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Asl di Frosinone

Ospedali e Case di Comunità, la scossa di Cavaliere

In un mese e mezzo il manager della Asl ha attivato 8 nuovi cantieri. Oggi la posa della prima pietra per le strutture di Cassino: una svolta

Ospedali e Case di Comunità, la scossa di Cavaliere

Lo aveva detto il giorno dell’insediamento al vertice dell’Azienda Sanitaria Locale di Frosinone. Rispondendo alla domanda: quale il tema più importante da portare avanti in questa fase? Quale la “madre di tutte le battaglie”? Arturo Cavaliere aveva risposto così: «Nessun dubbio: l’attivazione dei cantieri per le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità. Bisognerà correre. E tanto. Parliamo di investimenti relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza, parliamo di strutture attraverso le quali si può declinare la medicina territoriale. Ripeto: vanno attivati i cantieri e ci sono dei tempi da rispettare». Ecco perché oggi la posa della prima pietra dell’Ospedale di Comunità e della Casa di Comunità di Cassino assume una rilevanza particolare. È un punto di partenza che testimonia la determinazione del direttore generale della Asl. Uno che alle parole preferisce i fatti: come l’attivazione di 8 nuovi cantieri tra Ospedali di Comunità e Case di Comunità in questo primo mese e mezzo di governo. Testimonianza del chiaro impulso dato dal dg Cavaliere.

La situazione

Dice Arturo Cavaliere: «Attivare i cantieri per le 12 Case di Comunità e i 6 Ospedali di Comunità, rimodulando nella rete territoriale, con fondi regionali, le 5 Case di Comunità che necessitano di un adeguamento sismico per l’accreditamento sanitario, rientrando altresì negli standard del DM 77, è stata una mia priorità. Sin dal mio insediamento, anche alla luce del fatto che si tratta di finanziamenti imponenti, che se non messi a frutto sarebbero andati persi. Stiamo lavorando affinché entro il 31 dicembre tutti i lavori terminino, con l’obiettivo della piena operatività di tutte le strutture interessate entro il 1° aprile del prossimo anno». Sicuramente i numeri raccontano molto. Perché è evidente che la Asl mette nero su bianco cifre e interventi dopo i primi quaranta giorni di governo della nuova direzione generale. Più che di impulso è il caso di parlare di una vera e propria scossa impressa da Arturo Cavaliere. Ospedali di Comunità, Case di Comunità e interventi antisismici. Progetti pensati e dislocati nei 4 Distretti dell’Azienda. E che riguardano vari Comuni della provincia: oltre Frosinone e Cassino, anche Anagni, Fiuggi, Alatri, Ceprano, Ferentino, Veroli, Ceccano, Atina, Isola del Liri, Pontecorvo, Aquino. Il che evidenzia la capillarità di interventi che hanno come obiettivo quello di dare una profonda accelerazione alla sanità territoriale. Teniamo anche presente che parliamo di una provincia nella quale si contano ben 91 Comuni. Una realtà articolata quindi.

Programmi e strategie

Il direttore generale ha fortemente voluto una svolta da subito. Dando continuità e concretezza a un percorso individuato e tracciato. Spiega Arturo Cavaliere: «Non siamo partiti da zero, abbiamo ereditato una programmazione importante e l’abbiamo tradotta in azioni tangibili, sbloccando iter amministrativi e orientando progetti strategici verso il territorio. Stiamo parlando di grandi e imponenti interventi che oggi trovano piena attuazione grazie a una visione condivisa e a un forte spirito di servizio». Di particolare importanza è la posa della prima pietra dell’Ospedale di Comunità e della Casa di Comunità di Cassino, in programma domani (ndr: oggi per chi legge). Il primo sarà una struttura sanitaria per pazienti che non necessitano di cure intensive, evitando i nuovi ricoveri ospedalieri o accessi al Pronto Soccorso impropri. Garantendo la “transitional care” tra ospedali e domicilio, dimissioni protette e gestione delle riacutizzazioni di patologie croniche. La seconda, un punto di riferimento per l’assistenza primaria con personale che fornirà prestazioni sanitarie e socio-sanitarie e promuoverà attività di prevenzione e co-gestione di patologie semplici con approcci multidisciplinari. Sottolinea il manager Cavaliere: «Un vero punto di svolta per il territorio di Cassino con nuovi strumenti concreti per una presa in carico tempestiva, vicina e integrata nei bisogni di salute dei cittadini». La programmazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza è iniziata nel 2021, poi si è snodata in varie tappe. Particolarmente importante, nel 2023, la delibera della giunta regionale per approvare le schede Agenas. Tornando alle strategie del direttore generale, va ricordata un’altra posizione espressa il giorno dell’insediamento. Questa: «Il Pronto Soccorso è la “trincea” di ogni ospedale. Per come la vedo io va costruito un sistema basato su più opzioni e soluzioni. Per esempio, in prospettiva, ritengo che debba essere tenuto in considerazione il contributo che possono dare i privati accreditati per una quota e una tipologia di pazienti. Poi intendo lavorare su un modello di efficientamento basato su una sorta di “turn over” organizzato e sistematico». Parole che evidenziano una visione di sanità proiettata nel futuro. Nella quale la parte pubblica resta il cardine fondamentale. In un contesto di necessaria sinergia tra ospedali e territorio.

Il ruolo della Regione

Nella scheda riassuntiva dei primi due anni di governo, l’Amministrazione guidata dal presidente Francesco Rocca ha messo in evidenza la previsione di 35 Ospedali di Comunità e 131 Case di Comunità, per complessivi 263 milioni di euro. Numeri che riguardano tutto il Lazio. C’è quindi un’analisi dei codici bianco e verde nei Pronto Soccorso nel 2024. Si legge nella relazione: «Il 36% è in codice verde, pari a 639.395 accessi, di cui 254.851 (40% dei codici verdi e 14% del totale di accessi nei Pronto Soccorso) hanno effettuato solo la visita medica e nessun esame di diagnostica ed esami microscopici; il 3% è in codice bianco, pari a 51.667 accessi, di cui 33.890 (66% dei codici bianchi e 2% del totale degli accessi nei Pronto Soccorso) hanno effettuato solo la visita medica e nessun esame di diagnostica ed esami microscopici». Il che va nella direzione della necessità di Ospedali e Case di Comunità.

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