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Legge Finanziaria

Via libera al fondo per l'educazione sessuale e affettiva a scuola

Previsti 500.000 euro nel 2025. Domani riprende il dibattito in aula

parlamento

Dibattito in corso sulla legge Finanziaria

È stato approvato un emendamento alla legge di bilancio che prevede l'istituzione di un fondo da 500.000 euro per il prossimo anno, destinato a promuovere, nell'ambito dei piani triennali dell'offerta formativa, interventi educativi e corsi di informazione e prevenzione rivolti agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con focus sulle tematiche della salute sessuale e dell'educazione sessuale e affettiva.

L'emendamento, firmato da Riccardo Magi di +Europa, è stato accolto positivamente e rappresenta un passo importante verso il contrasto della violenza di genere e la prevenzione della diffusione di malattie sessualmente trasmissibili, che stanno purtroppo conoscendo una preoccupante diffusione tra i giovani. Magi ha dichiarato: "Una buona notizia: è stato approvato nella legge di bilancio un nostro emendamento per incrementare di 500mila euro il fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. È una vittoria di +Europa di cui andiamo fieri."

Il testo della manovra approderà in aula giovedì mattina alle 8, e nella tarda mattinata sarà posta la fiducia, che sarà votata venerdì. La discussione, le dichiarazioni di voto e il voto finale si terranno entro venerdì in tarda serata, come stabilito dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Al momento, il via libera della Camera è previsto per le 22.30 di venerdì, anche se i tempi potrebbero subire variazioni, in caso di un eventuale ritorno tecnico del testo in commissione. La volontà resta comunque quella di concludere la procedura entro venerdì sera.

Il timing deciso dalla capigruppo prevede per venerdì 20 dicembre alle 11 la votazione per appello nominale della fiducia sulla manovra, con le dichiarazioni di voto alle 9.30. Dalle 12.30 alle 20, invece, si svolgeranno le votazioni sugli articoli rimanenti, le proposte emendative e gli ordini del giorno.

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