo Mastrangeli ha rilevato: «Intanto lasciatemi dire che questa Amministrazione è virtuosa sul piano economico, finanziario e contabile. Sul trasferimento degli uffici dell’ex Mtc a piazza VI dicembre stiamo andando spediti. Contiamo di chiudere la questione entro un anno e verranno ristrutturati due piani: uno per i servizi sociali, uno per lavori pubblici e urbanistica. Allo stesso modo stiamo andando avanti sulla vendita del complesso dell’ex Mtc. Per quanto concerne l’ascensore inclinato, anche qui stiamo andando avanti. Ma una cosa va detta: l’Ansfisa ha dato delle prescrizioni importanti che riguardano l’aspetto geologico e le “pile” che dovranno reggere 1 o 2 ascensori. E sottolineo che fin quando non sarò sicuro di ogni riscontro geologico e ingegneristico non farò salire nessuno su quell’impianto. Per il resto, sottolineo che certamente ci sono problemi di traffico. Ma il motivo è evidente: una mole di cantieri che Frosinone non ha mai visto prima. E nel prossimo futuro inizieranno gli interventi pure sulla Monti Lepini. Non li facciamo? Ci vuole coraggio per portare avanti la politica del fare». Il dibattito è proseguito, non prima che il presidente dell’aula Massimiliano Tagliaferri ricordasse a tutti «che il question time prevede risposte brevi».

Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli) ha dichiarato: «Sull’ascensore inclinato i rilievi erano prevedibili. Il punto è che bisognava pensarci prima. L’inizio dei lavori è stato annunciato nel 2024. Senza considerare i 20 alberi che sono stati sacrificati. Servirebbe la politica del fare bene. Per non parlare delle continue varianti del Brt, che hanno comportato di intervenire su una piazza appena pavimentata». Riccardo Mastrangeli ha detto: «Ripianteremo gli alberi. Per il resto, non vedo nulla di strano, considerando che parliamo di progetti in corso d’opera». Anselmo Pizzutelli: «Stiamo parlando di confusione, non di progettazione». Poi Anselmo Pizzutelli ha notato: «Al cimitero verranno requisiti altri 400 loculi. Quando saranno realizzati i primi 540 nuovi loculi dei 1.270 complessivi? E soprattutto c’è una strategia per ricominciare a “restituire” i loculi provvisoriamente occupati ai proprietari?». Il vicesindaco Antonio Scaccia ha affermato: «Le risposte erano già state date nella seduta di commissione del 4 luglio scorso. Comunque, abbiamo previsto ogni cosa. E con la riduzione del vincolo cimiteriale molti posti si libereranno». Angelo Pizzutelli (Pd) ha chiesto risposte sullo stato dei lavori relativi al Nestor e all’impiantistica sportiva. Da segnalare la raffica di interrogazioni su temi complessi da parte di due consiglieri di maggioranza: Corrado Renzi (Lista per Frosinone) e soprattutto Marco Ferrara (Fratelli d’Italia). Evidente che ci sono problemi da chiarire. Infine, Massimiliano Tagliaferri: ha voluto far capire che i lavori consiliari li presiede e coordina lui. Sia nei tempi che nei modi degli interventi.
Oggi e domani la seduta ordinaria. Attesa per la seconda convocazione, che può mutare determinati equilibri. Senza però effetti sulla tenuta dell’Amministrazione Mastrangeli. Almeno per ora.

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