Spazio satira
Frosinone
18.03.2025 - 11:00
Massimiliano Tagliaferri, Domenico Marzi e Riccardo Mastrangeli
Seduta del consiglio comunale fissata per mercoledì 2 aprile alle ore 17.30. In prima convocazione. Gli argomenti all’ordine del giorno sono undici. Ieri la riunione della conferenza dei capigruppo, al termine della quale il presidente dell’aula Massimiliano Tagliaferri ha ufficializzato la data di quello che sarà il momento della verità, sia sul piano amministrativo che politico.
L’ordine del giorno
Si comincia con la surroga del consigliere Mario Grieco, nominato assessore dopo la revoca di Valentina Sementilli. In aula per la Lista Ottaviani entra Andrea Campioni. Quindi l’approvazione dell’aliquota Imu e dell’addizionale comunale Irpef per il 2025. All’ordine del giorno ci sono altresì sia il programma triennale delle opere pubbliche che il programma triennale degli acquisti di beni e servizi. Si prosegue con il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari annualità 2025. Poi la verifica della qualità e quantità di aree e fabbricati da destinare a residenza, attività produttive e terziarie. All’attenzione dell’aula il Documento unico di programmazione e il bilancio di previsione. Infine, il riconoscimento di due debiti fuori bilancio. Per quanto concerne gli emendamenti, potranno essere presentati dal 21 al 28 marzo. Nel corso della conferenza dei capigruppo di ieri si è discusso molto sul Trasporto pubblico locale. Più di qualcuno ha posto il tema che con la previsione del Bus Rapid Transit l’intero sistema del Piano urbano della mobilità sostenibile dovrà essere rivisitato.
La posta in palio
La seduta è stata fissata in prima convocazione. Significa che dovrà essere garantito e mantenuto il numero legale. In aula dovranno essere presenti almeno 17 consiglieri su 33. A questo punto, anche volendo (l’intenzione è tutt’altro che scontata), non sembrano esserci i tempi per un azzeramento della giunta finalizzato ad una verifica politica. Il sindaco Riccardo Mastrangeli, sulla carta, può contare su una coalizione trasversale in grado di arrivare a quota 17: 5 di Fratelli d’Italia, 3 della Lista Ottaviani, 3 della Lista per Frosinone, 1 della Lega, 1 della Lega, 1 della Lista Vicano, 1 della Lista Marini, 1 del Polo Civico. Più Christian Alviani (che di recente è uscito dalla Lista Ottaviani) e lo stesso primo cittadino. Dicevamo sulla carta perché bisognerà capire come si regoleranno sul documento contabile sia il presidente Massimiliano Tagliaferri (da mesi in posizione critica nei confronti dell’Amministrazione Mastrangeli) che Christian Alviani, che ha deciso di uscire dalla civica dell’ex sindaco dopo che Mastrangeli ha revocato l’assessore Valentina Sementilli. Per far capire che non era d’accordo quindi. Il rischio di fermarsi a 15 esiste. Ecco perché la posizione della Lista Marzi (4 esponenti) promette di essere decisiva in ogni caso. Ieri Domenico Marzi ha partecipato alla riunione della conferenza dei capigruppo. Ribadendo che i motivi che lo hanno convinto ad arrivare ad un’intesa con il Sindaco vanno ricercati nella volontà di non mettere a rischio alcuni finanziamenti del Pnrr per le opere pubbliche. Cosa che a suo giudizio potrebbe avvenire nell’eventualità di un’interruzione della consiliatura. La civica dell’ex primo cittadino sicuramente garantirà il numero legale, anche se dovesse decidere di astenersi sul documento contabile. In realtà però Mastrangeli ha come obiettivo di rinsaldare l’asse sul piano programmatico. La partita degli emendamenti potrebbe essere indicativa. Infine, la mozione approvata all’unanimità in aula sul futuro assetto di piazzale Kambo dopo i lavori di riqualificazione. Le polemiche del giorno dopo hanno lasciato il segno. Specialmente tra Riccardo Mastrangeli e Anselmo Pizzutelli. Quest’ultimo ha lasciato anzitempo la conferenza dei capigruppo, seguito da Giovanni Bortone e Giovambattista Martino. A dimostrazione di come siano inesistenti gli spazi per “recuperare” alla maggioranza 6 degli 8 “dissidenti”. Per Forza Italia (Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia) c’è da considerare il contesto politico regionale dal centrodestra. Ma al Comune di Frosinone le distanze rimangono. Tutte. Fumata bianca lontanissima. Anzi, in questa fase fuori dai radar.
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