Spazio satira
Frosinone
28.11.2024 - 10:44
L'immagine di una seduta consiliare: si notano il consigliere Claudio Caparrelli e il sindaco Riccardo Mastrangeli
«Oggi siamo pronti a dare una mano». L’apertura del Polo Civico avviene a pochi giorni da una seduta consiliare cruciale. E adesso il sindaco Riccardo Mastrangeli sulla carta ha ritrovato una maggioranza anche numerica: 17 consiglieri su 33.
Il bivio
A firmare il documento del Polo Civico è Debora Patrizi, coordinatore comunale della lista di Gianfranco Pizzutelli. Rileva Patrizi: «La priorità è Frosinone. La priorità è dare un contributo all’amministrazione del capoluogo, tanto più che siamo a metà consiliatura». Ancora: «Siamo in presenza di fatti che dicono inequivocabilmente una cosa: c’è un’area di centrodestra, che nel 2022 non si è presentata con Riccardo Mastrangeli ma si è schierata da un’altra parte, che di recente sta seguendo un ritorno alla propria collocazione naturale. Il sindaco Riccardo Mastrangeli sta dimostrando che il suo non era un programma di propaganda elettorale ma un reale piano di sviluppo per la città. Il Polo Civico per dieci anni ha rappresentato un punto di riferimento della maggioranza che ha sostenuto Nicola Ottaviani e dunque l’Amministrazione di centrodestra. Oggi siamo pronti a dare una mano». Quindi la sottolineatura: «Ci sentiamo in linea con gli esponenti della Lega e le liste ad essa vicine. D’altronde, il consigliere Claudio Caparrelli ha ricoperto anche ruoli di assessore con Ottaviani sindaco e costantemente ha un approccio finalizzato alla soluzione dei problemi». Prosegue Patrizi: «È chiaro che molti, esattamente come il Polo Civico nel 2022, hanno scelto altre strade. Succede, sia in politica che nella vita. Per questo parlavamo di un ritorno alla propria collocazione naturale. C’è poi l’altra faccia della medaglia: vale a dire che alcuni consiglieri che sono stati eletti nelle liste a sostegno del sindaco Riccardo Mastrangeli, oggi sono i principali oppositori. È lo stesso ragionamento: la “ricollocazione naturale” vale pure nel percorso inverso. Mi viene in mente una frase del grande filosofo Arthur Schopenhauer: “Tutte le verità passano attraverso tre stadi. Primo: vengono ridicolizzate. Secondo: vengono violentemente contestate. Terzo: vengono accettate dandole come evidenti”. Certi convincimenti e determinate situazioni vanno metabolizzate e alla fine, comunque, a venire fuori è quello che “siamo davvero”. Il Comune di Frosinone ha una priorità necessaria: effettuare un salto in avanti. Questo vuol dire avere una stabilità politico-amministrativa che consenta di approvare progetti e delibere che vanno nella direzione della crescita». Conclude Debora Patrizi: «La storia del Polo Civico è sotto gli occhi di tutti: priorità ai progetti e ai programmi. Poi c’è indubbiamente l’aspetto politico dell’esperienza nel centrodestra che sta riemergendo. Siamo pronti a dare il nostro contributo all’amministrazione della città. D’altronde tutti gli schemi e i confini del 2022 sono saltati. Da ogni parte. La priorità è Frosinone».
La nota del primo cittadino
La presa di posizione di Riccardo Mastrangeli è arrivata a stretto giro di posta. Ha dichiarato il sindaco: «Accolgo con favore ed estrema positività la decisione del Polo Civico di contribuire alla crescita della nostra città. Quando qualcuno vuole contribuire al rafforzamento dell’azione amministrativa, senza chiedere nulla in cambio e riconoscendo la bontà delle nostre scelte sul territorio, sarebbe sciocco non prenderne atto. Questo gesto rappresenta un segnale importante di riconoscimento del lavoro che stiamo portando avanti con impegno e trasparenza. Ringrazio il fondatore Gianfranco Pizzutelli, la coordinatrice comunale Debora Patrizi, il consigliere comunale Claudio Caparrelli e tutti i sostenitori del movimento».
La prova del nove
Domani è in programma la seduta di consiglio comunale. All’ordine del giorno l’elezione di due vicepresidenti dell’aula e di altrettanti segretari dell’ufficio di presidenza. La maggioranza punta su Marco Ferrara (Fratelli d’Italia) come vicepresidente vicario. Con il sostegno di Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico) la coalizione può arrivare a 17 voti. Riccardo Mastrangeli è impegnato in prima persona per raggiungere il risultato. La soglia di sicurezza è 15. Sotto questa quota potrebbero esserci problemi. Evidente che FdI si aspetta una prova di compattezza sul suo candidato. La votazione rappresenterà un test altresì sulle aperture alle opposizioni. Non è un mistero che Fratelli d’Italia non si è mai detta favorevole ad un ritorno nella maggioranza di centrodestra del Polo Civico. Vero che adesso il centrodestra è in una fase di difficoltà pure numerica: ma proprio per questo la votazione sul vicepresidente sarà fondamentale. Poi ci sono le grandi manovre che stanno portando avanti i 5 “malpancisti”: Pasquale Cirillo, Maurizio Scaccia (Forza Italia), Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega) stanno cercando di capire se possono esserci delle convergenze con i 3 esponenti di FutuRa. Con 8 voti si potrebbe eleggere il secondo vicepresidente. Poi ci sono le opposizioni, che nella sostanza hanno perso 3 unità nell’ultimo mesi. Scendendo da 11 a 8. Peraltro la domanda è: Lista Marzi (4), Pd (3) e Psi (1) sono nelle condizioni di arrivare ad una designazione unitaria? La seduta consiliare è stata fissata esclusivamente in prima convocazione. Vuol dire che per evitare qualunque tipo di rischio o di sorpresa dovranno essere tutti presenti. Adesso la maggioranza che appoggia Mastrangeli sulla carta ha 17 voti. I “malpancisti” e gli esponenti di FutuRa, se insieme, sono 8. Stesso numero per le opposizioni: 8. Vista da un altro punto di vista, ci sono quindi 16 voti al di fuori della maggioranza. Nessuno scenario può essere escluso in una fase come quella attuale, caratterizzata da incertezze e fibrillazioni. Perciò la votazione sull’ufficio di presidenza sarà un esame politico per tutti. Senza appello.
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