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Frosinone

Stadio del nuoto, atti di gara legittimi. Bellator confermata

Il dirigente Viscogliosi ha concluso l’istruttoria di verifica. Garantiti trasparenza e par condicio a tutti i partecipanti

Stadio del nuoto

La procedura e i relativi atti di gara dell’affidamento temporaneo dello stadio del nuoto di Frosinone sono legittimi per cui la struttura potrà continuare ad essere gestita tranquillamente della Bellator Frusino e non sono necessari atti in autotutela di revoca da parte del Comune. Sono queste le conclusioni dell’istruttoria condotta dall’ente di via del Plebiscito, dopo l’emersione di alcune incongruenze nei documenti tra quelli approvati e inviati dal Comune alla stazione appaltante della Provincia e quelli pubblicata dalla stessa.

Una vexata quaestio che ha richiesto un corposo carteggio tra i soggetti coinvolti per ricostruire tutti i passaggi. Il punto nodale, emerso ufficialmente durante la seduta di question time dell’8 gennaio scorso a seguito di un quesito posto dal consigliere del Pd Angelo Pizzutelli, ha comportato la necessità di verificare un’eventuale discrasia tra il capitolato di gestione trasmesso in via preliminare dal Comune alla Provincia (stazione unica appaltante) a mezzo mail e allegato agli atti di gara con quello approvato e trasmesso successivamente il 28 agosto 2024 dal medesimo Ente comunale, circa l’individuazione del soggetto onerato della manutenzione straordinaria, che, secondo la volontà del Comune, doveva essere a carico dello stesso concedente e che, invece, in base agli atti e ai documenti pubblicati (articolo 19 Capitolato di gestione) e mai contestati dai partecipanti alla procedura di gara, risultava posto a carico del concessionario.

Sul punto la Provincia ha osservato che «dal Comune è stata inviata la documentazione prima della pubblicazione ufficiale utilizzata per la predisposizione degli atti. (…) Nel documento pubblicato la manutenzione straordinaria dell’impianto è a carico dell’aggiudicatario della procedura (concessionario). Nel documento che si sarebbe dovuto pubblicare la manutenzione straordinaria dell’impianto è a carico del Comune (Concedente)». Quindi, alla fine l’offerta dei partecipanti si è basata su una bozza e non sul capitolato approvato e trasmesso dal Comune.

In ogni caso, ha scritto ancora la Provincia: «Tutti gli operatori hanno avuto la stessa documentazione di progetto. Tutti hanno dichiarato: o di “accettare, senza condizione o riserva alcuna, tutte le norme e disposizioni contenute nel Bando di gara, nel Disciplinare di gara e relativi allegati, nel Capitolato Speciale d’Appalto, nel Piano di Sicurezza e Coordinamento, nel cronoprogramma, nonché in tutti i rimanenti elaborati del Progetto” o remunerativa l’offerta economica presentata» e «che la criticità riscontrata: o è a favore del Comune; o prevede un maggior esborso da parte dei partecipanti rispetto alla regola del capitolato che si sarebbe dovuto pubblicare». Tra l’altro, tutti i partecipanti non hanno richiesto chiarimenti sul punto specifico e hanno accettato senza condizione o riserva alcuna gli atti di gara. Da qui, secondo la Provincia, la sostanziale inutilità di prendere provvedimenti di alcun genere. Tesi sposata dal Comune secondo cui è stata confermata l’aggiudicazione alla Bellator, motivando la scelta con la trasparenza della gara, l’unanime accettazione delle condizioni, l’interesse pubblico a garantire continuità al servizio e l’antieconomicità di una nuova procedura, con la scadenza ormai vicina. La manutenzione straordinaria resta a carico del concessionario, come da capitolato pubblicato.

Questo della manutenzione è un altro punto controverso. Il dirigente Viscogliosi, nell’atto di conclusione del procedimento emesso mercoledì scorso, parla di interventi eseguiti e da eseguire, senza, tuttavia, specificare quali e da quale data. Non solo. Aggiunge, poi, che «non è oggetto del presente procedimento, la disamina dei lavori realizzati dal Comune».

Logica e codice civile, in ogni caso, vogliono che le opere manutentive di cui si parla siano quelle post consegna dell’immobile. Il 31 ottobre 2024, infatti, nel verbale di consegna dello stadio del nuoto all’affidatario veniva rilevato il peggioramento dello stato manutentivo dell’immobile rispetto a un precedente sopralluogo del luglio 2024 a procedura di affidamento non conclusa. In particolare sono stati rilevati: «l’ammaloramento di alcuni ambienti rispetto al sopralluogo di luglio 2024, in particolare: 1) distacco di alcune mattonelle nei pavimenti (locale docce donne, fronte spalti, ..) distacco di intonaco in più punti, infiltrazioni spogliatoio femminile, la cui risoluzione avverrà ad opera del Comune entro il termine di una settimana. 2) Malfunzionamento dell’Ascensore/Montacarico (…) 3) Copiose infiltrazioni derivanti dalla necessità del rifacimento del tetto, aggravatesi nelle more, cui si richiede intervento dell’Amministrazione».

Dal verbale, quindi, è emerso un impegno del Comune a mettere a posto il tutto anche perché il codice civile pone a carico dei proprietari degli immobili, quando vengono affidati a terzi, alcuni obblighi come, ad esempio, consegnare l’immobile in buono stato di manutenzione e averlo mantenuto in stato da servire all’uso convenuto. E, se è valido anche il principio della gerarchia delle fonti del diritto, una determina dirigenziale o un avviso non possono contraddire una fonte normativa sovraordinata come il codice civile. Senza dimenticare che, nelle procedure di gara pubbliche, le clausole devono essere proporzionate all’oggetto del contratto, e scaricare su un privato, chiunque esso sia, che deve gestire una struttura per un anno, il rifacimento di un tetto di circa 850 mq risulta, almeno in linea teorica, vessatorio e antieconomico. Tant’è che il Comune, il 31 dicembre 2024, ha affidato i lavori per il ripristino dei danni comparsi successivamente al sopralluogo del luglio 2024 e verificati nel verbale di consegna del 31 ottobre 2024 per un ammontare di circa 40.000 euro. Un intervento alla fine parziale visto che il problema non è stato completamente risolto. Come da capitolato, intanto, alcuni interventi di manutenzione straordinaria sono stati effettuati dall’attuale affidatario.

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