Cerca

Frosinone

Il Psi all’attacco: «No agli inciuci e ai trasversalismi»

I manifesti affissi dal Psi in città: «Costruiamo l’alternativa a questa Amministrazione Comunale». Iacovissi e Zemblaku: «Innovazione, discontinuità e partecipazione per mettere fine ai trasversalismi»

consiglio frosinone

Un appello ai cittadini di Frosinone, con un messaggio semplice e chiaro: «Partecipare per costruire insieme l’alternativa a questa Amministrazione Comunale». È quanto si legge nei manifesti affissi in città dal Partito Socialista. C’è la firma di Vincenzo Iacovissi (capogruppo in consiglio comunale) e Mateo Zemblaku (segretario della sezione del partito a Frosinone). Naturalmente si tratta di una strategia condivisa anche da Gian Franco Schietroma. Una presa di posizione che segna in ogni caso un bivio politico. Perché nei manifesti si fa riferimento alle «notevoli difficoltà che l’Amministrazione Mastrangeli sta incontrando». Ragione per la quale «noi Socialisti abbiamo il dovere di promuovere, sin da ora, la costruzione di un’alternativa per le prossime elezioni».

Sono tre i punti sui quali si articola il ragionamento del Psi. Il primo: «No agli inciuci ed ai trasversalismi, che non garantiscono la governabilità della città, ma producono solo danni e paralisi». Il secondo: «Innovazione e discontinuità, con un progetto amministrativo nuovo, basato su una precisa visione di città e di società e con una squadra omogenea tenuta insieme da valori e programmi». Il terzo: «Partecipazione. Perché i cambiamenti non si possono fare assolutamente senza la condivisione dei cittadini, come i disastri in materia di mobilità hanno clamorosamente dimostrato». Quindi la conclusione: «Rivolgiamo quindi ai cittadini un forte appello a partecipare per costruire insieme l’alternativa a questa Amministrazione Comunale».

I Socialisti dunque sono già proiettati alle prossime elezioni. L’intenzione è quella non soltanto di dare vita ad una coalizione nella quale ci sia spazio per altre forze politiche e per liste civiche. Ma soprattutto si rivolgono ai cittadini e questo significa che l’obiettivo è cercare di ripartire da una partecipazione dal basso. Poi naturalmente c’è una chiara interpretazione politica. Intanto il Psi andrà avanti per la propria strada. La distanza con il Partito Democratico rimane incolmabile. Ma c’è pure da aggiungere come la sottolineatura di voler costruire un’alternativa va letta altresì come un no ad ipotesi di un patto di fine consiliatura o di un governo del sindaco. Mancano poco meno di due anni e mezzo alle elezioni amministrative. Il Psi fissa dei paletti importanti in largo anticipo. Se poi dovesse esserci un ritorno anticipato alle urne, un’accelerazione sarebbe inevitabile. Resta da capire il panorama delle prossime elezioni comunali. Il centrodestra ha vinto le ultime tre volte. Il punto è che la coalizione nella prima metà del mandato è stata attraversata da forti fibrillazioni. Con ben 8 consiglieri eletti che si sono posizionati all’appoggio esterno.

Tra loro i 2 esponenti di Forza Italia, partito fondatore del centrodestra. Non ci sono i margini per una ricucitura politico-amministrativa. Per il resto non si può escludere (anzi) che Fratelli d’Italia possa rivendicare la candidatura a sindaco. Sul versante del centrosinistra, ci sono alcune considerazioni da fare. Le due vittorie di Domenico Marzi e quella di Michele Marini sono state determinate dall’alleanza tra Ds, Socialisti e Popolari. Oggi quell’asse non esiste più. Potrebbero dunque esserci diverse candidature a sindaco qualora gli schieramenti non riuscissero a ritrovare un’unità vera. In quel caso le liste civiche avrebbero un valore aggiunto non indifferente.

Il riferimento del Psi relativo al «no agli inciuci e ai trasversalismi» fa capire come il partito di Gian Franco Schietroma non abbia alcuna intenzione di partecipare a iniziative che vadano nella direzione delle cosiddette “larghe intese”. In ogni caso siamo in una fase nella quale il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri sta fissando le sedute ordinarie in prima convocazione. In questo modo è necessario mantenere il numero legale, con almeno 17 presenti su 33. La coalizione che sostiene Mastrangeli può contare adesso su 16 esponenti. Fase cruciale.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione