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Lavoro

Cgil e Uil aderiscono allo sciopero generale di domani

La manifestazione regionale partirà alle 9.30 da piazza Esquilino e si concluderà in via dei Fori Imperiali, dove interverranno i segretari generali regionali

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Domani sciopero generale a Roma

Le lavoratrici, i lavoratori, le pensionate e i pensionati del Lazio parteciperanno domani, venerdì 29 novembre, allo sciopero generale di 8 ore proclamato da CGIL e UIL. La manifestazione regionale avrà inizio alle 9.30 da Piazza Esquilino e si concluderà in Via dei Fori Imperiali, dove interverranno i segretari generali regionali.

"Con la legge di bilancio – si legge in una nota congiunta di CGIL Roma e Lazio e UIL Lazio – rischiamo di trovarci di fronte a sette anni di austerità, con pesanti ricadute per lavoratori, pensionati e famiglie, mentre a beneficiarne saranno banche e assicurazioni. I tagli previsti ammontano a 4,6 miliardi sui 5,8 miliardi complessivi fino al 2030, e l'aumento per i pensionati sarà di appena 3 euro al mese, a fronte di una perdita di 17 miliardi per l'inflazione negli ultimi anni. Allo stesso tempo, la manovra prevede 3 miliardi di contributi anticipati per banche e assicurazioni, che saranno poi restituiti, vanificando l'effetto dell'extratassa sugli extraprofitti."

"La situazione nel Lazio è drammatica – proseguono CGIL e UIL – con il 65% dei lavoratori che guadagna meno di 25.000 euro all’anno, pari a poco più di 1.400 euro netti al mese. Il potere d’acquisto è calato del 5% per gli operai e del 4% per gli impiegati, mentre il divario salariale di genere si amplia: un’operaia guadagna in media 6.920 euro in meno rispetto a un operaio, e la differenza arriva a 38.000 euro tra dirigenti uomini e donne. Dal 2008, i contratti a tempo determinato sono più che raddoppiati, passando da 143.000 a 294.000, e nel 2022 il 60% dei contratti durava meno di un mese, con oltre il 30% della durata di un solo giorno. Inoltre, la legge di bilancio non prevede investimenti per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro."

"Ogni settore soffre – aggiungono le due organizzazioni sindacali – dai trasporti alla scuola, fino alla sanità, dove la continua riduzione degli investimenti penalizza i cittadini e rende insostenibili le condizioni di lavoro per il personale medico e sanitario. Anche settori tradizionalmente stabili, come quello bancario, hanno visto tagli, con la perdita di 1.570 posti di lavoro dal 2018. La legge di bilancio prevede anche il taglio dei fondi per il completamento della metro C, mentre il fondo nazionale per il trasporto pubblico locale non risponde alle reali necessità di Roma, che riceve solo 80 euro procapite, contro i 200 euro di Milano."

"Il Lazio rischia di diventare una regione impoverita, priva di azioni concrete per contrastare la precarietà e rilanciare gli investimenti. Domani saremo in piazza per chiedere un futuro di dignità, giustizia sociale e sviluppo sostenibile per il nostro territorio e per tutto il Paese", concludono CGIL e UIL.

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