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Frosinone

Saletta delle Arti, dove la cultura è di casa

Cominciata la nuova stagione di eventi che si chiuderà a maggio. A tu per tu con Alberto Gualdini e Alberto Giraldi. Un primo bilancio e uno sguardo al futuro

Saletta delle Arti, dove la cultura è di casa

Il proprietario della “Saletta delle Arti” (viale Giacomo Matteotti, 2) Alberto Gualdini

Si è aperta, alla “Saletta delle Arti”, la nuova stagione artistica dal titolo “I Venerdì de La Saletta”. Per sapere qualcosa di più sugli eventi che si terranno nel prestigioso locale storico, situato nella parte alta di Frosinone e fondato negli anni sessanta dall’indimenticato artista ciociaro Ettore Gualdini, abbiamo rivolto qualche domanda a…
Alberto Gualdini, proprietario de “La Saletta”, quali sono stati i risultati dell’attività della stagione 2023/2024?
«Nella passata stagione abbiamo realizzato oltre quindici concerti, sempre con una grande partecipazione di pubblico, ed è stato registrato il pieno assoluto nella serata in cui si è esibito il maestro Danilo Rea».

Qual è generalmente il pubblico de “La Saletta”?
«È un pubblico adulto che da un punto di vista musicale è abbastanza colto e preparato. Nelle nostre serate non si mangia né si beve, si viene solo per ascoltare la musica, rigorosamente dal vivo».

Oltre agli spettacoli musicali de “I Venerdì de La Saletta”, il locale potrebbe ospitare altre attività o eventi?
«Già lo facciamo. Quest’anno abbiamo ospitato alcuni eventi teatrali con la compagnia de “I Commedianti” e abbiamo collaborato con l’associazione Agimus per i Concerti di “Piano solo”, che termineranno a novembre e che hanno visto la partecipazione dei migliori studenti del nostro conservatorio “Refice”. Abbiamo anche ospitato mostre di pittura con la partecipazione di giovani e talentuosi artisti del nostro territorio e ci sono state convegni e seminari in collaborazione con la “Casa Ciociara della Cultura”. Sostanzialmente, siamo aperti a ogni collaborazione artistica e culturale».

Alberto Giraldi, direttore artistico de “La Saletta delle Arti”, ci illustra il programma della stagione appena iniziata?
«Il programma de “I Venerdì de la Saletta” ricalca un’idea ormai consolidata nella nostra scelta di eventi: un occhio particolare a ensemble di jazz e di pop che si distinguono per elevate professionalità e valore artistico, con un’attenzione alle eccellenze del territorio. In particolare, dopo l’esibizione del Pierpaolo Principato Trio di venerdì scorso, che ha offerto un omaggio al grande genio di Michel Petrucciani, amato interprete e compositore che tanto ha dato al jazz contemporaneo senza tradirne i suoi aspetti più comunicativi, avremo, venerdì 22 novembre, la performance di “Opus Magnum”, consolidato ensemble che fa capo al batterista e compositore romano Ettore Fioravanti, figura storica nel panorama musicale italiano. La sua musica è ovviamente di stampo jazzistico ma è proiettata verso la tecnica principe del genere, cioè l’improvvisazione.

Seguirà, poi, il 13 dicembre, Marco Rinalduzzi, autore pop che ha scritto pezzi per cantanti italiani importanti, come Giorgia e Alex Baroni; eseguirà i pezzi accompagnato dal suo gruppo e dalla sua chitarra, strumento oggetto delle sue lezioni al conservatorio di Frosinone. L’anno nuovo si aprirà, il 17 gennaio, con il duo composto da Stefania Tallini e Franco Piana, che eseguiranno musiche jazz con l’eleganza che li contraddistingue, utilizzando pianoforte, tromba e flicorno. Venerdì 21 febbraio sarà la volta di “Media Res”, lo storico ensemble del sassofonista Gianni Savelli. Nell’occasione la band presenterà il nuovo album “Alisei”, una raccolta volta alla ricerca di un punto di equilibrio in itinere tra scrittura estemporanea e scrittura evocativa. A marzo, venerdì 21, il duo composto da Chiara Stroia e Roberto Cardinali, musicisti emergenti ma non troppo, ci offrirà uno sguardo cameristico sul mondo crossover, sul filo che divide il jazz dal pop. L’11 aprile invece sarà la volta di Stefano Rossini e del… sottoscritto: proporremo musica originale in puro stile Brazilian Jazz. Infine, a chiudere la stagione, il 23 maggio si esibirà il “Refice Jazz Ensemble” che, sotto l’esperta direzione di Filiberto Palermini, musicista di spicco della scena nazionale e fiore all’occhiello del Conservatorio “Refice” di Frosinone, avrà come special guest la cantante Stefania Del Prete, docente di Canto pop presso il Conservatorio “N. Sala” di Benevento».

Che importanza dà il suo programma al pubblico giovanile?
«La questione è delicata e complessa: il problema non è tanto quello del pubblico giovanile, piuttosto, invece, quello della fruizione dello spettacolo dal vivo. Portare il pubblico a “toccare con mano” l’evento artistico è cosa sempre più difficile, coinvolti e abbacinati come siamo un po’ tutti dalle “bellezze” online… I giovani che amano la buona musica ci sono ancora: in tal senso è la formazione che deve fare bene il suo lavoro, ma qui apriremmo un capitolo infinito che come sa mi sta particolarmente a cuore!».

In generale, è facile dirigere oggi un’attività culturale?
«In una realtà e in un’epoca in cui la “sostanza” è vista sempre più come un problema piuttosto che come un’opportunità, è la tenacia di chi ha valori da esprimere a dover essere sostenuta e valorizzata…».

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