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Frosinone

Comune: nessuna verifica nel centrodestra

Riccardo Mastrangeli andrà avanti con la coalizione trasversale. Niente vertice nel centrodestra. Il sindaco chiede una prova di compattezza ai consiglieri sul tema degli assestamenti di bilancio

Comune: nessuna verifica nel centrodestra

Nessuna verifica, men che meno nell’ambito della coalizione originaria di centrodestra. Il sindaco Riccardo Mastrangeli ha ribadito ai fedelissimi (e non) che non intende procedere su questo versante. In ogni caso non adesso. Mentre si aspetta una prova di compattezza nella seduta ordinaria del 31 luglio prossimo, quando all’ordine del giorno ci sarà la delibera sugli assestamenti di bilancio. Vuol dire che in aula dovranno esserci i 16 consiglieri che lo sostengono: 5 di Fratelli d’Italia, 3 della Lista Ottaviani, 3 della Lista per Frosinone, 1 della Lega, 1 del gruppo che fa riferimento a Mauro Vicano. Più lo stesso Mastrangeli, che è anche consigliere. E naturalmente i 2 esponenti che nel 2022 sono stati eletti nelle file delle opposizioni: Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico). Per il resto c’è la Lista Marzi, che conta 4 rappresentanti: Domenico Marzi, Alessandra Mandarelli, Carlo Gagliardi e Armando Papetti. La civica nelle ultime occasioni è stata determinante per garantire e mantenere il numero legale. Anche se non è mai stata presente al completo. L’unico dubbio potrebbe riguardare Armando Papetti. Nessun problema per Marzi, Mandarelli e Gagliardi. Tanto più che proprio in questi ultimi giorni Mastrangeli ha accelerato in maniera decisa su due punti programmatici cari a Marzi: la riattivazione dell’ascensore inclinato e la vendita dell’ex Mtc, per trasferire gli uffici municipali nella sede di piazza VI Dicembre. Lo schema della coalizione trasversale appare destinato a reggere.

Per quanto riguarda il partito che ha il gruppo più numeroso (5 consiglieri), Fratelli d’Italia, la linea politica è quella indicata dal parlamentare e coordinatore regionale Paolo Trancassini. Prima e dopo il faccia a faccia tra Mastrangeli e la delegazione di FdI. Trancassini ha sottolineato: «A Fratelli d’Italia non appartengono strappi e colpi di testa. Siamo un partito serio. Da parte nostra nessuna sfiducia e nessun azzeramento. Qualora dovessero esserci dei problemi, la strada sarebbe obbligata: la questione approderebbe al tavolo regionale del centrodestra. Perché Frosinone è un Comune capoluogo».

Una posizione che il leader regionale di Fratelli d’Italia ha voluto ribadire ieri, per far capire che non saranno tollerate fughe in avanti e posizioni in solitaria. Quanto all’unità del centrodestra e all’ipotesi di una ricomposizione con Forza Italia, a questo punto è probabile che il tema approderà al tavolo regionale. Restando a FdI, la nota del partito dopo il summit con Mastrangeli ha delimitato alcuni confini amministrativi: «Si è voluto rimettere al centro i grandi temi amministrativi che sono alla base della difficile fase politica che stiamo affrontando. Una riunione molto proficua e serrata al termine della quale sono stati evidenziati e circostanziati quelli che secondo la delegazione di FdI vanno considerati i punti strategici da affrontare e le esigenze non più rinviabili per la città di Frosinone per il prosieguo della Amministrazione comunale: ascensore inclinato, riqualificazione Selva dei Muli, strada dei tifosi, acquisto Multipiano, vincolo cimiteriale, forno crematorio, ristrutturazione Nestor, Scalo, Brt, secondo lotto Monti Lepini rotatoria viale Europa, via del Casone (da intitolare a Ramelli) sono alcune delle priorità su cui trovare una sintesi ed un cambio di passo dell’azione amministrativa e politica della città».

Dal canto suo Riccardo Mastrangeli insiste sul fatto che per lui non ci sarebbero problemi a un rientro degli “azzurri” in maggioranza e all’attribuzione di un assessorato. Forza Italia (che ha un gruppo di 3 consiglieri) però insiste sulle condizioni dell’azzeramento e della verifica. Mastrangeli non intende rinunciare al profilo trasversale dell’attuale coalizione e quindi all’appoggio della Lista Marini, del Polo Civico e della Lista Marzi. Ecco perché non procederà ad alcuna verifica nell’alveo del centrodestra. Discorso diverso per gli altri 6 eletti nel centrodestra che ora sono praticamente all’opposizione. Vale a dire Giovambattista Martino, Teresa Petricca e Francesco Pallone (FutuRa), Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega): lo “strappo” appare insanabile. Si continua a parlare dell’opzione di un patto federativo tra Forza Italia e FutuRa. In settimana si dovrebbe capire meglio come stanno le cose.

C’è pure dell’altro: dopo il sondaggio Governance Poll, che gli ha attribuito un gradimento del 56%, Riccardo Mastrangeli sarà ancora disponibile alle primarie tra due anni? Considerando anche che il profilo della coalizione è cambiato e che il centrodestra si è spaccato? Per come stanno le cose in questo momento, la votazione sull’assestamento di bilancio sarà quantomai indicativa. Per la maggioranza sicuramente. Eventuali assenze e la mancanza del numero legale rappresenterebbero un segnale inequivocabile. Davanti al quale sicuramente Riccardo Mastrangeli penserebbe seriamente all’ipotesi di un ritorno anticipato al voto. Ma la domanda è: all’interno della coalizione che lo sostiene chi si assumerebbe una responsabilità politica del genere? Nel frattempo il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri fisserà la seduta esclusivamente in prima convocazione. Senza “scorciatoie” della seconda “chiama”. Serviranno almeno 17 presenti. Nessun dorma quindi.

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