Frosinone
01.08.2025 - 12:00
Lo scenario è quasi da archeologia postsovietica: una monolitica struttura lasciata a subire le ingiurie delle forze della natura, la corruzione del tempo e la violenza dei vandali. Dall’esterno dà l’idea di un guscio deteriorato, ma al suo interno si possono trovare ancora tracce di un qualcosa che può essere utile alla comunità. Il presente dell’ascensore inclinato è desolante: la stazione a valle, devastata da atti vandalici, è un ammasso di vetri rotti, computer rubati e rifiuti, mentre il cantiere per il suo rilancio resta fermo, nonostante i 3,5 milioni di euro del Pnrr.
Nonostante i ripetuti annunci di un imminente avvio dei lavori, del cantiere c’è solo la recinzione. Il progetto di raddoppio, con l’ammodernamento dell’impianto esistente, un secondo ascensore e la rigenerazione di 12.000 metri quadrati di aree verdi, è ambizioso ma sembra intrappolato in un immobilismo cronico, simile a quello del Brt. La stazione a monte, vicina a Comune e Prefettura, resiste meglio, ma quella a valle è preda di vandali, con telecamere distrutte e deiezioni ovunque. Eppure, le potenzialità restano. L’ascensore potrebbe rivitalizzare il centro storico, disincentivando l’uso delle auto e valorizzando sentieri pedonali e aree verdi.
Intanto, con determina dirigenziale, è stato approvato il secondo Sal relativo ai lavori di messa in sicurezza del versante collinare su cui insiste l’impianto. Il documento, sottoscritto senza riserve dall’impresa esecutrice, attesta un avanzamento dei lavori per un importo complessivo di € 474.987,36, al netto del ribasso d’asta e inclusi gli oneri per la sicurezza, oltre Iva. Contestualmente, è stato approvato il certificato di pagamento emesso dal Responsabile Unico del Procedimento (RUP), relativo al medesimo Sal. Dal certificato emerge un credito maturato a favore dell’impresa esecutrice, Solmar Costruzioni Srl. L’importo dovuto ammonta a 147.486,75 euro al netto delle ritenute per infortuni dello 0,5%, cui si aggiunge l’Iva al 22% pari a 32.447,09 euro, per un totale complessivo di 179.933,84 euro.
Il Comune sta cercando di adempiere alle prescrizione fissate dall’Ansfisa, un elenco di otto criticità, per ottenere il via libera per i lavori. Dopo l’ultimo incontro avuto a Roma con i tecnici dell’Ansfisa dal sindaco Mastrangeli e dal vice sindaco Scaccia, che ha la delega alla mobilità, l’orizzonte ipotetico per la ripartenza dei lavori di rifunzionalizzazione della linea già esistente e di raddoppio della stessa, è stato spostato tra settembre e ottobre.
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