Spazio satira
Frosinone
23.01.2025 - 12:00
Pasquale Cirillo, Maurizio Scaccia e Anselmo Pizzutelli
Le fibrillazioni vanno avanti da un anno e mezzo. Mentre da luglio si sono tutti posizionati all’appoggio esterno. Parliamo degli 8 consiglieri eletti in maggioranza che vengono definiti “dissidenti”. Il punto è che nessuno parla più dell’ipotesi di un “recupero”. Perché non ci sono le condizioni politiche. Tra loro ci sono i due esponenti di Forza Italia, Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia. I quali si sono confrontati con il senatore e coordinatore regionale del partito Claudio Fazzone. Per gli “azzurri” occorrerebbe un passaggio preliminare, vale a dire l’azzeramento di tutte le deleghe. Sia quelle degli assessori che dei consiglieri.
Perché soltanto in questo modo sarebbe possibile ragionare sulla prospettiva di ripartire dal centrodestra. Nel frattempo però nella coalizione che sostiene Mastrangeli ci sono esponenti che provengono dall’opposizione: Claudio Caparrelli (Polo Civico) e Andrea Turriziani (Lista Marini). Al primo è stata affidata la delega al patrimonio. Diverso il discorso per quanto concerne Francesca Campagiorni, anche lei eletta nel Polo Civico, ma passata (ad ottobre) nel gruppo di Fratelli d’Italia. Per Claudio Fazzone è cambiato il profilo politico della coalizione. Peraltro in un Comune capoluogo di provincia. I consiglieri di Forza Italia non voteranno il bilancio. Non è neppure escluso che a questo punto possano collocarsi all’opposizione. Non sfugge a nessuno che una frattura del genere rischia di avere degli effetti politici perfino alle prossime elezioni comunali. Un elemento che nessuno sembra voler considerare nel centrodestra.
Fra i “dissidenti” ci sono tutti e tre i consiglieri eletti nella Lista Mastrangeli, la civica di diretto riferimento del sindaco. Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabella sono rimasti nella Lista Mastrangeli, mentre Francesco Pallone adesso sta nel gruppo FutuRa. Fra l’altro Pallone ha pure lasciato la delega allo sport. C’è quindi Giovanni Bortone, a proposito del quale va detta una cosa: come emerge dagli atti ufficiali del Comune risulta ancora lui il capogruppo della Lega. Infine Giovambattista Martino e Teresa Petricca: eletti nella Lista Ottaviani, ora sono nel gruppo FutuRa.
C’è quindi la posizione del presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri. Il quale a dicembre, in un’intervista a Ciociaria Oggi, rilevò: «Ho sostenuto Mastrangeli con tutte le mie forze e ho continuato a farlo nonostante molte decisioni e tante iniziative che non ho condiviso. Adesso è il momento di dire basta. La misura è colma. Il sottoscritto non rimarrà parte di questo progetto a dispetto dei santi». Da allora la situazione non è cambiata e nell’ultima seduta ordinaria dell’aula di Palazzo Munari Massimiliano Tagliaferri si è astenuto sulla maggior parte delle delibere. Fra l’altro non è un mistero che la sua richiesta a livello politico è quella di un azzeramento della giunta per avviare una verifica politica all’interno del perimetro originario del centrodestra.
Confrontandosi quindi con gli 8 “dissidenti”. Risposte però non sono arrivate. Il che vuol dire che Riccardo Mastrangeli e altri big della maggioranza sono intenzionati a proseguire lungo la strada intrapresa. Senza Massimiliano Tagliaferri, però, i voti certi sono 16 su 33. Non bastano. Fra l’altro il presidente dell’aula sta fissando le sedute ordinarie esclusivamente in prima convocazione, senza più il “paracadute” della seconda. Questo comporta che è fondamentale assicurare e mantenere il numero legale a quota 17. Poi c’è il bilancio, l’atto più importante per un’Amministrazione comunale.
Le opposizioni (anche loro contano 8 consiglieri) potrebbero restare in aula e votare contro. Oppure astenersi. O invece esprimersi a favore. Comunque vada una stagione del centrodestra si è chiusa.
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