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Il progetto

Giubileo, opportunità e crescita. Via al triennio dedicato a San Tommaso

Roccasecca e tutto il territorio entrano nel vivo del Triennio Tomistico. Si comincia venerdì con il pontificale e l'apertura della Porta Santa

San Tommaso

La chiesa di San Tommaso dove si svolgeranno le cerimonie

Roccasecca entra nel triennio straordinario dedicato a San Tommaso d'Aquino: "Questo lembo di terra benedetta". Una lettera di papa Francesco ai vescovi e alle città che custodiscono la memoria di San Tommaso. E anche il commento profondo di monsignor Giandomenico Valente.
La città di Roccasecca - spiega il parroco di Santa Maria assunta a Roccasecca Scalo - insieme a tutto il territorio che in epoca medievale fu controllato dai Conti d'Aquino è entrata in un Triennio in cui ricordare e valorizzare la vita e il pensiero del suo conterraneo più illustre: Tommaso d'Aquino».

Gli anniversari
Questo il triennio con le ragioni da celebrare: 2023 - 700 anni dalla canonizzazione di San Tommaso; 2024 - 750 anni dalla morte del Santo; 50 anni dalla storica visita del Papa Paolo VI nel VII centenario della morte di San Tommaso: 2025 - 800 anni dalla nascita di Tommaso d'Aquino".
«Questo tempo - aggiunge monsignor Valente - si offre al territorio come un'opportunità straordinaria per celebrare "l'onore, la fortuna e la responsabilità di avere la patria di un Santo così grande, di un Dottore così celebre, di un cittadino del mondo così illustre" (Paolo VI a Roccasecca il 14 settembre 1974). Al tempo stesso il Triennio Tomistico rappresenta un'occasione inedita e, per la consequenzialità delle ricorrenze, irripetibile in questo secolo per dare alla Città e al suo hinterland un nuovo volto e nuove possibilità di crescita sul piano spirituale, culturale, economico e sociale».
E sottolinea ancora il sacerdote: «Il Triennio Tomistico ha visto a Roccasecca il suo esordio il 7 marzo scorso con la solenne celebrazione inaugurale presieduta dal Cardinale Angelo Bagnasco, presidente emerito della Conferenza Episcopale Italiana e delle Conferenze Episcopali d'Europa».

Venerdì 14 luglio 2023 alle 19.30 vedrà il vescovo Gerardo Antonazzo, presiedere il Pontificale nella chiesa medievale di San Tommaso in Roccasecca, prima chiesa al mondo ad essere stata intitolata al Dottore Angelico. A questo pontificale, in cui sarà aperta la Porta Santa e inaugurato l'Anno Giubilare concesso da papa Francesco alla Terra di San Tommaso, parteciperanno sacerdoti e fedeli laici provenienti da ogni parte della Diocesi.
«Al termine della celebrazione il vescovo impartirà la Benedizione Papale a nome del Santo Padre. In occasione del Triennio il pontefice ha scritto una Lettera Pastorale indirizzata ai vescovi di Sora, Frosinone e Latina, in cui dice tra l'altro: "A quanti prenderanno parte agli eventi giubilari desidero far giungere la mia vicinanza spirituale assieme al beneaugurante pensiero. […] Il mio predecessore San Paolo VI, pellegrino nella terra di Tommaso, lo definì "Luminare della Chiesa e del mondo intero", invitando tutti a una "fedeltà vera e feconda" verso di lui. […] A voi che, in quanto diocesi "aquinati", ne custodite la memoria in questo lembo di terra benedetta e caratterizzata da un patrimonio storico unico, ecclesiale e civile […] affido la missione di saper trovare i linguaggi e gli strumenti adeguati affinché il pensiero di San Tommaso possa raggiungere tutti"».

La Lettera del Papa è in questi giorni oggetto di approfondimento per farne un progetto. Tra coloro che stanno riflettendo c'è sempre monsignor Valente, direttore dell'ufficio per i Beni Culturali della Diocesi di Sora Cassino Aquino Pontecorvo: «Questa lettera, che sembra scritta con il cuore, ci consegna più motivi per pensare e per agire. Noi conterranei del Santo dobbiamo sentirci finalmente e realmente responsabili nel mettere in luce in queste nostre terre il genio di Tommaso. Leggendo la lettera mi sono soffermato su una particolare espressione di Francesco, dove parla di "diakonia culturale e intellettuale". C'è l'idea di un "servizio" alto e nobile che noi dobbiamo rendere alla società del nostro tempo attraverso operazioni di grande respiro culturale. Papa Francesco aggiunge: "È questione di mente, di cuore e di mani". In fondo, è quello che San Tommaso ha fatto nel suo tempo!».

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