Spazio satira
Frosinone
04.07.2025 - 11:00
La presa di posizione del vicesindaco Antonio Scaccia nel corso del question time ha indubbiamente un significato anche politico. Scaccia è il leader della Lista per Frosinone, ma pure il coordinatore regionale dell’associazione Noi con Vannacci, che fa riferimento all’europarlamentare Roberto Vannacci, vicesegretario della Lega. Antonio Scaccia ha risposto all’intervento di Domenico Marzi. Rilevando: «Dispiace che il consigliere Domenico Marzi sia andato via. Premetto che sono contento del fatto che abbia ribadito in questa’aula la volontà di collaborare con l’attuale Amministrazione comunale. Lo considero una sorta di ravvedimento operoso, dettato dal fatto che evidentemente ha preso atto che il programma del centrodestra era migliore di quello del centrosinistra. Ma proprio perché Marzi si è assunto l’onore e l’onere di affiancare l’Amministrazione per il prosièguo della consiliatura, è perlomeno singolare che in ogni circostanza non perde occasione di criticare l’operato di quello che ritengo il più grande sindaco che Frosinone abbia avuto, Nicola Ottaviani.
Non intendo polemizzare con nessuno, ma un chiarimento per il ripristino dei fatti è necessario. Per quanto concerne l’ascensore inclinato, un investimento di 40.000 euro non può bastare. Infatti nessuno può garantire il funzionamento. Per quanto riguarda la Stazione Tav, non sfugge a nessuno l’impegno che l’ex sindaco Nicola Ottaviani (adesso parlamentare) ha sempre messo per far realizzare l’infrastruttura. È anche grazie a lui che la tendenza si è invertita in queste ultime settimane. Francamente dispiace che Marzi non perda occasione per puntare il dito contro l’Amministrazione Ottaviani, che ha fatto soltanto il bene della città. L’ottimo presidente dell’aula Massimiliano Tagliaferri, allora assessore, sa benissimo l’impegno che è stato profuso per la riattivazione dell’ascensore inclinato. Ma siccome nessuno ci è mai riuscito, evidentemente c’è stato qualcosa di sbagliato all’inizio, magari nella progettazione e nella realizzazione».
Dicevamo della valenza politica delle parole di Antonio Scaccia. Della giunta Ottaviani facevano parte, come assessori, Riccardo Mastrangeli, Antonio Scaccia, Massimiliano Tagliaferri. Il ragionamento di Antonio Scaccia può essere inquadrato nell’ambito di una sorta di proprietà transitiva applicata alla politica: se A è uguale a B e B e uguale a C, allora A è uguale a C. Cioè: se Marzi ha deciso di sostenere Mastrangeli e Mastrangeli per dieci anni è stato assessore al bilancio della giunta Ottaviani, allora dovrebbe esserci una sorta di continuità amministrativa, anche nel giudizio di Domenico Marzi sull’Amministrazione guidata da Nicola Ottaviani. Naturalmente non è così, lo sanno tutti e sicuramente non rappresenta un mistero la rivalità politica “storica” tra Domenico Marzi e Nicola Ottaviani.
Tra l’altro c’è stato pure un intervento di Corrado Renzi, consigliere comunale della Lista per Frosinone di Antonio Scaccia. Rilevando: «I partiti di maggioranza devono giustificare alcune assenze, in sedute importanti, prendersi la propria responsabilità politica. Mi aspetto una convocazione immediata, una riunione di maggioranza. Occorre un chiarimento, senza lasciare andare come invece è già successo in numerose altre circostanze. L’Amministrazione non può limitarsi a sopravvivere». Evidente il riferimento di Renzi al fatto che nel corso della seduta ordinaria, senza il mantenimento del numero legale da parte di Domenico Marzi e Alessandra Mandarelli (Lista Marzi) non sarebbe stato possibile approvare le ultime due delibere all’ordine del giorno. Da qualche mese c’è una coalizione trasversale che appoggia Mastrangeli, della quale fanno parte Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico). Oltre alla posizione della Lista Marzi, che comunque garantisce il mantenimento del numero legale in aula. Nel corso del question time, Domenico Marzi aveva affermato tra le altre cose: «Sindaco Mastrangeli, devo tornare a sollecitarla e a porre interrogativo sul tema dell’ascensore inclinato. Il capoluogo ha l’esigenza di avere una mobilità alternativa per consentire che la città venga vissuta in modo diverso. Quando vedo il traffico quotidiano da De Matthaeis fino al centro storico penso appunto al mancato funzionamento dell’impianto di risalita».
Marzi ha dato la sua disponibilità a dare un contributo finalizzato a non interrompere la consiliatura, ma è evidente che in autunno trarrà le conclusioni con riferimento alle risposte alle sue indicazioni di carattere programmatico. Per il resto ci sono delle voci circa un possibile patto federativo tra i gruppi di Forza Italia e di FutuRa. Gli “azzurri” hanno tre consiglieri: Pasquale Cirillo, Maurizio Scaccia e Christian Alviani. Come del resto tre consiglieri ha FutuRa: Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Francesco Pallone. Si tratta di sei consiglieri che nel 2022 sono stati eletti nella maggioranza di centrodestra, in liste che sostenevano il sindaco Riccardo Mastrangeli. È chiaro che un patto federativo andrebbe soprattutto nella direzione di possibili intese alle prossime elezioni. Nel 2027.
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