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Frosinone

Il codice Fantini: «Difenderemo i risultati raggiunti»

Candidato alla segreteria dei Democrat: «Ho completato il mandato, non era mai successo prima»

Il codice Fantini: «Difenderemo i risultati raggiunti»

Luca Fantini, candidato alla segreteria della federazione provinciale del Pd

«Non sono mai intervenuto nelle vicende di altri partiti. Anche su tematiche diverse dalla politica. Invito FdI ad occuparsi del fallimentare governo in Regione: la maggioranza di centrodestra è ferma per i continui giochi di poltrone, lasciando i territori senza risposte. Noi, al contrario, al netto di una fase congressuale complessa, siamo sempre al fianco delle battaglie dei cittadini». Così Luca Fantini, segretario uscente del Pd e candidato alla conferma alla guida della federazione provinciale. Sostenuto da Rete Democratica di Sara Battisti e Base Riformista di Antonio Pompeo. La sua è una risposta ad Andrea Velardo, consigliere provinciale di FdI.

Allora Fantini, quali iniziative state portando avanti?
«Stiamo coinvolgendo i cittadini nelle questioni più rilevanti: la raccolta firme contro l’autonomia differenziata e per il salario minimo, portate avanti con le forze politiche e sindacali del territorio, a dimostrazione della capacità di costruire unità intorno a temi fondamentali come la giustizia sociale e l’uguaglianza. Il riflettore su aree interne, evidenziando l’importanza di politiche mirate alla “restanza” per garantire opportunità per tutti. La campagna “Il dovere dell’alternativa”, che ha preceduto l’importante appuntamento delle europee: abbiamo incontrato giovani, lavoratori e associazioni, raccogliendo idee e sottolineando la necessità di costruire un’alternativa politica concreta alle destre. Penso a Stellantis, dove le iniziative alla Pisana della consigliera Battisti hanno portato al rifinanziamento delle leggi 46 e 60 su indotto e infrastrutture, o alle battaglie sulla sanità, contrastando l’atto aziendale che depotenzia i nostri ospedali a causa delle scelte di Rocca, o alla carenza di personale nei Pronto Soccorso che abbiamo evidenziato grazie al lavoro dei nostri amministratori locali. Non ci limitiamo alla critica, ma proponiamo soluzioni».

Un bilancio del suo mandato da segretario provinciale.
«Un’esperienza straordinaria, fatta di contatto quotidiano, che mi ha reso orgoglioso. È grazie alla scelta del dialogo costante che ho completato un intero mandato, cosa mai avvenuta da quando è nato il Pd. Fondamentale il supporto della segreteria provinciale, dei dirigenti, dei circoli, dei militanti e dei Giovani Democratici che ringrazio per l’impegno costante. Questo cammino collettivo mi ha convinto a ricandidarmi per dare continuità al percorso e proseguire nella costruzione di un Pd sempre più presente nei luoghi del conflitto sociale. Chiaro è che vanno ricostruite delle condizioni di garanzia in questo percorso congressuale, visto che ad oggi non esiste più un organismo deputato alla gestione di questa fase».

Cosa pensa degli oltre 30 ricorsi presentati sul tesseramento 2024?
«Se ne occuperanno le commissioni di garanzia preposte. Quanto accaduto è estremamente serio e nessuno è stato in grado di smentire fatti che danneggiano la nostra comunità politica. Fatti che hanno portato alle dimissioni di cinque membri della commissione congressuale e, successivamente, quelle del presidente Tanzilli. Mi sarei aspettato parole di presa di distanza unanime. Prima del 23 dicembre tutto si stava svolgendo in totale trasparenza. I congressi possono essere vinti e possono essere persi, ma prima viene il Pd e la tutela di tanti militanti che mettono anima e passione nel loro impegno».
Quali strategie a sostegno della sua candidatura?
«Pubblicamente e tra le persone racconterò la piattaforma perché abbiamo sentito il sostegno e la fiducia di tantissime persone. Soprattutto attraverso un nuovo gruppo dirigente, abbiamo visto crescere con entusiasmo la volontà di proseguire un lavoro avviato, che ci dà il dovere morale di proseguire. Continuerò a fare politica al fianco di questa straordinaria comunità, al di là delle decisioni delle commissioni di garanzia, perché il nostro territorio ha bisogno di un partito che esista ogni giorno a fianco di chi soffre di più».

Perché sempre fibrillazioni all’interno del Pd provinciale?
«Ho letto con attenzione ed ho rispetto per la posizione dei sindaci che hanno firmato il documento, per Migliorelli che ha deciso di candidarsi, e per gli oltre 60 tra sindaci, amministratori e dirigenti Pd, giovani democratici che mi sostengono e che hanno presentato un appello per un confronto democratico. Tuttavia, non permetterò mai che il lavoro di questi anni, portato avanti insieme al gruppo dirigente, venga sminuito, attaccato o, ancora peggio, strumentalmente rappresentato, soprattutto da chi ne ha condiviso ogni passaggio. Il nostro impegno è stato chiaro e coerente, e lo difenderemo con orgoglio».

Frosinone e Ceccano: come intende muoversi il Pd?
«Per Frosinone, credo sia fondamentale valorizzare di più e meglio il lavoro dei consiglieri comunali e del circolo locale. Dobbiamo rimettere insieme la coalizione che ha sfidato Mastrangeli, dobbiamo riaprire il dialogo con il Psi, riferirci alle migliori energie della società e tornare a governare il capoluogo. La maggioranza Mastrangeli è un teatrino lontanissimo dai cittadini. La città vive problemi enormi e non si può pensare di passare il tempo a discutere di rimpasti. Ceccano ha bisogno dell’impegno di tutte e tutti per costruire una coalizione di centrosinistra, con il Pd unito, protagonista di una stagione di rinascita, motore di idee che guardino agli interessi della città. Spero che questo sia obiettivo comune, dal canto mio ho sempre evitato di mettere il circolo in mezzo alle beghe congressuali, la priorità è aprire una nuova stagione in una città abbandonata. La destra ha fallito alla prova di governo. Poi c’è stato il ciclone giudiziario. Insomma, Ceccano merita di meglio».

Su quali temi si baserà la sua proposta congressuale?
«La piattaforma comprenderà alcuni temi chiave: rafforzamento del radicamento del Pd nei territori, collaborando strettamente con i segretari di circolo per un partito che sia sempre più vicino alle persone. Raccogliere la proposta della segretaria Schlein continuando a difendere il diritto a una sanità pubblica efficiente e accessibile, stigmatizzando i tagli ai servizi che stanno colpendo la provincia di Frosinone; Lavoro e Stellantis: metteremo al centro la crisi del settore automotive e dell’indotto: c’è bisogno di ricostruire un nuovo modello di sviluppo sostenibile che tenga conto delle tematiche ambientali, mettendo in stretta connessione formazione ed impresa. Il tempo degli slogan è terminato, Governo e Regione non possono abbandonare migliaia di famiglie; Questione giovanile: dedicheremo un’attenzione particolare ai giovani, affrontando la disoccupazione e promuovendo politiche che offrano loro opportunità concrete e una prospettiva di futuro in questo territorio. Così come fondamentale sarà aprire una riflessione sul disagio giovanile. Questi punti saranno al centro del dibattito, per un Pd capace di rispondere alle sfide del presente e a quelle del futuro. Per questo dovremo dotarci di una conferenza programmatica annuale che coinvolga il territorio e di forum tematici che mettano gli iscritti nella condizione di partecipare».

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