Frosinone
23.08.2025 - 08:00
Da oggi, per dieci giorni, Legambiente Frosinone ripropone con testi la mostra fotografica “A Frosinone non si cammina!”, un’iniziativa per denunciare il monopolio delle auto e promuovere il diritto alla camminabilità. Come si legge nel testo della mostra: «Lo spazio in città è una risorsa finita, e come tutte le risorse che hanno un valore genera conflitti, appropriazioni più o meno indebite, tensioni di vario genere fra i suoi utilizzatori». A Frosinone, il primato nazionale di auto per abitante, evidenziato dai rapporti sulla vivibilità come Ecosistema Urbano, conferma un’urbanistica dominata dai veicoli, con marciapiedi stretti e spazi pubblici sacrificati.
La mostra di Legambiente punta a sensibilizzare sull’urgenza di ripensare la città, segnata da caos urbanistico, scelte amministrative sbagliate e tolleranza verso le infrazioni al codice della strada. «Le auto dominano la città!» si legge, relegando i pedoni a spazi marginali e insicuri. Ma perché la camminabilità è importante? «Le ragioni sono molteplici: per aumentarne attrattività e gradevolezza, per incentivare l’esercizio fisico, per promuovere la socialità, e infine – fattore di primaria importanza per Frosinone – per ridurre l’inquinamento». In una città soffocata dallo smog, questo è un obiettivo cruciale.
La camminabilità, secondo Legambiente, è un paradigma di giustizia urbana: «I pedoni usufruiscono della città, ne costituiscono il tessuto primario, mentre le automobili la sfruttano e la consumano». Le auto generano smog, rumore e congestione, penalizzando chi si muove a piedi senza contribuire a questi problemi. Una città pensata per l’automobilista esclude anziani, bambini e chi non usa mezzi privati, creando disuguaglianze. «Rendere una città camminabile vuol dire da un lato riconoscere il diritto di chi non ha le capacità o le disponibilità per muoversi con il mezzo privato, dall’altro premiare una buona pratica di cui beneficeranno tutti», rafforzando il senso di comunità. Con foto e testi, la mostra invita cittadini e amministratori a immaginare una Frosinone inclusiva, dove camminare sia un diritto per tutti, non un privilegio.
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