Spazio satira
11.04.2024 - 12:00
Un'immagine della Monti Lepini
Il Comune di Frosinone accelera per lo stop ai mezzi pesanti sulla Monti Lepini. Da metà maggio, via Volsci, come ora si chiama il tratto interno della strada, sarà interdetta ai camion. È la scelta, di politica ambientale, del Comune di Frosinone per contrastare l’inquinamento da polveri sottili che, storicamente, attanaglia Frosinone (lo scorso anno al primo posto in Italia per numero di sforamenti dei limiti del Pm10) e la valle del Sacco. Sforamenti alla base anche delle procedure d’infrazione dell’Italia a livello comunitario.
Ieri, gli ultimi dettagli sono stati definiti in una riunione tecnica alla quale hanno partecipato il sindaco Riccardo Mastrangeli, gli assessori Antonio Scaccia e Maria Rosaria Rotondi, i consiglieri Anselmo Pizzutelli e Teresa Petricca, la polizia locale, l’ingegnere Benito Caringi dirigente dell’Urbanistica e il geometra Salvatore Cirillo. «L’esito della riunione è stato positivo - commenta Teresa Petricca, presidente della commissione Sanità - si sta cercando di fare di tutto. Non possiamo attendere le piste ciclabili e il Brt, misure che in futuro daranno i frutti. A metà maggio si partirà. Ci siamo dati un tempo per la segnaletica e i percorsi alternativi che abbiamo individuato».
L’obiettivo è cercare di abbassare ulteriormente i livelli di polveri sottili nel capoluogo. Da inizio anno, infatti, le giornate oltre il limite dei 50 microgrammi per metro cubo sono 38 allo Scalo e 12 in viale Mazzini con una media, rispettivamente, di 45 e 29 microgrammi per metro cubo (ma 31 e 26 nel mese di marzo). Secondo il Comune, non basta concentrarsi solo su caldaie e camini e traffico veicolare (con le misure di primo e secondo livello). Con il divieto di transito ai mezzi pesanti sulla Monti Lepini l’amministrazione comunale conta di ottenere sensibili benefici in termini di miglioramento della qualità dell’aria. «Bisogna impegnarsi di più - conclude Teresa Petricca che parla anche in qualità di pneumologa e membro dell’associazione Medici di famiglia per l’ambiente - servono manovre coraggiose. E poi dobbiamo ribadire la necessità del rispetto della chiusura delle isole pedonali. Deroghe non ci possono essere».
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