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L'appuntamento

Torna la notte del liceo classico. Studenti pronti per la manifestazione

Il “Turriziani” si prepara all'evento di domani. Dalle 18 a mezzanotte si susseguiranno le performance degli studenti. La serata si aprirà con la lettura della poesia vincitrice del concorso

Torna la notte del liceo classico. Studenti pronti per la manifestazione

Il Liceo Ginnasio “Norberto Turriziani”

Torna domani la "Notte nazionale del liceo classico" e anche quest'anno il liceo "Norberto Turriziani" di Frosinone prenderà parte al prestigioso evento. Giunta alla sua nona edizione, la manifestazione è nata da un'idea del professor Rocco Schembra, docente di latino e greco al liceo classico "Gulli e Pennisi" di Acireale e ora ricercatore di filologia classica all'Università di Torino. Il "Turriziani" sarà tra i 373 licei classici aderenti, che contemporaneamente apriranno le porte alla cittadinanza per l'evento che, a partire dalle 18, vedrà gli studenti impegnati in performance legate ai loro studi. Si susseguiranno fino mezzanotte rappresentazioni, letture, concerti, mostre, degustazioni ispirate al mondo antico, ma anche conferenze, dibattiti e presentazioni di libri.

Dopo la sigla ufficiale sarà letta la poesia vincitrice del concorso con il quale si sono cimentati gli studenti, quest'anno incentrato sul tema della pace e ispirato al passo di Erodoto "Nessuno è così folle da preferire la guerra alla pace: in pace i figli seppelliscono i padri, in guerra sono i padri a seppellire i figli". L'iniziativa è sostenuta dal ministero della Pubblica istruzione e dall'Associazione Italiana di Cultura Classica. Vede, inoltre, confermato il partenariato che Rai Cultura e Rai Scuola hanno voluto siglare con il Coordinamento Nazionale, che negli anni ha permesso la diffusione dell'evento a livello nazionale e, da quest'anno, anche internazionale. Per la prima volta, infatti, parteciperanno anche nove licei stranieri.

«La Notte nazionale del liceo classico, finalmente di nuovo in presenza – ha commentato la dirigente scolastica del "Turriziani" Erminia Gnagni – oltre a essere una festa volta alla promozione e alla salvaguardia delle nostre radici più autentiche, quelle della civiltà greco-romana, rappresenta la testimonianza di un modo alternativo e innovativo di fare scuola, di puntare su una formazione di natura diversa, che non sostituirà quella tradizionale, ma che creerà un affiancamento didattico e metodologico in grado di arricchire il curriculum scolastico».

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