Spazio satira
Frosinone
28.04.2025 - 16:31
Nessuna risposta alle richieste avanzate al sindaco Riccardo Mastrangeli da parte del capogruppo Franco Carfagna. A questo punto non è escluso che il gruppo di Fratelli d’Italia possa investire del tema il deputato Paolo Trancassini, coordinatore regionale del partito. Al Comune di Frosinone il centrodestra è un caso politico da tempo. Parliamo di un capoluogo di provincia dove la coalizione ha inanellato tre vittorie consecutive. Ma da quasi un anno Forza Italia è all’appoggio esterno. Risultato di una frattura profonda. FdI è il primo partito, ha il gruppo più numeroso (5 esponenti), esprime 2 assessori, uno dei quali, Alessia Turriziani, è coordinatore del circolo cittadino. Senza girarci troppo intorno: Carfagna ha chiesto al primo cittadino la disponibilità a modificare alcuni aspetti riguardanti il piano urbano della mobilità sostenibile. Con riferimento al tracciato del Brt, ai parcheggi, ma pure al futuro assetto della piazza dello Scalo.
La posizione di FdI
Ha detto Carfagna: «Il fulcro del ragionamento è questo: va bene la città del futuro. Ma c’è anche una città del presente, alla quale evitare disagi». Rilevando nello specifico: «Frosinone è una città con una spiccata vocazione al pendolarismo, sia verso l’esterno (per chi va a lavorare fuori), che verso l’interno, di tutti coloro che dai paesi limitrofi si recano nel capoluogo ogni giorno per i più svariati motivi. Alimentando quindi un’importante economia. Nella sostanza proponiamo al Sindaco di alleggerire il disagio dei cantieri mantenendo una mobilità fluida. L’evidenza dei fatti dice che una delle migliori decisioni prese sulla viabilità è stata l’apertura del doppio senso su piazzale Kambo, che ha riequilibrato in qualche modo la chiusura del passaggio sul sagrato della chiesa Sacra Famiglia. Soprattutto tenendo conto del fatto che i progetti in corso saranno completati tra qualche anno. Riteniamo giusto procedere per gradi e se un giorno davvero non ci saranno più le auto, faremo sempre in tempo a chiudere tutte le strade e le piazze che vorremo». E ancora: «C’è una mozione votata all’unanimità dal consiglio comunale su piazzale Kambo. Ripartiamo da quella». Sul piano politico la linea espressa da Carfagna è questa: «Sul rapporto con Forza Italia mi sono già espresso nella sessione di bilancio. Governiamo insieme il Paese, c’è un tavolo regionale che può affrontare tematiche politiche e programmatiche, di certo la questione non passerà inosservata. I consiglieri “azzurri” chiedono un azzeramento della giunta e di certo non è un tabù». Insomma, ci sono dei “ponti” lanciati sia nella direzione di Forza Italia che di alcuni “dissidenti”. E precisamente Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (eletto nella Lega). Evidente che Mastrangeli non è d’accordo. Ma a questo punto c’è una ulteriore considerazione da fare: per portare l’argomento all’attenzione di Paolo Trancassini è necessaria la totale unità di del gruppo di Fratelli d’Italia: i 5 consiglieri, i 2 assessori e il circolo cittadino.
La nuova coalizione
Le attuali dinamiche politiche si fondano su due considerazioni. La prima: la maggioranza di centrodestra uscita dalle urne a giugno 2022 non esiste più. Relativamente a Forza Italia, che nell’aula di Palazzo Munari ha un gruppo di 3 consiglieri, l’astensione sul bilancio è stato l’ennesimo segnale di voler lasciare una porta ancora socchiusa. Però a questo punto il tema non può che essere affrontato altresì a livello provinciale e regionale. Vuol dire che se ne occuperanno Rossella Chiusaroli e Claudio Fazzone. Nella nuova coalizione che sostiene Mastrangeli sono decisivi i voti di Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico). Inoltre sul bilancio c’è stata l’astensione dei 4 consiglieri della Lista Marzi: Domenico Marzi, Carlo Gagliardi, Alessandra Mandarelli e Armando Papetti. Una mossa tattica che potrebbe diventare strategica. Nel senso che Domenico Marzi vuole capire se verrà dato seguito alle indicazioni programmatiche della civica: vendita dell’immobile dell’ex Mtc, unificazione degli uffici comunali nel palazzo di piazza VI dicembre, previsione della Casa dello studente, parcheggio in via Ciamarra a servizio di via Firenze. C’è una domanda che resta sullo sfondo: gli esponenti eletti nelle file dell’opposizione che sostengono Mastrangeli potranno chiedere un riassetto della giunta? Probabilmente sì. Magari prima dell’estate. C’è un particolare che non va dimenticato. La Lista Marini non ha voluto alcuna delega di quelle riservate ai consiglieri. Mentre, in chiave giunta, il nome di Francesco Trina (coordinatore della civica) è circolato più volte. Bisognerà pure capire la futura collocazione della Lista Marini. Da mesi l’ipotesi è quella di un patto federativo con Fratelli d’Italia. Andrea Turriziani è coordinatore provinciale della Dc con Gianfranco Rotondi (quest’ultimo è parlamentare di FdI).
Prossime elezioni
Tra due anni è probabile che sia il centrodestra che il centrosinistra si presenteranno divisi al proprio interno. E quindi con più candidati sindaco. Però sono già in movimento diverse manovre, che hanno un minimo comun denominatore: costruire coalizioni trasversali dal forte profilo civico. Ci sta pensando perfino il sindaco Riccardo Mastrangeli, consapevole della frantumazione del centrodestra. Anche Gian Franco Schietroma e Vincenzo Iacovissi (Psi) stanno analizzando questo tipo di opzione, mantenendo però centrale il ruolo del partito. Molto attivi anche Domenico Marzi, Andrea Turriziani, Anselmo Pizzutelli. Poi c’è Angelo Pizzutelli, capogruppo dimissionario del Pd. Il quale non fa mistero di puntare a una candidatura eleggibile al consiglio provinciale. Però è evidente che la designazione a sindaco rimane prioritaria. È in attesa di risposte convincenti da parte dei Democrat. In assenza delle quali potrebbe rappresentare una variabile da non sottovalutare.
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